L'Orchestra dei Popoli: musica dal mare per un mondo migliore
Nella basilica di Sant'Andrea domenica 27 aprile, a cura del Meic, per lanciare un messaggio di speranza e solidarietà

La musica dell’Orchestra dei Popoli risuonerà in Sant’Andrea, domenica 27 aprile, per lanciare un messaggio di speranza e solidarietà. Organizzato dal Meic, l’appuntamento “Da Lampedusa a Sant’Andrea” accende i riflettori sul tema dei profughi, dei viaggi della speranza e delle molte vittime che, lungo il percorso, perdono la vita a causa di violenze, stenti, naufragi. Si esibirà l’Orchestra dei Popoli, realtà multietnica fondata nel 2013 e guidata da Ciro Menale. In scena ci saranno gli artisti italiani Pietro Boscacci (violino del mare) e Issei Watanabe (violoncello del mare); Sever “Persic” Iancu (fisarmonica, Romania); Arup Kanti Das (udu, tabla, India); Ghazi Makhoul (liuto del mare-voce, Libano); Mira Zonja (voce, Albania); Shinobu Kikuchi (shin in-voce, Giappone); Renata Mezenov (chitarra del mare-voce, Cuba); Diana Bettoja voce narrante. La regia dello spettacolo, che unisce le note a una riflessione sul testo «La memoria del legno», scritto da Paolo Rumiz per il progetto Metamorfosi, è dello stesso Menale.
Una realtà multi-etnica
I musicisti, per lo più sono autodidatti e l'Orchestra lavora sulla creazione di composizioni originali e su arrangiamenti di brani tradizionali appartenenti a culture di tutto il mondo. Da qualche anno, inoltre, l’Orchestra dei Popoli suona strumenti ricavati dal legno dei barconi che arrivano a Lampedusa, lavorati e trasformati nel laboratorio di liuteria del carcere milanese di Opera. Il repertorio proposto è decisamente trasversale: dai canti tradizionali turchi e libanesi a quelli giapponesi, dalla poesia musicata di David Maria Turoldo al tango argentino e alle melodie balcaniche.
La presentazione
Alla presentazione dell'evento sono state sottolineati due aspetti importanti.
Prima del concerto incontro con don Mattia Ferrari
«Ad aprire il pomeriggio - ha spiegato il presidente del Meic, Tommaso Di Lauro - sarà un incontro condotto da Maurizio Ambrosini, vicepresidente del Meic e docente nell’università di Milano, studioso delle questioni delle migrazioni e dell’asilo. L'intervento più atteso è di don Mattia Ferrari, giovane cappellano di bordo delle navi della piattaforma Mediterranea Saving Humans, oggetto di spionaggio da parte di entità non identificate per il suo impegno a favore dei migranti».
I "ragazzi di piazza Mazzini"
A legare il vercellese a questo appuntamento è anche un altro motivo: oltre che dal mare, le rotte dei migranti passano anche dai Balcani, coinvolgendo molti giovani pakistani e afghani in percorsi lunghi e pericolosi, che toccano anche Vercelli. A ricordare i “ragazzi di piazza Mazzini” è l’intervento di Daniela Carlone, volontaria in prima linea sul fronte dell’accoglienza di questi giovani. Insieme al raggruppamento di enti e associazioni “Restiamo umani”, Carlone continua anche oggi a occuparsi dei migranti, seguendoli nelle attività di apprendimento della lingua italiana e nelle complesse pratiche burocratiche.
Proprio alle attività del gruppo saranno destinate le offerte raccolte nel corso del pomeriggio che prende il via alle 17,30 di domenica 27 aprile in basilica. organizzazione del concerto è resa possibile dal sostegno della cooperativa Igea e dalla collaborazione di Pax Christi «Punto Pace di Vercelli», Comune, Arcidiocesi, Chiesa Valdese e Fraternità della Trasfigurazione.