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Calcio Serie C
Pro Vercelli, quali neopromosse dalla Serie D interessano direttamente i Leoni?
Fari su Bra, Ospitaletto e Dolomiti Bellunesi

Le Serie D ha prodotto le 9 squadre che, avendo vinto il proprio girone di riferimento, sicuramente accederanno al prossimo campionato di Serie C: Bra (Girone A), Ospitaletto (Girone B), Dolomiti Bellunesi (Girone C), Forlì (Girone D), Livorno (Girone E), Sambenedettese (Girone F), Guidonia (Girone G), Casarano (Girone H) e Siracusa (Girone I). Solo le prime tre interesseranno da vicino la Pro Vercelli, dal momento che il folto plotone di squadre lombarde (11 in tutto, al netto della presenza dell'Inter Under 23) farà giocoforza riproporre il girone puramente "orizzontale" e comprendente le regioni di Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia.
Bra
Cominciando dal Bra, si può subito affermare come quello dei giallorossi della Granda sia già diventato un caso spinosissimo. Una favola a lieto fine o una favola che rischia di riproporre un film tristemente già visto in Piemonte? Il Bra per parola del suo presidente Giacomo Germanetti reagisce e smentisce con forza le indiscrezioni su presunte difficoltà burocratiche e finanziarie in vista dell’ormai scadenza per l’iscrizione alla Serie C 2025-2026 che scadrà il 6 giugno. Difficoltà che riguarderebbero soprattutto il fatto di non avere ancora certezze sull’impianto e lo stadio che ospiterà la squadra giallorossa per una parte del campionato in attesa dei lavori di adeguamento dello stadio Attilio Bravi, anch’essi però oggetto di dubbio e non ancora avviati come iter non solo burocratico ma soprattutto operativo. E se si considera che il Bra ha ottenuto la certezza della Serie C ad inizio aprile - con lo scenario assai probabile da mesi, tanto che i primi passi per ipotetiche soluzioni e lavori di adeguamento dello stadio risalgono a novembre e dicembre 2024 - i dubbi e le incertezze riguardano le tempistiche, visto che a poco più di una settimana dalla scadenza e dalla documentazione necessaria da presentare, quella finanziaria ma anche quella operativa di un campo omologato dove giocare, il fatto che non ci siano stati ancora annunci e decisioni ufficiali, scatena e ha scatenato le indiscrezioni che vorrebbero i giallorossi non in grado di ottemperare all’iscrizione in tutte le sue parti. Ricordiamo ad esempio il "caso Lecco" per la Serie B... Detto questo, la serietà e la solidità della società e realtà Bra sembrano le migliori garanzie per credere che alla fine arriverà il lieto fine. Anche se, come detto, le difficoltà, a cominciare dal campo, ci sono. Vercelli sembra una possibilità già sfumata, Alessandria ha tempistiche che mal si conciliano con la scadenza del 6 giugno visto che è stato appena pubblicato il bando per l’assegnazione del Moccagatta ma prima di sapere chi sarà il gestore e quindi concordare eventuale ospitalità sarebbe ipotesi impossibile da realizzare nei tempi, in Piemonte resterebbe Novara o lo stadio Olimpico Grande Torino (da escludere lo Stadium della Juventus…) perchè anche lo stadio Paschiero di Cuneo non è pronto e in regola e non lo potrà essere in nessun caso (nemmeno di un miracolo) entro il 6 giugno. Senza contare poi le lungaggini del progetto dei lavori sull’Attilio Bravi. Una situazione comunque poco serena e rasserenante perché, come noto, la Serie C è realtà da mesi e concreta ipotesi da ancor più tempo e non si comprende come mai si sia arrivati a poco più di una settimana dalla scadenza dell’iscrizione senza annunci e certezze. Per scongiurare, come detto, uno scenario che il Piemonte ha già vissuto due volte negli ultimi anni, come quando nel 2016 lo Sporting Bellinzago dopo una cavalcata storica non si iscrisse e scomparì. E come fece il Gozzano nel 2021 quando vinta la Serie D, rinunciò all’iscrizione in Serie C ritornando in serie D. Per non parlare dei fallimenti di storiche società: il Cuneo nel 2019, il Novara nel 2021 e l’Alessandria nel 2024… Ipotesi fallimento che nemmeno può toccare la realtà Bra che speriamo di vedere al via della Serie C 2025-2026 come conquistata con splendida e favolosa cavalcata sul campo della squadra di mister Fabio Nisticò.
