Calcio Serie C

"Pro Vercelli: si volta pagina con punti fermi e nuove certezze"

Il punto di Remo Bassini

"Pro Vercelli: si volta pagina con punti fermi e nuove certezze"
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E così è finita. Bene. La Pro Vercelli è salva, possiamo festeggiare e voltare pagina. Una riflessione controcorrente. La squadra schierata da Gardano contro la Pro Patria è da rivoluzionare, no? Se ne salvano pochi, giusto Comi, Iotti, Clemente. Ma mettiamoci nei panni di un dirigente del nuovo gruppo che abbia assistito alla partita, e domandiamoci: quali saranno i giocatori che lo hanno impressionato di più? Faccio due nomi. Romairone, che aveva ben giocato come spalla di Comi e che ha segnato un gol che ne vale dieci. Poi faccio il nome di Sbraga, contestato (soprattutto nei social, da mesi) e che sabato è stato il migliore dell'undici (più riserve) schierato da Gardano.

Il punto di Remo Bassini: "Pro Vercelli: si volta pagina con punti fermi e nuove certezze"

Ecco, magari Sbraga e Romairone non sono poi cosi malaccio, come non sono male, anzi, i giovani Vigiani e Anton, e non è per niente male Schenetti che nelle ultime partite ha ben giocato da regista. Questo per dire che le scelte fatte dal direttore Musumeci (che si dice sia in partenza) forse non sono tutte da buttare. A Musumeci è venuta a mancare solo una cosa: il denaro per completare la squadra al mercato di riparazione. Che la rosa fosse monca lo dicono i tabellini delle partite. Per esempio quando mister Banchini si ritrovò solo due (e dico due) centrocampisti in organico, con conseguente impiego nel ruolo di mezzala di un terzino. Ora comunque si volta pagina e forse è bene lasciare alle spalle tutte le discussioni sui quattro anni trascorsi (di cui uno solo, il primo con Modesto, è da incorniciare). Questo, di sicuro, delle annate successive alla cessione di Massimo Secondo è stato il peggiore. Fortuna che Comi ha segnato (regalando alla Pro punti preziosi) giocando come un ventenne, fortuna che la squadra, vista sabato contro la Pro Patria, abbia dimostrato quel carattere e quella grinta che spesso hanno latitato, va a sapere perché. È andata così e adesso ognuno, a partire da chi scrive, può dire la sua. Tanto la verità in tasca non ce l'ha nessuno. La speranza, ora, è che si riparta bene, con entusiasmo. Possiamo fare festa, quindi: la Pro Vercelli resta nel palcoscenico del calcio professionista. Vercelli e i tifosi della Pro lo meritano.

Remo Bassini

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