Vercelli sta per vivere un momento di grande valore simbolico e spirituale. Con la delibera firmata ieri sera, giovedì 18 dicembre, l’amministrazione comunale dà la possibilità di celebrare i matrimoni nella basilica di Sant’Andrea, il monumento identitario della città e tra i massimi capolavori dell’architettura medievale nel Nord Italia.
È un passaggio storico. La Basilica rafforza il suo ruolo nel tessuto della comunità, la città riafferma il legame profondo con essa, la sua storia millenaria e la sua vocazione spirituale. Sant’Andrea non è infatti un “semplice” edificio monumentale. È il simbolo di Vercelli che, nel Medio Evo, come sottolineato da storici di fama internazionale, l’ultimo in ordine di tempo il professor Alessandro Barbero, durante la conferenza proprio in Basilica, è stata il punto di riferimento per la Cristianità del Nord Italia e crocevia di Cultura, Fede e potere imperiale.
In questo contesto, l’Amministrazione ha quindi deliberato la nuova convenzione con l’Arcidiocesi, stante le finalità e i benefici di utilità pubblica derivanti dal garantire la continuazione della custodia, dell’Ufficiatura religiosa e anche della celebrazione del Sacramento del matrimonio nella Basilica di Sant’Andrea. «Una scelta – interviene l’assessore al Patrimonio, Stefano Pasquino – che coniuga rispetto della tradizione, valorizzazione del patrimonio storico-artistico e attenzione alle esigenze della comunità».
Consentire la celebrazione dei matrimoni in un luogo così carico di significati «significa offrire ai cittadini e alle future famiglie la possibilità di unire le proprie vite in uno spazio che racconta secoli di storia, fede e identità collettiva. È un gesto – conclude Pasquino – che guarda al futuro, ma che affonda le proprie radici nella grandezza del passato vercellese».