Impresa Pro Vercelli, che ferma la super capolista Padova: all'Euganeo è 1-1
I Leoni escono imbattuti dalla tana dei biancoscudati "schiacciasassi". Capolavoro attico di mister Banchini: decidono il match un'autorete di Fusi e un gol dell'ex Perrotta

"I miei ragazzi hanno carattere, per questo dico che non facciamo tabelle, né ci fasciamo la testa sul valore dell'avversario: noi si va in campo sempre per cercare la vittoria, anche se si tratta di una corazzata come il Padova". Parole che risuonano come una dolce eco quelle pronunciate da Marco Banchini una decina di giorni fa, alla vigilia del match contro il Caldiero Terme. Che però, sul momento, non avevano fatto altro che attirare i soliti ridolini da social e non solo. E invece il tecnico di Vigevano ha dato una gran lezione di sport e di vita: non esiste battaglia che non possa essere combattuta. Con la giusta grinta e determinazione, nulla è precluso. E allora ecco che la Pro Vercelli si presenta all'Euganeo e torna tra le risaie con un punto d'oro tra le mani, frutto di un 1-1 tutto cuore, abnegazione e architettura tattica. E, nel concreto, di un'autorete di Fusi alla mezz'ora su cross di Louati e una ribattuta a rete di Perrotta al minuto 61'.
Padova-Pro Vercelli 1-1, gli schieramenti
E dire che, in tutto ciò, Banchini ha dovuto fare i conti con tante indisponibilità: out i lungodegenti Carosso e Marchetti, a cui si è aggiunto Contaldo dopo l'ultima (vittoriosa) partita contro il Caldiero Terme. Rutigliano ha l'influenza (ma è anche sempre al centro di voci di mercato) e Comi è squalificato. Davanti a Rizzo allora, la linea difensiva a tre è composta dal centrale Anton e dai "braccetti" Clemente e De Marino. A metà campo, Emmanuello si prende la cabina di regia, attorniato ai fianchi dalle mezze ali Louati e Iotti. Sulle fasce, box o box, corrono Pino a destra e Iezzi sulla sinistra. Là davanti, insieme a Coppola, a sostituire Comi c'è il neoarrivato equatoguineano (svincolato dai giallorossi maltesi del Birkirkara ed ex Alessandria) Óscar Siafá, lungagnone classe 1997. Il Padova scende in campo seguendo i dettami tattici del 3-4-2-1. In porta c'è il classe 2003 Mattia Fortin, figlio d'arte, di quel Marco, estremo difensore classe 1974 ex Treviso, Cagliari, Vicenza e AEK Larnaca, che aveva il vezzo di indossare la maglia numero 14 per assonanza all'inglese con il suo cognome - rientrato la scorsa estate dal prestito al Legnago Salus. Il terzetto di retroguardia è composto da un importante ex di turno come Marco Perrotta, accompagnato da un altro figlio d'arte come Filippo Delli Carri al centro e dal "braccetto" destro Faedo. A metà campo, i centrali sono Crisetig (ex Serie A col Crotone) e Fusi. Lungo le corsie, invece, ecco a destra Niko Kirwan, nazionale neozelandese, lui invece figlio dell'ex rugbista John Kirwan, con Villa a sinistra. Là davanti, la "boa" Bortolussi viene accompagnata dai trequartisti Liguori e Kevin Varas, altro ex di turno.
Padova-Pro Vercelli 1-1: cronaca di una vera e propria impresa
Sia Padova che Pro Vercelli in campo con maglie speciali, celebrative: i biancoscudati con la "jersey" a quarti bianchi e rossi con calzoncini rei per festeggiare i 115 anni dalla fondazione societaria, Leoni in verde in onore del Palmeiras. La partita: la band di Banchini sorprende quella di Andreoletti partendo alta con la pressione, anche grazie alla stazza, là davanti, di Óscar Siafá. Ne risultano diversi errori di impostazione dei padroni di casa, che al 31' vanno sotto: Siafá, sulla destra, appoggia bene per Louati il cui cross al centro viene spedito di testa da Fusi nella propria porta. E' 0-1. La Pro non difetta in personalità al cospetto della super capolista (fin lì capace di 19 vittorie, 4 pareggi e zero sconfitte). E, pure, non corre alcun rischio da lì al duplice fischio. E' nel secondo tempo che il match cambia di registro, con l'ingresso in campo per i patavini, di un attaccante di categoria superiore: Alberto Spagnoli. Suo il colpo di testa, sugli sviluppi di un corner dalla destra battuto da Fusi, che impegna alla respinta corta Rizzo, il quale non può alcunché sulla ribattuta di giustezza da parte di Perrotta. Il Padova stazionerà nella trequarti bicciolana provocando tati batticuori, pur senza creare un granché: si conteranno un rasoterra di Liguori neutralizzato da Rizzo al 74 e un colpo di testa dalla traiettoria altissima di Delli Carri su tiro dalla bandierina di Capelli. Finisce 1-1 e per la Pro, che sale a 27 punti, è una vera e propria impresa.
Il tabellino
PADOVA 1
PRO VERCELLI 1
RETI: pt 31' aut. Fusi (PV); st 16' Perrotta (Pa).
PADOVA (3-4-2-1): Fortin; Faedo (37' st Russini), Delli Carri, Perrotta; Kirwan (16' st Capelli), Crisetig, Fusi (37' st Bianchi), Villa (16' st Favale); Liguori, Varas (1' st Spagnoli); Bortolussi. A disp. Voltan, Bensi, Cretella, Valente, Granata, Pirrello. All. Andreoletti.
PRO VERCELLI (3-5-2): Rizzo; Clemente, Anton (24' st Serpe), De Marino; Pino, Louati (42' st Antolini), Emmanuello, Iotti, Iezzi; Coppola, Óscar Siafá (12' st Romairone). A disp. Lancellotti, Cirillo, Gheza, Sbraga, Vigiani, La Rosa, Benacquista, Condello, Sow. All. Banchini.
ARBITRO: Domenico Leone di Barletta.
GUARDALINEE: Michele Decorato di Cosenza e Pio Carlo Cataneo di Foggia.
AMMONITI: Óscar Siafá (PV), Iotti (PV), Fusi (Pa), Faedo (Pa).
NOTE - Recupero: 2+4.