Cronaca

Clonano il cellulare di Carlo Olmo e chiedono 605 euro su WhatsApp: "E' una truffa, non rispondete"

"Mi presti 605 euro? Te li restituisco domattina", questo il messaggio truffaldino partito dalla rubrica del cavaliere dopo la clonazione del proprio numero di cellulare

Clonano il cellulare di Carlo Olmo e chiedono 605 euro su WhatsApp: "E' una truffa, non rispondete"
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"Puoi prestarmi 605 euro? Ne ho bisogno urgentemente. Te li restituisco domani mattina". Disavventura per il cavalier Carlo Olmo: all'ex candidato sindaco di Vercelli hanno infatti clonato il cellulare e, su WhatsApp, tutti i contatti della sua rubrica si sono visi arrivare il messaggio di cui sopra di richiesta di denaro. Il che trattandosi del benefattore, che di soldi per le giuste cause ne ha sempre elargiti, fa addirittura sorridere perché l'intelligenza artificiale, insomma, ha i suoi evidenti limiti.

"Mi presti 605 euro? Te li restituisco domattina", firmato Carlo Olmo. Ma è una truffa su Whatsapp: clonato il cellulare dell'ex candidato sindaco

Certo, c'è chi (anche tra i commercianti), di fronte all'apparente richiesta di un amico, si è presentato dallo stesso Olmo col denaro da imprestargli, venendo tuttavia subito rassicurato che si trattava di un tentativo di truffa da parte dello stesso hacker, per cui il cavaliere, secondo quanto riportato - dal Carlo Olmo vero - sul proprio profilo facebook, ha subito allertato la Polizia Postale: "Mi hanno clonato il cellulare, la solita truffa vergognosa. Non sono io, non rispondeté".

"Mi hanno clonato il cellulare, la solita truffa vergognosa"

La maggior parte dei contatti ha invece subito sentito puzza di bruciato e ha manifestato subito solidarietà nei confronti di Carlo. E' il caso dell'assessore all'Edilizia e Protezione Civile Gian Carlo Locarni, che ha scritto: "Molti miei amici vercellesi e non solo hanno l’onore di avere un amico in comune, in queste ore stanno ricevendo, come successo al sottoscritto, dal numero di cellulare di questo amico richiesta di somme di denaro. È chiaramente una clonazione del numero in quanto l’amico in questione è un benefattore indiscusso e non certo un richiedente denaro altrui, per questo motivo vorrei mettere tutti in allerta, come ha già fatto lui del resto. Caro Carlo Olmo sappiamo benissimo che non sei tu ma un vile tentativo di truffa del quale hai già attenzionato le forze dell’ordine".

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