Una sala piena di ricordi per tante persone, che al momento è ridotto a magazzino. Questo è il Cine Lux di Vercelli. Ridargli vita è l’obiettivo del parroco di San Giuseppe don Luciano Condina
Il sogno di don Luciano
«Sono qui da due anni – racconta il sacerdote – appena arrivato mi ha fatto piangere il cuore vedere una struttura come il cinema Lux ridotta a magazzino… E’ nato così il desiderio di restaurarlo e farlo tornare in attività come sala polifunzionale per concerti, conferenze, incontri, anche proiezioni. A luglio gli amici del gruppo “Svalutation Rocking Band”, Pino Fasciano e Michelangelo Catricalà, mi hanno proposto di tenere un concerto benefico e di scegliere io a chi devolvere il ricavato. I poveri la nostra parrocchia li segue già costantemente, per cui mi è sembrato il momento giusto per lanciare una sottoscrizione per il Lux. Non pretendiamo certo di raccogliere l’intera somma, che stimo intorno ai 200.000 euro, se non di più, ma sarà l’inizio, sperando che si interessi qualche realtà importante, visto che questo luogo è molto amato dai vercellesi. Le offerte hanno cominciato ad arrivare, ora speriamo in una bella affluenza domenica 28 settembre perché ne vale sicuramente la pena».
La band legata all’oratorio
«Il concerto “Ridiamo vita e colore al cine-teatro Lux, si terrà nello spazio antistante il campo sportivo dell’oratorio alle 16 di domenica prossima – spiega Michelangelo Catricalà a nome della band – sarà un tuffo nel passato, con le canzoni di Celentano, a partire da fine anni 50 ripercorrendo i suoi migliori successi come “Il tuo bacio è come un rock”, “Il Ragazzo della via Gluck”, “Azzurro”, “Soli”,,, E ci sarà anche una sorpresa, don Luciano, che è un valente flautista, per anni nella “Camerata Ducale”, si esibirà con noi nei brani “E voi ballate” e “Pregherò”. Questo spettacolo per il cinema Lux lo sentiamo in modo particolare, perché con don Luciano la band ha un ottimo rapporto, proviamo negli spazi dell’oratorio e conosciamo bene l’impegno del don a favore delle persone più fragili e per la promozione sociale del quartiere, con grande apertura. Sta facendo molto e l’idea di ripristinare la sala de cinema merita attenzione da parte dei vercellesi. I nostri spettacoli coinvolgono sempre il pubblico, anche perché il bello di proporre Celentano è che tutti conoscono bene o male molti dei suoi testi, che cantano con noi spesso ballandoli… Per cui non vi pentirete certamente e potrete aiutare don Luciano a realizzare il suo sogno, il sogno di tanti cittadini, nonché il mio che ho passato degli anni splendidi da bambino nel campetto da calcio con la mitica Veloces e guardando tanti film la domenica proprio al Cine Lux».
Uno spazio prezioso per la città
Il recupero del “Lux” sarebbe davvero importante. In città dopo la chiusura anche del “Barbieri”, non ci sono molte location per saggi, spettacoli teatrali, concerti, ma anche solo per conferenze. Tra l’altro don Luciano già accoglie in oratorio vari eventi come presentazioni librarie. L’interessamento di fondazioni o anche di donatori privati potrebbe rendere più rapidamente realtà questa lodevole iniziativa ma sarebbe bello che molti lo facessero già in quest’occasione.
Una memoria storica del Cine Lux
E per raccontare la storia di questa sala chi meglio di Gianni Porcelli e di sua moglie Maria Elisa.
Gianni è stato operatore di proiezione nei tempi gloriosi ed oggi sta già sistemando un po’ il “Lux”, dedicandosi a sgomberare un po’ l’area magazzino e ad archiviare i vari reperti e tenere in stato di funzionamento l’immensa macchina da proiezione che si trova nella “cabina” del cinema.
