La mobilitazione

Da Vercelli a Vicolungo per salvare la nostra agricoltura

Ben 150 mezzi e circa 300 agricoltori in movimento per sensibilizzare sulle difficoltà del settore

Da Vercelli a Vicolungo per salvare la nostra agricoltura
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Alle ore 15,20 di oggi, mercoledì 31 gennaio 2024, è ancora in corso a Vicolungo la manifestazione di agricoltori Vercellesi e Novaresi per far prendere coscienza ai cittadini oltre che alla categoria, di tutto ciò che mette a rischio la vita delle aziende agricole. Una protesta che si sta svolgendo in tutta Europa. perché l'ossessione burocratica dell'Unione Europea verso chi lavora la terra ha portato a normative che mettono a rischio la sostenibilità delle aziende agricole e, nel caso del riso, penalizzano chi produce nel rispetto delle regole ambientali e di qualità rispetto a importazioni su cui non c'è invece nessun controllo.

Se a questo si aggiungono diverse altre questioni, come gli espropri, si arriva all'esasperazione di oggi da parte di un mondo che si sente minacciato da più direzioni e, sempre con ordine e rispetto. sta facendo sentire la propria voce.

Nella foto il raggruppamento dei vercellesi a Borgo Vercelli.

A Vicolungo 300 agricoltori e cica 150 mezzi

Il motto della manifestaione di oggi è: "Noi non prendiamo la terra dai nostri antenati. La prendiamo in prestito dai nostri figli" ed è proprio con questo spirito, salvare il futuro, che oltre 150 mezzi e circa trecento coltivatori, ma anche tanti cittadini stanno manifestando a Vicolungo.

La comitiva vercellese, alcune decine di mezzi, si era ritrovata alle ore 9 al peso pubblico di Borgo Vercelli e poi in convoglio, scortati dalle auto della Polizia Stradale si sono recati prima a Novara, cove, nei pressi dello stadio, era previsto il concentramento generale, e poi raggiunto ancora in convoglio l'area dell'outlet di Vicolungo.

"Larizzate ha dato la scintilla"

A guidare la delegazione vercellese è Piero Mentasti, che è fra i promotori delle iniziative congiunte fra agricoltori dei due territori, senza sigle o bandiere.

"Sono contento - commenta raggiunto telefonicamente - che Larizzate abbia dato la scintilla per queste iniziative che non definisco proteste, ma "presa di coscienza", perché dobbiamo capire che senza agricoltura non c'è futuro. Oggi il dibattito verte sul tema del libero deflusso delle acque e ancora sugli espropri, materia che Andrea Maggi di Carisio ha trattato con competenza e passione".

"Continueremo nei presidi"

Mentasti era anche stato alla manifestazione di sabato scorso ad Alessandria. Si sta smuovendo qualocosa? "I politici si stanno rendendo conto che c'è un problema, però mi piacerebbe sapere fra loro si ra speso per evitare che a livello U.E. si approvassero norme tali da portarci a questo punto. Una cosa è certa noi continueremo a portare la nostra voce nei territori come stiamo facendo".

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