Ospitaletto
Spostandoci invece in Franciacorta, 27 anni di attesa, sofferenze e sogni custoditi con pazienza. Ma ora, finalmente, l’Ospitaletto può tornare a sorridere: con il pareggio ottenuto nel derby contro il Ciliverghe alla penultima di campionato del girone B (1-1 il risultato finale), gli “Orange” centrano la promozione matematica in Serie C, riportando il club orange (in cui crebbero, tanto per citare un esempio, i gemelli Antonio ed Emanuele Filippini) tra i professionisti dopo quasi tre decenni. Una giornata storica, celebrata in grande stile in tutta la città, dove le campane hanno suonato a festa come nelle occasioni più solenni. Ospitaletto che disputa le proprie gare casalinghe al "Gino Corioni", impianto intitolato al presidente che portò al Brescia gente come Roberto Baggio e Pep Guardiola. "Grazie all’importante accordo della società A.C. Ospitaletto Franciacorta con l’Amministrazione Comunale - si legge dal comunicato ufficiale del club - i lavori di riqualificazione dello Stadio Comunale, necessari per adeguare l’impianto sportivo alle norme imposte dalle autorità competenti e dalla Lega Pro, rendendolo agibile per il campionato di Serie C. Si tratta di opere per un costo di circa 470.000 euro, di cui 230.000 assicurati da un contributo dell’Amministrazione Comunale su un arco temporale di dieci anni, mentre i restanti 240.000 euro saranno finanziati dalla società sportiva, che eseguirà direttamente le opere, rendendo i tempi di esecuzione compatibili con le scadenze fissate dalla Lega Pro. La società ringrazia il Sindaco Laura Trecani, l’Assessore allo Sport Ugo Maranza per la sensibilità e il sostegno dimostrati, il Segretario Comunale Luca Serafini e i Responsabili dell’Ufficio Tecnico per la collaborazione offerta".
Dolomiti Bellunesi
Le Dolomiti Bellunesi sono invece un club neonato, fondato nel 2021 e dal più che originale abbinamento cromatico rosa e verde, grazie alla fusione di Belluno, San Giorgio Sedico e Union Feltre, vale a dire tre club dal passato molto diverso tra loro, nonché storicamente rivali, che tuttavia hanno saputo unire le forze, in questo calcio dalle risorse sempre più esigue e limitate. Un progetto nato, va da sé, con tanti mugugni e dubbi delle rispettive piazze coinvolti, anche per risultati che per i primi due anni hanno faticato ad arrivare con un settimo e dodicesimo posto: piazzamenti onorevoli ma, diciamo, nulla di entusiasmante. La svolta arriva nel 2023 con l'arrivo di un tecnico in cerca di rivalsa come Nicola Zanini - ex centrocampista prolifico, classe 1974, di scuola Juventus ed ex di tantissime squadre tra cui Verona, Vicenza, Sampdoria, Genoa, Napoli...) e di un direttore esperto come Leopoldo Torresin, deus ex machina del miracolo Cartigliano, sostituito tuttavia proprio in questi giorni da Jacopo Giugliarelli. Ecco, quindi, una crescita costante dell'intera compagine societaria presieduta da Paolo De Cian, il quale è stato abile a coinvolgere le aziende del territorio. Dopo un primo anno a inseguire l'Union Clodiense (subito retrocessa dai professionisti), in questa stagione i rosaverdi hanno a lungo battagliato col ben più blasonato Treviso, prima di risolvere la sfida dopo il pareggio nello scontro diretto di Feltre. E' un successo non inaspettato e frutto di un'importante programmazione per una società che, come detto, ha saputo mettere da parte vecchie rivalità "da cortile".
Stefano Fonsato