Ottantadue cani in cerca di una famiglia: l'appello dell'assessore Prencipe

Il canile consortile di Borgo Vercelli è quasi saturo, urgono adozioni

Ottantadue cani in cerca di una famiglia: l'appello dell'assessore Prencipe
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La piaga dell'abbandono dei cani si è un po' ridotta negli anni ma nonostante ciò ben 82 animali abbandonati nel territorio del Comune di Vercelli vivono da "carcerati" al canile dove sono assistiti sì con affetto e attenzione, ma non è la stessa cosa.

A invitare i vercellesi che possono farlo ad adottare uno di questi cani è l'assessore Antonio Prencipe, il quale, oltre alla delega per l'Ambiente si occupa anche del benessere animale.

«Sono esemplari di diverse tipologie di razze, compresi pitbull - spiega Prencipe -. L’appello è rivolgersi alla struttura perché molti amici a quattro zampe, da troppi mesi chiusi fra le sbarre, reclamano un po’ di affetto».

Il canile è saturo

I cani, nella struttura consortile di Borgo Vercelli, gestita dai volontari coordinati dal direttore Massimo di Maio, sono trattati molto bene: ogni giorno infatti vengono portati nei limitrofi sgambatoi e in passeggiate nella natura. C’è però un problema che va risolto il prima possibile: «Il canile è saturo - dice Prencipe - Quasi tutte le gabbie sono infatti occupate. Per questo motivo auspico nel senso d’amore che ha sempre contraddistinto i vercellesi. Intanto l’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Roberto Scheda, sta studiando soluzioni per incentivare l’adozione».

"Aiutiamoli, sono pieni d'amore da donare"

Prencipe, che nelle scorse ore ha visitato la struttura insieme al consigliere di maggioranza, Francesca Bassignana, e al funzionario Giancarlo Arcis, sottolinea come «la paura è che il numero di 82 esemplari cresca con l’arrivo della bella stagione quando, purtroppo ancora oggi, si registra l’impennata di abbandoni».

Per questo motivo, Prencipe ribadisce: «Aiutiamo questi cani abbandonati, spaventati, ma pieni di vita e di amore da donare. Sono creature innocenti, vittime dell’indifferenza, che non meritano una gabbia come casa, ma un tappeto su cui dormire, una ciotola che non si svuoti mai, e soprattutto una carezza che li faccia sentire parte di una famiglia. Adottare un cane - conclude l’assessore - non è solo un gesto d’amore verso di lui, ma un atto di responsabilità civile. È un modo concreto per rendere Vercelli più solidale».

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