Conferenza di presentazione in casa Pro Vercelli in vista dell’impegno casalingo contro le Dolomiti Bellunesi (domenica 5 ottobre alle 15 allo stadio Leonida Robbiano-Silvio Piola), matricola assoluta nel calcio professionistico. Mister Michele Santoni fa il punto della situazione dopo gli immeritati ko contro le prime della classe Lecco e Vicenza…
“Siamo esattamente in linea con gli obiettivi societari. Tenendo oltretutto conto che stiamo ancora attraversando i primi mesi di ambientamento, il target di questa stagione è mettere le basi per garantire un futuro solido e ambizioso alla Pro Vercelli. Sulla carta non puntiamo ai primi quattro posti, ma il nostro progetto è da osservare a lungo termine. Non siamo più il classico club di Serie C, come ne esistono tanti, che in estate smantella tutto e riparte da zero”,
Tornando al momento attuale: “I ragazzi hanno analizzato e compreso l’andamento degli ultimi due match e sono perfettamente consapevoli che, adesso, sono arrivati i match in cui ricominciare a fare punti. Di positivo c’è che, considerando anche l’Union Brescia, abbiamo già affrontato le tre formazioni più forti del campionato”.
Una Pro Vercelli che non pareggia e che appare, sempre più, una squadra “senza compromessi”. Ci sarà la volta in cui i Leoni, al netto della media età piuttosto bassa, riuscirà a vincere una partita facendo leva “sull’esperienza”? “Ancora qualche partita – aggiunge Santoni – e poi non voglio più sentire la parola ‘giovani’. Si cresce e s’impara. E’ solo così che si migliora. Le Dolomiti Bellunesi? Hanno un fuori categoria come Salvatore Burrai (giunto dal Mantova, in B, ndr) e vivono di fiammate. Noi dovremo essere bravi ad aggredirli continuamente per non dar loro respiro e imporre il nostro gioco”.
Mancherà Gianluca Clemente, infortunato a Vicenza (si stima che ne avrà per due settimane). A giocarsi un posto al centro della difesa, uno tra Stefano Marchetti e Niccolò Ronchi. Quindi, le parole sugli olandesi Dean Huiberts e Mohamed Mallahi: “Entrambi hanno giocato poco la passata stagione – conclude Santoni – ed entrambi devono ancora abituarsi alla fisicità della Serie C italiana. Nella seconda divisione olandese o belga, la tecnica media è superiore, ma si tratta di campionati inferiori dal punto di vista fisico-atletico. Comunque sono entrambi sulla buona strada”.