«Il cinema funzionava già nell’anno 1952 – racconta – così ho saputo. Personalmente l’ho vissuto a fine anni Sessanta e negli anni Settanta. Ero un ragazzino quando mi affacciai per la prima volta alla cabina di proiezione, dove imperava Mario Binaschi, il fondatore del “Lux”, chi ricordiamo con una targa che ne riporta la storia e il suo impegno. Mario mi disse: “Rapanello… vuoi provare a proiettare?”. In quel momento nacque un’autentica passione, negli anni divenni un assiduo operatore e mi appassionai tanto al cinema. Ricordo che le proiezioni si facevano di solito alla domenica, due spettacoli. Inizialmente proponevano pellicole di “Stanlio e Olio”, cartoni di Tom & Jerry, film religiosi. Quando si proiettavano kolossal lunghissimi, come “I dieci comandamenti” cominciavamo alle 13,30. In anni successivi vennero poi proposti anche altri generi cinematografici».
Ma il cinema era anche teatro, grazie al bellissimo palco che possiede, vi si tenevano rappresentazioni e veniva anche utilizzato per le feste, come a Carnevale…
«Lo lasciai poi nel 1975 – continua Porcelli – quando io e Maria Elisa ci sposammo. Ci eravamo proprio conosciuti nell’ambito dell’oratorio. Sono però sempre rimasto vicino a quest’ambiente. Già da diversi anni curo una pagina Facebook in cui raccolgo foto e testimonianze e che sto rilanciando proprio per cercare di coinvolgere tanti amici dei “tempi d’oro” a impegnarsi per far rinascere il cinema Lux. Anzi se qualcuno ha delle foto sarei felice di poterle pubblicare. Ogni tanto vengo qui, metto in funzione la macchina e mi guardo pezzi di vecchi trailer… Rimetto a posto le “pizze” superstiti… Non molte, ma preziose. Sarebbe bello, una volta ripristinato, allestire un piccolo museo».
In occasione del concerto sarà possibile visitare il cinema, che ovviamente non può però più essere utilizzato. Venne chiuso intorno al 2005 perché non più conforme alle normative, come avvenne poi anche per il teatro Barbieri. Ed ora potrà rinascere se i vercellesi sapranno essere generosi.
Uno scrigno di ricordi
Chi ha una certa età, ancor più se del rione Cervetto, non può non conservare dei bei ricordi dei tempi andati anni Sessanta, Settanta, Ottanta. Nella sua storia il cinema ha ospitato anche cineforum, proiezioni ed eventi di grande valore sociale e culturale. Oggi la chiesa di San Giuseppe è sempre centrale per il rione, la messa delle 11 della domenica sempre affollata, l’oratorio funziona due volte la settimana ma ospita anche diversi gruppi, il corso di cucito e di lingua italiana per immigrati, il doposcuola, gestito da docenti del Comprensivo Rosa Stampa, ospita un organizzato Centro d’ascolto della Caritas e persino le assemblee degli Evangelisti Pentecostali che sono senza una loro chiesa. Il glorioso campo della “Veloces” è stato sistemato ed è aperto ogni giorni per chi desidera giocare. E’ un luogo in cui come dice don Luciano «C’è un bisogno disperato di comunità… e anche la parrocchia deve essere un luogo in cui le persone sono chiamate a fare famiglia insieme».
E questo risultato è già stato raggiunto. Riavere in attività la sala del “Lux” contribuirebbe a raggiungere e coinvolgere ancor più persone.
Svalutation Rocking Band
La “Svalutation Rocking Band” è attiva da qualche mese, il tributo al “molleggiato” è il cuore del repertorio che propongono. Il gruppo è composto dal bassista Furio Rutigliano, con Roberto Curella alle tastiere, mentre alla batteria c’è Pino Fasciano, Giuseppe Giordano alla chitarra e Michelangelo Catricalà alla voce. Catricalà, già negli anni passati si dilettava nel canto ed è da sempre un fan del “molleggiato”, anche se in questi anni ha eseguito pure alcune canzoni sue, vuoi dedicate agli affetti più cari, vuoi dal forte impegno sociale, proprio “alla maniera di” Celentano. Sul palco Catricalà si presenta proprio come il Celentano dei bei tempi, come look e anche come capacità di incontrare il pubblico.
I concerti del gruppo si situano in un percorso temporale che va dalla fine degli anni Cinquanta ai successi dell’Adriano più maturo, l’interpretazione sa sempre dare espressività ai testi, mentre il gruppo è capace di assoli fenomenali. Fra le più recenti esibizioni una serata alla sede di Porta Casale e una a Pertengo, entrambe accolte con entusiasmo dal pubblico.