La Pro Vercelli mette in vetrina la versione più convincente e supera con autorevolezza la Dolomiti Bellunesi. Il 4–0 racconta bene una partita indirizzata presto, poi controllata con lucidità fino alla spallata finale. La squadra di Santoni costruisce il vantaggio con organizzazione e ritmo, sfrutta con cinismo le palle inattive e, una volta in superiorità numerica, allarga il campo fino a dilagare. È la quarta vittoria in otto gare: 12 punti che certificano crescita tecnica, intensità e – soprattutto – un’identità riconoscibile.
Gli schieramenti
L’impianto della Pro è chiaro: blocco medio-alto, pressione orientata sull’uomo portatore e catene laterali molto codificate. A destra, il binario Piran-Iotti garantisce qualità al cross e letture sui piazzati; in mezzo, Burruano si alza tra le linee per creare superiorità, mentre Comi funge da perno per le risalite. La Dolomiti Bellunesi prova a reggere con un 4-4-2 prudente, linee strette e ricerca della profondità appena riconquista il pallone. È però la pulizia della prima costruzione piemontese – pochi tocchi, verticalità immediata – a segnare la distanza tra le due squadre.
Primo tempo: Pro padrona, due colpi da fermo
L’approccio è da squadra consapevole. Dopo 90 secondi Akpa Akpro arma Burruano: destro alto, primo squillo. Il giovane centrocampista insiste dalla distanza, poi tocca a Iotti misurare il piede: mira da registrare, ma la sensazione è di un dominio territoriale che si traduce in continui traversoni, seconde palle aggredite e recuperi immediati.
Al 19’ la partita si sblocca: punizione di Iotti dalla destra, traiettoria carica d’effetto e tempi perfetti di Burruano, che anticipa tutti e gira di testa nell’angolo. È il suo primo centro stagionale, pesante per fiducia e inerzia. La Dolomiti Bellunesi protesta per un presunto fallo su Mondonico: l’arbitro Zoppi ricorre all’on-field review, ma convalida. Segnale forte: la Pro non solo attacca, ma vince i duelli nelle aree.
Il raddoppio al 27’ nasce da un’altra situazione preparata: Akpa Akpro, immarcabile tra le linee, si procura corner; Piran batte teso, Comi scala sul primo palo e stacca “alla Comi”, con quello stacco che è marchio di fabbrica. 2–0 e partita che prende la piega voluta da Santoni: ritmo alto quando serve, gestione palla pulita appena la pressione cala.
L’episodio chiave arriva prima dell’intervallo. Ouseynou Sow viene atterrato al limite da Barbini: iniziale giallo, poi rosso dopo revisione. Ospiti in dieci e inerzia definitivamente bianca. Fino al riposo è monologo Pro: traversoni a ripetizione, seconde palle sempre attaccate, densità nei “mezzi spazi” che impedisce qualsiasi risalita pulita agli avversari.
Ripresa: cambi mirati, controllo e strappo finale
Nell’intervallo esce l’acciaccato Marchetti, dentro il giovane Ronchi: cambio che non altera la struttura, anzi aggiunge gamba in copertura preventiva. Al 56’ la svolta “di gestione”: Mallahi e Asane Sow per Akpa Akpro e Ouseynou Sow. Santoni alza un esterno per attaccare la profondità alle spalle della linea ospite, ormai costretta a scappare all’indietro; l’altro esterno resta più dentro al campo per dialogare con Iotti e Burruano.
Il 3-0 nasce proprio da questa nuova geometria. Minuto 59: Sow consolida il possesso, Iotti legge il varco centrale e scava l’imbucata perfetta per Mallahi, che protegge palla, resiste al contatto ed entra in area con passo lungo prima di battere Consiglio. Azione “tipo” della Pro versione ripresa: tre tocchi, verticalità e timing negli inserimenti.
La Dolomiti Bellunesi prova l’orgoglio con Olonisakin, che approfitta dell’unico errore di serata di Carosso per calciare forte: Livieri vola e sbarra la porta. È l’istantanea della tenuta mentale della Pro: anche sul 3–0, massima concentrazione.
Nel quarto d’ora finale c’è spazio per altri segnali confortanti. Comi sfiora la doppietta di testa, ma Milesi salva sulla linea; Pino entra con buona personalità, mentre Rutigliano rileva un applauditissimo Huiberts, prezioso nell’equilibrio tra le fasi. In pieno recupero (90’+1) arriva il poker: Mallahi riceve largo a destra, punta, si apre il corridoio e lascia partire un destro secco che si infila alle spalle di Consiglio. Doppietta e titoli di coda.
Il tabellino
PRO VERCELLI 4
DOLOMITI BELLUNESI 0
RETI: 19′ Burruano (P), 28′ Comi (P), 14′ st Mallahi (P), 47′ st Mallahi (P).
PRO VERCELLI (4-3-3): Livieri, Coccolo, Marchetti (1′ st Ronchi), Burruano, Iotti, Piran, Sow O. (12′ st Sow), Comi, Carosso (35′ st Pino), Huiberts (23′ st Rutigliano), Akpa Akpro (12′ st Mallahi). A disp. Passador, Lancellotti, Mouhmadou, Coppola, Tarantola, Emmanuello, Anton. All. Santoni.
DOLOMITI BELLUNESI (3-5-2): Consiglio, Alcides (37′ Brugnolo), Barbini, Mutanda (1′ st De Paoli), Mignanelli (1′ st Milesi), Olonisakin, Mondonico, Gobetti (32′ st Mazzocco), Saccani, Burrai, Marconi (15′ st Clemenza). A disp. Abati, Scapin, Masut, Piazza, Tavanti. All. Zanini.
ARBITRO: Andrea Zoppi di Firenze.
GUARDALINEE: Giovanni Celestino di Reggio Calabria e Angelo Mazza di Reggio Calabria.
ESPULSI: 47′ Barbini (D) per intervento falloso su chiara occasione da gol.
AMMONITI: Akpa Akpro (P), Mignanelli (D), Milesi (D).
NOTE – Recupero: 3+3.
Marco Stesina
Qui di seguito, il foto servizio di Renato Greppi.
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