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Cosa fare a Vercelli e dintorni: eventi dal 24 al 26 febbraio

Fine settimana ricco con il concerto di Baglioni, il Viotti Festival e il ritorno della Fiera in Campo

Cosa fare a Vercelli e dintorni: eventi dal 24 al 26 febbraio
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Nella foto Claudio Baglioni atteso domenica al teatro Civico.

Torna la Fiera in Campo

Certamente la manifestazione più importante della settimana è la Fiera in Campo, edizione numero 44 che inizia domani, venerdì 24 febbraio, al Centro Fiere di Caresanablot, promossa come sempre dall'Anga. E' il gran ritorno dopo tre anni di stop pandemico, sono attesi oltre 140 espositori. Leggi l'articolo

La notte dei racconti

Una «Notte dei racconti» attende i vercellesi venerdì 24 febbraio alla “Ludoteca” di via Galileo Ferraris ed è promossa dal Comune di Vercelli, in collaborazione con le Cooperative Accento e Progetto Donna Più. L’evento valorizza la lettura e la narrazione, uno degli elementi portanti della Ludoteca di Vercelli, così strettamente connessa alla Biblioteca Civica. Gli spazi della ludoteca verranno allestiti ad hoc per ricreare un ambiente accogliente, magico e soffuso. I partecipanti verranno fatti accomodare nel salone principale, in cui avverrà la presentazione della serata e sarà recitata l’ApriStoria. Al suo termine, verranno invitati ad accomodarsi in uno dei tre angoli allestiti. In ognuno di questi troveranno un’educatrice pronta a leggere loro diverse storie. Serve la prenotazione al numero di telefono 388-5792633. L’evento si svolgerà dalle 18.00 alle 20.30, diviso in due turni.

Il programma delle Acacie

Sempre orchestre di primo piano per le serate danzanti del ristorante dancing «Le Acacie». Sabato 25 febbraio serata eccezionale con l’orchestra Alida, domenica 26, ma all’ora di pranzo, una novità per il locale con l’orchestra di nuova formazione «Paolino & Alessia».
Il mese di marzo sarà altrettanto ricco, sabato 4 sarà ospite l’orchestra di Samantha e Alex Tosi e per la festa della Donna dell’8 marzo si annuncia una serata speciale.
Per tutte le serate tranne 8 marzo cena e ballo a 25 euro. Per informazioni e prenotazioni: 0161-213824 oppure la pagina Facebook del locale.

Kerson Leong al Viotti Festival

Quello di sabato 25 febbraio, in una stagione di altissimo livello complessivo, qual è il XXV Viotti Festival, si annuncia come un concerto sensazionale. Ne saranno protagonisti, al Civico, con inizio alle 21, il violinista canadese - che compirà 26 anni proprio il giorno dopo il concerto - Kerson Leong e la Camerata Ducale diretta da Guido Rimonda. Per dire le qualità di questa straordinario talento nato a Ottawa, riportiamo due autorevoli giudizi espressi su di lui. Il famoso violinista francese Augustin Dumay ha detto: “Sarebbe una follia da parte del mondo musicale non capire che [Leong] è uno dei grandi violinisti del XXI secolo”. E Jonathan Crown, primo violino della Toronto Symphony Orchestra, ha aggiunto: “Non solo [Leong] è uno dei più grandi violinisti canadesi, ma uno dei più grandi violinisti, punto”.
Il vulcanico direttore e fondatore della Ducale ha ritoccato il programma previsto originariamente (s’era pensato al Concerto n° 5 per violino e orchestra di Mozart) cambiandolo radicalmente per valorizzare proprio il virtuosismo stregonesco del giovane violinista. Dunque, due pezzi solo per orchestra (la celeberrima “Sinfonia n° 40” di Mozart e la “Sinfonia in re minore” di Boccherini) e quindi spazio al dialogo tra la Ducale e il Guarneri del Gesù di Leong ne “I Palpiti” di Paganini (funamboliche Variazioni dal “Tancredi” di Rossini), quindi l’“Invierno Porten-o” di Astor Piazzolla per concludere con i fuochi d’artificio della “Zigeunerweisen opera 20”, la celebre “Zingaresca”di Pablo de Sarasate. Concerto assolutamente imperdibile, che fa ovviamente parte della stagione ad abbonamento della Ducale. Se non siete abbonati, prenotate al “Viotti Club” di via Galileo Ferraris i posti ancora disponibili.
E due giorni prima, venerdì 23, al “Viotti Club”, per la rassegna “Viotti Tea”, che valorizza i migliori studenti dei Conservatori, con inizio alle 17, sarà di scena una super pianista del Conservatorio “Cantelli” di Novara, già vincitrice di Premi internazionali come il “Città di Stresa” e il “Città di Albenga”. La novarese Giulia Ventura suonerà Beethoven, Liszt e Debussy.

