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Alpini Vercellesi a Bari per ricordare don Pollo e alla festa di Napoli

Un pellegrinaggio al Sacrario d'oltre mare a alla festa per i 150 anni del corpo.

Alpini Vercellesi a Bari per ricordare don Pollo e alla festa di Napoli
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Nella foto il vessillo di Vercelli a Bari insieme ad altre sezioni italiane.

Una delegazione di penne nere vercellesi si è recata recentemente al Sud Italia, prima a Bari. 8-9 ottobre, e poi a Napoli (nello scorso fine settimana).

Le due trasferte sono servite soprattutto per diffondere la conoscenza del Beato degli Alpini, il vercellese don Secondo Pollo, morto al fronte, in Montenegro, durante la seconda guerra mondiale. Beatificato nel 1998 a Vercelli da Papa Giovanni Paolo II.

Le immagini delle due trasferte al Sud

LA RAPPRESENTANZA VERCELLESE A NAPOLI
Foto 1 di 7

La rappresentativa vercellese a Napoli

ALCUNE BANDIERE DI GUERRA A NAPOLI
Foto 2 di 7

Alcune bandiere di guerra a Napoli

IL LABARO NAZIONALE A NAPOLI
Foto 3 di 7

Sempre a Napoli sfila il labaro nazionale

MEDRI E TERRONE CON IL VESSILLO A NAPOLI
Foto 4 di 7

Medri e Terrone a Napoli

LA BENEDIZIONE DELLA CORONA DA PARTE DI DON ANDREA MATTA
Foto 5 di 7

La benedizione della corona a Bari

LA MOSTRA BARELLI ALL'INTERNO DEL SACRARIO
Foto 6 di 7

La mostra di Barelli a Bari

LANCIO DELLA CORONA IN MARE
Foto 7 di 7

Ancora la cerimonia di Bari

Gli alpini del battaglione Gemona

Il tour si è tenuto sabato 8 ottobre e domenica 9. Al Sacrario militare “Caduti d’oltre mare” di Bari, e in altri luoghi della città, si è svolto l’8° pellegrinaggio solenne della sezione A.N.A Bari – Puglia – Basilicata, realizzato con la partnership dell’Agebeo ODV, associazione impegnata attivamente nella lotta contro le malattie emato -oncologiche. Questa importante occasione ricorre ogni cinque anni e, nell’edizione di quest’anno, sono stati ricordati, in modo particolare gli alpini del battaglione Gemona presenti sul Galilea, la nave ospedale che ospitava 1285 persone e calata a picco il 29 marzo 1942 a seguito del siluramento della nave inglese Petreus nelle acque antistanti l’isola di Corfù con il terribile bilancio di 1075 morti.

Spazio al Beato don Pollo

Accanto ai morti del Galilea, un posto d’onore è stato riservato al Beato vercellese, Don Secondo Pollo, Cappellano del Val Chisone, che il 10 ottobre 1941, partiva da Bari con i suoi ragazzi per il Montenegro dove trovò la morte il 26 dicembre dello stesso anno per soccorrere un ferito.

La delegazione vercellese

La delegazione della sezione di Vercelli, guidata dal vice presidente vicario, Flavio Negro, comprendeva, tra gli altri, il consigliere sezionale Maurizio Mattiuzzo, fondatore dell’associazione Amici di don Pollo, il cappellano sezionale, don Andrea Matta e l’avvocato Maria Domenica Raisaro, il cui padre, Emilio, su incarico dell’allora Arcivescovo, Cardinal Tarcisio Bertone, preparò l’istruttoria che portò alla beatificazione di don Pollo, da parte di San Giovanni Paolo Secondo, nella sua visita a Vercelli del maggio 1998.

La mostra di Paolo Barelli

Gli alpini vercellesi hanno inoltre potuto esporre, all’interno del Sacrario, la mostra fotografica delle opere del tenente medico Paolo Barelli, già esposta nella nostra città nello scorso mese di settembre.

A Napoli per i 150 anni del corpo alpino

La trasferta delle penne nere vercellesi nel Sud Italia è stata completata, nello scorso fine settimana, con la presenza del vessillo sezionale, scortato dal presidente, Piero Medri, e dai consiglieri Fabrizio Pellielo e Gabriele Terrone, e dei gagliardetti dei gruppi di Livorno Ferraris, Trino e dei gruppi vercellesi don Secondo Pollo e Porta Torino, per festeggiare i 150 anni di vita al servizio del Paese e della comunità, celebrando l’anniversario nel cuore di Napoli, dove il 15 ottobre del 1872 Re Vittorio Emanuele II firmò il decreto n. 1056, che costituì le prime quindici compagnie alpine.

Lo schieramento in piazza del Plebiscito

Erano schierate in Piazza del Plebiscito, con lo sfondo di Palazzo Reale, dove ebbe origine il Corpo, tutte le Bandiere di Guerra dei Reparti alpini e a vocazione alpina, il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), sul quale sono appuntate 209 Medaglie d’Oro al Valor Militare conferite ad appartenenti al Corpo, e tre compagnie in armi, rispettivamente del 9° reggimento alpini dell’Aquila (brigata Taurinense), 8° reggimento alpini di stanza a Venzone (brigata Julia) e del Centro Addestramento Alpino di Aosta, insieme a una congrua rappresentanza della Protezione Civile e dell’Ospedale da campo dell’ANA.
Tra le numerose cariche istituzionali intervenute alla cerimonia, spiccavano il decano degli Alpini in servizio, Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero.

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