Attacchi ai mici randagi: le telecamere inchiodano due persone

La notizia data in anteprima lunedì 22 settembre dal nostro settimanale Notizia Oggi Vercelli

Attacchi ai mici randagi: le telecamere inchiodano due persone

Nel numero di Notizia Oggi Vercelli di lunedì 22 settembre avevamo finalmente potuto annunciare in esclusiva che due persone erano state individuate dalle telecamere della Polizia Locale mentre danneggiavano la colonia felina di piazza Medaglie d’oro al rione Aravecchia, Vercelli. Nella foto in evidenza l’arera interessata, sotto cucce e accessori per i gatti buttate nel sottopasso di corso XXVI aprile.

Era stato il nostro settimanale ad accendere i riflettori, alcuni mesi fa, su una serie di azioni vandaliche che avrebbero anche potuto far del male ai gatti e che certamente avevano disturbato e danneggiato non poco l’azione dei volontari che accudiscono i felini.

Le persone individuate sono una donna anziana ed un uomo più giovane, la donna è attualmente indagata per maltrattamento di animali e danneggiamento.

Queste due persone ce l’avevano con tre simpatici mici randagi della colonia di piazza Medaglie d’Oro che non davano fastidio a nessuno e a cui la gente del quartiere da tempo vuole bene.
Hanno fatto di tutto per sterminarli, buttando benzina, vernice e diserbanti nelle ciotole e sulle coperte, distruggendo le cucce e inseguendo addirittura di corsa i poveri animali. Un accanimento meschino, vigliaccamente perpetrato la sera quando le tenebre oscuravano i loro gesti e i loro volti. Nel nome del più infame odio nei confronti degli animali, cancro tra i più dolorosi del nostro consorzio civile…

Individuati dalle telecamere

A inizio settembre la notizia più bella, più attesa: i presunti colpevoli di questi odiosi attacchi agli animali, un’anziana e un uomo più giovane, sono stati immortalati dalle telecamere della Polizia Municipale intervenuta a seguito della denuncia contro ignoti presentata dalla volontaria che da anni si occupa della piccola colonia felina ospitata nel parcheggio di piazza Medaglie d’Oro all’angolo con corso 26 Aprile.

Diversi gravi episodi

E’ proprio lei, Sestina Poggi, a ricostruire questi maledetti cinque mesi, iniziati lo scorso venerdì 11 aprile quando, di notte, furono buttate vernice giallastra e benzina all’interno delle casette-rifugio e nelle ciotole dei mici, probabilmente per appiccare il fuoco. «Innanzitutto tengo a ringraziare di vero cuore la Polizia Municipale che ha preso a cuore questo grave caso di maltrattamenti di animali e ha messo fine, si spera, a un incubo. Dopo il primo episodio, la notte tra domenica 13 e lunedì 14 aprile sono tornati alla carica in maniera ancora più crudele cercando di avvelenare i gatti con una sostanza di colore bianco che sembrava latte. Per fortuna aveva un odore pazzesco e i mici ne sono stati lontano altrimenti sarebbero morti. Avevano impregnato le cucce e le coperte. Ricordo che provammo a buttare dell’acqua sopra e si sollevo una nube maleodorante che ci irritò naso e gola».

Non bastasse tutto ciò, le ciotole della pappa furono buttate nell’orto oltre la rete.
Sul posto intervenne l’assessore al benessere animale Antonio Prencipe che fece portar via le cucce contaminate dalla sostanza (erano di fatto diventate “rifiuti speciali”) e promise di interessarsi a questa terribile vicenda. Nella zona comparvero cartelli che ammonivano i malintenzionati sul fatto che la colonia felina fosse protetta dalla legge.

La doppia notizia dell’attacco alla colonia felina dell’Aravecchia ebbe parecchio spazio sul nostro settimanale come pure sugli altri organi di informazione. La città si mobilitò per i pelosetti di piazza Medaglie d’Oro e per le volontarie, legate all’associazione Amico Randagio che da tempo li seguono con amore e dedizione: alla piccola colonia felina arrivarono cucce nuove, cibo e copertine grazie alla catena di solidarietà attivata sui social da Laura Marotta della Salsamenteria di via dei Mercati.
Sestina Poggi, sebbene confortata dalla vicinanza dei vercellesi, continuava in cuor suo a temere per il destino dei suoi amati randagi e il pomeriggio del 22 aprile si reca al Comando della Municipale a presentare denuncia contro ignoti.

La telecamera sopra l’auto

«Quando sono iniziate le indagini è stata messa una telecamera sopra la mia auto (la Fiat Panda nera che diventa rifugio per i mici nel mesi più freddi). Per diversi giorni non ci sono più stati attacchi poi, all’improvviso, tre sere consecutive di assalti concluse con cucce, coperte e ciotole buttate nella rampa del sottopassaggio pedonale di corso 26 aprile».

A giugno vicino alle cucce compare un cartello con scritto “Malavita di piazza Medaglie d’Oro” (non messo dalle volontarie) che stigmatizza i gravi attacchi agli animali.
Si arriva infine al 3 settembre con tre filmati che immortalano due persone che si avvicinano alla colonia felina, un’anziana e un uomo più giovane: «Ho visionato i filmati con angoscia – spiega Poggi – ho visto la donna arrivare dopo le 22,30, si è abbassata e ha guardato sotto la macchina poi ha preso tutte le cose dei gatti e le ha buttate nel sottopasso. A un certo punto si è pure messa a correre dietro ai gatti. So che sono stati identificati ma la privacy li protegge. Pagheranno i danni? Chi lo sa. Io spero solo che la finiscano una volta per tutte di accanirsi contro poveri animali indifesi».

“Il mio unico interesse e che i mici vivano in pace”

«Cosa mi aspetto adesso? Nulla, a me interessa soprattutto che i gatti randagi possano ora vivere in pace visto che tutto il quartiere prova affetto e simpatia per loro. In tanti si sono attivati per aiutarci a scoprire i colpevoli e per darci una mano. Dico loro grazie, come dico grazie alla Polizia Municipale e all’assessore Prencipe».
L’amore di Sestina Poggi e di tutta la rete di solidarietà ha dunque schiacciato l’odio di pochi. Una piccola vittoria contro l’accanimento sugli animali che in pochi mesi ha visto morire Paul Dark e Gianfranco, gattoni colpiti da proiettili a San Germano e nei pressi del Birrificio Sant’Andrea di Vercelli.

Resta tuttavia un’ombra che la dice lunga sul caso di piazza Medaglie d’Oro: Sestina rivela infatti di «vivere ancora oggi nell’ansia», di temere insomma che quegli adorabili pelosetti del quartiere possano ancora trovarsi in pericolo.
La cattiveria ha lasciato una ferita profonda in quel pacifico angolo di Vercelli. Ma l’amore di tante persone verso gli animali vincerà sempre e comunque sull’odio di pochi irresponsabili senza volto…

Daniele Gandolfi