Il rircordo della Shoah

Giornata della Memoria 2023 a Vercelli: storica posa delle pietre d'inciampo

I giovani studenti vercellesi protagonisti della commemorazione in Sinagoga.

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Una cerimonia più lunga e sentita del solito, con una massiccia presenza di giovani studenti, in rappresentanza praticamente di quasi tutti gli Istituti Superiori della Città coordinati dalla Consulta Studentesca. Sono stati loro, insieme agli interventi come sempre ben calibrati dell'attrice Laura Berardi, a offire la "colonna sonora" dei momenti più toccanti e le letture che hanno voluto sottolineare ancora una volta cosa è stato nei campi di sterminio nazisti, perché non si dimentichi.

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Il "ghetto" e la sua gente

La presidente della Comunità Ebraica Rossella Bottini Treves ha dato significativi cenni alla storia di via Foa e del "Ghetto", ricordando che prima non era via Foa, lo diventò quando gli ebrei poterono finalmente avere diritto a un'esistenza normale per ricordare un grande benefattore, cambiando beffardamente nome in via 17 novembre 1938 che è la data di promulgazione del Regio Decreto noto come "Leggi razziali" che avviò la persecuzione anche in Italia. Dopo aver salutato con soddisfazione il momento tanto atteso della posa delle prime quattro "pietre" d'inciampo, Treves ha confidato un nuovo progetto/sogno, poter collocare una targa anche all'inizio della via, verso via Gioberti, dove una volta c'era l'arco d'ingresso al ghetto ebraico.

Il Prefetto Lucio Parente ha poi ricordato perché si celebra questa Giornata e richiamato i valori espressi anche dal Presidente Mattarella.

La corona in memoria dei deportati morti nei campi è stata deposta da due studenti e dallo stesso Prefetto insieme alla presidente della Comunità Ebraica.

La posa delle "pietre d'inciampo"

Dopo la fase "normale" ci si è spostati a lato del Tempio dove erano state preparate le "pietre", le tre destinate a ricordare la Famiglia Jona, mentre un'altra in via Monte di Pietà ricorda Giuseppe Leblis.

Dopo la posa delle pietre in via Foa il sindaco Andrea Corsaro ha preso la parola per sottolineare l'importanza di avere presenti ogni giorno i nomi dei deportati, di trovarli sulla propria strada un "inciampo emotivo". Lo slogan lanciato peraltro da Rossella Bottini Treves è proprio "Ogni giorno è Memoria". Anche il presidente della Provincia Davide Gilardino ha espresso i valori della giornata.

Presenti fra le autorità l'onorevole Emanuele Pozzolo, il presidente del Consiglio Comunale Romano Lavarino, don Stefano Bedello in rappresentanza dell'arcidiocesi e tutti i gradi dell'esercito e delle forze dell'ordine, presenti i labari della città e di tutte le associazioni d'arma.

I giovani i veri protagonisti

Ma, vale la pena ribadirlo, è stata la presenza dei giovani, protagonisti in diversi modi, il valore più importante, perché capaci con la loro freschezza di andare al di là dei discorsi ufficiali, pur doverosi, e ricordare che si parla di uomini, donne e bambini delle "lacrime degli oppressi". Purtroppo la cronaca quotidiana dal mondo ci ricorda che la memoria delle tragedie del passato non è mai abbastanza ascoltata.

Un ampio servizio sul numero del settimanale Notizia Oggi Vercelli in edicola lunedì 30 gennaio.

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