Incontro Meic in seminario

Secondo appuntamento della rassegna “Testimoni del Futuro: per nutrire la Speranza” a cura del Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) con l’arcidiocesi di Vercelli, Pax Christi e l’Università del Piemonte Orientale.
L’appuntamento, a ingresso libero, è per le ore 9 di sabato 25 febbraio in seminario. L’argomento dell’incontro (tre ore di relazioni) è “Per una Teologia della Pace”. Oltre che in presenza verrà trasmesso su www.youtube.com/santeusebiochannel.
Prestigiosi i relatori chiamati a illustrare l’argomento, interverranno infatti Sergio Tanzarella, Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale; Luigi D’Andrea, presidente nazionale Meic; Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale Pax Christi.
Seguirà un intermezzo musicale anch’esso di notevole livello, a cura della Camerata Ducale, da titolo: «Musica ambasciatrice di Pace».
I lavoro continueranno con gli interventi di Iolanda Poma, del dipartimento Studi Umanistici Upo e direttore del Ciss (Centro Interuniversitario di Studi sul Simbolico), un’altra docente dello stesso dipartimento, Gabriella Silvestrini, vice direttrice Cisp (Centro Interateneo di Studi per la Pace).
Modererà la mattinata Alfonsina Zanatta, della Pastorale Universitaria dell’Arcidiocesi di Vercelli.
La giornata di studi cade praticamente nell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina e non è un caso, ma si interroga su un bisogno dell’umanità, tante le guerre ancora in atto nel mondo.
La Pace è un imperativo ancor più per i cristiani e per chi è chiamato ad educare.

Mostra di Piera Degrandi da Artes Liberales

Dopo la prima personale di Gianna Luparia prosegue nel laboratorio di “Artes Liberales” (Via fratelli Garrone 20) la “Maratona espositiva” che terrà buona parte dell’anno.
Questa volta (25-26 febbraio e 4-5 marzo) esporrà Piera Degrandi.
La pittrice è originaria di Pezzana, si avvicina alla pittura nel 2002, iniziando a frequentare l’istituto di Belle Arti di Vercelli. Per approfondire lo studio della pittura, copia opere di autori famosi, quali Cezanne, Renoir, Gauguin, Sargent, Hopper, De Lempicka.
Le sue opere spaziano dai paesaggi, alle nature morte, alle figure.
Sono appunto le figure, in particolare le donne, i soggetti preferiti dei suoi quadri. Come tecnica, alterna l’olio all’acrilico e all’acquerello. Ingresso libero. Inaugurazione sabato 25 alle ore 16.

