Giustizia sociale

Salario minimo: una mozione per l'obbligatorietà nelle aziende che lavorano per il Comune

La proposta prevede di applicare 9 euro all'ora lordi

Salario minimo: una mozione per l'obbligatorietà nelle aziende che lavorano per il Comune
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Le amministrazioni pubbliche negli appalti troppo spesso pensano solo al ribasso, senza considerare che non è possibile scendere sotto certe tariffe se non penalizzando chi lavora.

Un tema che ad esempio era già stato sottilineato anni fa dal mondo della cooperazione sociale (per pulizie ma non solo).

Un appalto non può considerare solo i ribassi, ma dovrebbe valutare, con punteggio, la serietà delle aziende, la loro buona reputazione finanziaria, i contratti di lavoro applicati, il rispetto delle normative di sicurezza ecc.

La soglia dei 9 euro lordi l'ora

Ebbene oggi il "salario minimo", così come proposto ad esempio da Pd a livello nazionale, ma che non è legge, prevede un minimo di 9 euro l'ora lordi, il che peraltro non è neanche così dignitoso per chi lavora, visto che in tasca rimarranno 6-7 euro, ma sempre meglio che 4, 5 euro all'ora che si vedono ancora in giro.

La mozione

Il gruppo consiliare del Pd di Vercelli ha presentato oggi, mercoledì 22 gennaio 2025,  una mozione per introdurre il salario minimo come obbligo da parte delle ditte che vogliono lavorare in appalti comunali, mozione sottoscritta anche da Lista Civica Bagnasco Sindaco e Stati Uniti d'Europa, con il sostegno anche dalla CGIL e dalla UIL.

La mozione prima di arrivare al concreto della proposta esamina tutte le ragioni per cui sarebbe auspicabile il salario minimo, ripercorrendo anche l'iter della proposta di Legge affossata dal centro-destra in parlamento.

Le richieste

La mozione, se approvata obbligherebbe l'amministrazione comunale:

"Ad introdurre la precondizione obbligatoria nella stesura del testo di tutti gli appalti comunali, che tutti i lavoratori che saranno impegnati da coloro che si aggiudicheranno un appalto del Comune di Vercelli, dovranno avere un salario minimo di 9 euro l’ora, così come chiesto a livello nazionale da molte forze politiche.

Tale applicazione andrebbe resa esigibile non solo ai lavoratori in appalto ma anche a quelli eventualmente coinvolti nei subappalti così come a quelli coinvolti tramite altre concessioni (es. in affidamento, collaborazioni)

A prevedere che nell’individuazione dei CCNL da applicarsi negli appalti gli stessi siano sottoscritti dalle OO.SS. maggiormente rappresentative e nel verificarne la congruità dell’offerta che la stessa non sia inferiore al salario minimo di 9,00 euro lordo come costo orario contrattuale (contemplando i soli valori di paga base, contingenza ed EDR)".

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