Marco Ghisio e il CAI Eagle Team pronti per la spedizione in Oman
L'istruttore alpinista: "Un progetto stimolante e che mi riempie di orgoglio"
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Giovedì (20 febbraio), Marco Ghisio, originario di Vercelli ma di Santhià d’adozione, da anni istruttore della scuola di alpinismo e arrampicata del CAI di Vercelli, partirà per una spedizione in Oman con il Club Alpino Accademico Italiano (CAAI), di cui recentemente è stato nominato membro, accompagnando i giovani del progetto CAI Eagle Team.
Marco Ghisio e il CAI Eagle Team pronti per la spedizione in Oman
Il CAI Eagle Team è un'iniziativa promossa dal Club Alpino Italiano (CAI) e dal CAAI, ideata dall'alpinista Matteo Della Bordella. Il progetto mira a trasmettere ai giovani alpinisti, di età compresa tra i 18 e i 28 anni, le competenze tecniche e il patrimonio culturale necessari per diventare protagonisti dell'alpinismo moderno. Attraverso un programma di formazione di alto livello, i partecipanti hanno l'opportunità di esprimere al massimo il loro talento sulle montagne più affascinanti del mondo. Il percorso formativo del CAI Eagle Team prevede sei settimane di attività in diverse zone delle Alpi, focalizzate su arrampicata su roccia, ghiaccio e misto, nonché sull'apertura di nuove vie.
CAI Eagle Team in Oman per maturare le competenze acquisite
La spedizione in Oman rappresenta l’opportunità per i membri del CAI Eagle Team di mettere in pratica le competenze acquisite durante il programma formativo, affrontando nuove sfide alpinistiche in un contesto internazionale e per Marco una nuova sfida, quella di essere uno dei tre tutor accompagnatori del CAAI che seguiranno i ragazzi in questa impresa all’estero. Da ricordare che, meno di un anno fa Marco, che di mestiere fa l’impiegato, si è contraddistinto per aver salito una delle vie d’ arrampicata in fessura più dure d'Europa, che solo pochi professionisti erano riusciti a salire, impresa raccontata poi, insieme a molte altre, durante una serata dedicata allo sport, lo scorso settembre.
Ghisio: "Spedizione stimolante e che mi riempie di orgoglio".
“Quando mesi fa, il presidente dell’Accademico Mauro Penasa mi ha proposto di essere parte di questa spedizione, non ho potuto che orgogliosamente accettare la sfida. È veramente stimolante l'idea di accompagnare questi ragazzi, selezionati come i migliori giovani alpinisti d’Italia in questo percorso di crescita che trova il culmine proprio in questa spedizione. La vera sfida sarà riuscire a stimolarli e supportarli al massimo per poter esprimere l'alto livello del gruppo su montagne al di fuori del paese, su terreni d'avventura cercando di aprire nuove vie mai scalate prima”, ha commentato Marco.