Il ritorno di Claudio Baglioni

"Dodici Note Solo Bis”, è a tutti gli effetti davvero un bis del concerto del 2022, con un teatro Civico tutto esaurito per il ritorno di Claudio Baglioni, atteso domenica 26 febbraio
«...Ho percorso 25.000 km in cento giorni cantando e suonando per sei sere a settimana. Senza mai provare un istante di noia o stanchezza. Senza mai cadere nella trappola della ripetitività. Teatri bellissimi e spettatori attenti ed entusiasti sono stati lo spettacolo per i miei occhi e le orecchie. Io ci ho messo la voce, le mani, il cuore. Gli altri le emozioni, le grida e gli applausi. Così che ogni concerto fosse speciale e si potesse ricordare. Sono alla fine di una lunga e fantastica avventura umana e professionale. Ma non termina qui. Se il pubblico chiama, l’artista torna in scena, ringrazia e concede il bis..».
E così è stato, eccolo ancora una volta live nei maggiori teatri lirici e di tradizione italiani, con le sue composizioni di successo, uno recente è stato nel 2022 il “Premio Tenco”, per il significativo contributo alla canzone d'autore e per uno come lui che ha fatto cantare intere generazioni non poteva che essere omaggio più dovuto: «di raffinata scrittura musicale...» si legge nelle motivazioni.
Claudio Baglioni fin dalla fine degli anni Sessanta ha saputo raccontare e descrivere la vita, cantando storie che appartengono a tutti noi, come “La vita è adesso” che è stato il suo disco più venduto, o “Questo piccolo grande amore”, definita canzone del secolo.
A far da sfondo a questo nuovo progetto sono arrangiamenti minimali che mettono in risalto la profondità dei suoi testi, il cantautore romano proporrà al pubblico oltre ai grandi successi del passato, i brani del suo ultimo album “ In questa storia, che è la mia”, quattordici brani inediti, tra cui “Gli anni più belli”, brano-manifesto di un album legato alla dimensione del tempo, con il compito di voltare lo sguardo agli anni della giovinezza fatti di sogni e speranze e non per niente fu colonna sonora del film di Gabriele Muccino.
Tre compagni di viaggio lo accompagneranno in questo suo assolo, il pianoforte acustico per rappresentare il passato, il pianoforte elettrico per il presente e infine il piano digitare a raccontare in musica il futuro.
Un appuntamento da non perdere per uno spettacolo di quasi tre ore di musica a partire dalle 20,45.

Tre scrigni al Museo Leone

Una “Visita alle collezioni” del Museo Leone curata dal Conservatore Luca Brusotto attende domenica 26 febbraio alle ore 16 i vercellesi per un percorso davvero suggestivo: «Tre scrigni medievali di casa Leone». Fulcro sarà la “sala Rossa” di Palazzo Langosco, salone d’onore di quella che fu la dimora del notaio Camillo Leone, uno degli ambienti di maggiore interesse e fascino del Muse. Nella sala, tra arredi lignei e dipinti di autori piemontesi e lombardi compresi tra Cinque e Settecento, sono esposti anche tre preziosi scrigni che occupano un posto d’onore su di un tavolo al centro della sala. Soprattutto uno di questi, lo scrigno del cardinale Guala Bicchieri, è più volte stato al centro dell’attenzione, anche internazionale, grazie alla partecipazione ad importanti mostre. Ma cosa accomuna lo scrigno decorato dai medaglioni limosini che il cardinale Guala donò a Tommaso Gallo, primo abate di Sant’Andrea di Vercelli nel 1224, la cassetta nuziale in avorio finemente cesellata a fine Trecento dalla bottega degli Embriachi e il cofanetto in legno e pastiglia di inizio Cinquecento, la cui decorazione raffigura le scene di un trionfo romano?
Tre storie tra loro diverse: diversa la provenienza, le epoche di produzione e le tecniche, i materiali, le dimensioni, eppure tutti e tre gli oggetti sono accomunati dal loro “scopritore” e poi proprietario, ovvero il notaio Camillo Leone, che negli anni 80 dell’Ottocento acquistò il primo sul mercato antiquario, riconoscendone le affinità con lo Scrigno maggiore del cardinale oggi a Torino e gli altri due, rilevandoli, assieme a numerose altre opere e beni, da quel “museo” che il capo speziale Tommaso Ballocco era andato costituendo nei locali del vecchio ospedale di Vercelli nella seconda metà del Settecento.
Di tutto questo (e anche di un quarto incomodo) parlerà Luca Brusotto nel corso della visita dal titolo “Tre scrigni medievali di casa Leone” che si terrà domenica 26 febbraio alle ore 16. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione al 348-3272584 o scrivendo a: info@museoleone.it. Il costo della visita è compreso nel biglietto di ingresso con il quale sarà pertanto possibile visitare l’intero museo.

Personale di Ruggero Maggi a Studio Dieci

E' allestita nella sede di Studio Dieci in piazzaetta Pugliese Levi 1 una personale di Ruggero Maggi, una mostra aperta solo dal venerdì alla domenica dalle 17 alle 19 e solo nelle prossime due settimane, di notevole valore vista la caratura dell'artista. Fa parte delle iniziative per i 50 anni del centro culturale. Leggi l'approfondito servizio

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