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Mobilitazione Agricoltori: i vincoli UE mettono a rischio il futuro del settore

Nel corso della mattinata è arrivato il convoglio dal Novarese, trasferta anche a Lucedio

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Alcune decine di mezzi, oltre un centinaio fra agricoltori delle province di Vercelli e Novara, ma anche dal Monferrato, e cittadini. Manifestazione senza bandiere di parte, ma tanti tricolori, pacifica e che non ha creato problemi a nessuno.

Una presa di coscienza

Una "presa di coscienza" collettiva sui rischi che minacciano gli agricoltori, chiamati a rispondere a norme e leggi stringenti ma non supportati realmente dagli stati, senza opportunità di crescita, quando poi da fuori Europa arrivano prodotti di scarsa qualità e senza tutte le salvaguardie per i consumatori che hanno il riso Vercellese e le altre eccellenze agro alimentari.

Il video integrale su You-Tube

Il nodo degli espropri

Ma non solo, la protesta è anche per diversi progetti di centrali fotovoltaiche con conseguenti espropri, infatti era anche presente Andrea Maggi, l'agricoltore di Carisio che è diventato un po' il simbolo della ribellione agli espopri.

Il presidio è cominciato intorno alle ore 8,30 di oggi, mercoledì 24 gennaio 2024, alla rotonda di Larizzate, con i mezzi schierati nel campo. Intorno alle ore 10,30 è arrivato, scortato dalle auto della Polizia Stradale un "convoglio" di trattori dal Novarese per prendere parte all'azione.

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La trasferta a Lucedio

In programma pure una trasferta a Lucedio, un territorio simbolico in quanto qui, oltre sempre ad espropri di terreni in vista per centrali fotovoltaiche, c'è ora anche il rischio che arrivi il deposito nazionale delle scorie nucleari, impianto che anche il mondo agricolo percepisce come deleterio per l'immagine e in definitva anche per l'economia agricola in sé.

"Senza Agricoltura non c'è futuro"

Non siamo ancora ai livelli della Germania e di altri Paesi europei, però le ragioni del mondo agricolo sono sostanzialmente le stesse, richiamare la burocrazia europea a prendere atto delle singole realtà, dei singoli Paesi e territori e non mettere a rischio un settore economico e sociale, vitale per tutti.

"Senza agricoltura niente cibo. niente futuro" c'era scritto su uno dei mezzi.

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