Aggressione in ospedale: madre e figlia arrestate, si erano indispettite per l'attesa...
Il quarto in un mese per violenze al personale sanitario
L'episodio era già trapelato, madre e figlia che aggrediscono il personale del reparto di Odontoiatria dell'ospedale Sant'Andrea di Vercelli, come riportato anche dal nostro settimanale "Notizia Oggi Vercelli" di lunedì 16 dicembre.
I fatti
Nella tarda mattinata di venerdì 13 dicembre, agenti del Posto di polizia ospedaliera e della Squadra Volanti hanno arrestato due donne, di origini marocchine, per lesioni personali procurate ad operatore sanitario, in servizio al Reparto di odontoiatria dell’Ospedale “S. Andrea”.
L’intervento della polizia ha interrotto la condotta violenta delle due donne, madre e figlia, rispettivamente di 53 e 25 anni. Le quali, spazientite per l’asserita prolungata attesa della prestazione sanitaria richiesta, hanno aggredito tre operatori sanitari, intenti a prestare soccorso ad un uomo colto da improvviso malore, procurando ad uno di essi dieci giorni di prognosi e danneggiando una porta del reparto.
Il quarto caso in un mese
Quello segnalato è il quarto arresto compiuto nell’ultimo mese per violenze nei confronti personale sanitario a Vercelli. Un dato che preoccupa e peraltro si inserisce in un trend nazionale.
La solidarietà degli Odontoiatri
In merito all'aggressione riceviamo e pubblichiamo:
"L'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri e la Commissione Albo Odontoiatri esprimono profonda solidarietà al Collega Odontoiatra vittima di un'inaccettabile aggressione mentre svolgeva il proprio lavoro all'interno di una struttura ospedaliera.
Questo episodio rappresenta l'ennesima violazione della sicurezza e della dignità dei professionisti sanitari, impegnati ogni giorno a garantire cure e
assistenza a chi ne ha bisogno. Non possiamo più tollerare che gli operatori sanitari siano oggetto di violenze verbali e fisiche, spesso dovute a tensioni legate a disservizi o incomprensioni che non dipendono dalla loro responsabilità. E' fondamentale che le istituzioni preposte e le direzioni sanitarie mettano in atto misure concrete per prevenire episodi di questo tipo, garantendo ambienti di lavoro sicuri e il rispetto dei professionisti della salute.Ribadiamo con forza che l'aggressione ai medici e agli operatori sanitari non solo è un atto gravissimo sul piano etico, ma costituisce un reato perseguibile penalmente. Invitiamo, pertanto, il Collega a intraprendere ogni azione legale necessaria e assicuriamo il nostro pieno supporto in questa difficile situazione. L'aggressione a chi si prende cura degli altri è un atto che colpisce non solo la persona ma l'intera comunità. Non possiamo permettere che la violenza diventi una parte accettata del sistema sanitario.
Esprimendo ancora una volta solidarietà al Collega e a tutti gli operatori vittime di simili episodi, ribadiamo i nostro impegno per la difesa della categoria e per il miglioramento delle condizioni di lavoro di tutti i professionisti sanitari".
Un arresto per alcuni furti
Sempre nelle ultime settimane, l’attività della Polizia di Stato di Vercelli ha permesso di individuare e deferire in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria un ivoriano, classe ’01, per quattro diversi furti operati ai danni di esercizi commerciali del centro cittadino e di persone private.
Quanto sottratto ai rispettivi punti vendita è stato, altresì, rinvenuto dai poliziotti e riconsegnato, in quanto rivendibile e non danneggiato, ai legittimi proprietari, che hanno ringraziato gli agenti per l’operato svolto.
Sempre alto l’impegno profuso quotidianamente dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, a tutela della comunità e delle iniziative economiche private, presenti sul territorio dei Comuni di Vercelli, Borgo Vercelli e Caresanablot, con importanti risultati operativi.