Spettacoli

Il malato immaginario convince il pubblico del Civico

Teatro gremito per un classico della Prosa europea

Il malato immaginario convince il pubblico del Civico
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Sala gremita, al Teatro Civico di Vercelli, ieri sera, 1° febbraio 2023, anche questa volta per “Il malato immaginario” di Moliére; l'irresistibile comicità e presenza scenica di Emilio Solfrizzi hanno catturato il pubblico.

Sala gremita

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Alle ore 21 si è aperto il sipario, dando tempo agli ultimi spettatori di prendere posto, con un Argante seduto a terra alle prese a conteggiare le tante parcelle del dottor Purgone, amareggiato per tutto quel denaro speso per gli intrugli che gli propina come soluzione ai suoi malanni, ma allo stesso tempo incapace di farne a meno, il rifugiarsi nella malattia, per Argante è più semplice che affrontare i problemi, come tenere testa a una moglie avida e priva di amore nei suoi confronti, ma molto interessata alla sua eredità, oppure sacrificare la giovane figlia Angelica con un matrimonio combinato con il nipote del dottore, seppur privo di qualità, ma per un ipocondriaco come lui, sufficiente per imparentarsi con un medico. Sarà l'astuzia di Tonina, la servetta irriverente, a suggerirgli la soluzione, ovvero fingersi morto, per scoprire i reali sentimenti di chi gli vive accanto.

Un cast formidabile

Un cast formidabile, decisamente comico, ha catturato per quasi due ore l'attenzione degli spettatori, dove a spiccare, oltre al primo attore, Lisa Galantini, che ha regalato al personaggio di Tonina, una forte empatia, ricevendo in cambio un prolungato applauso del pubblico, Antonella Piccolo, Sergio Basile nel doppio ruolo, sia del dottor Purgone, sia del dottor Diaforetico, Viviana Altieri, nei panni di Angelica, Cristiano Dessì, Pietro Casella nei panni di Tommasino, Cecilia d'Amico e Rosario Coppolino, magistralmente diretti dal regista Guglielmo Ferro. Fondamentali anche le musiche di sottofondo curate da Massimiliano Pace che hanno evidenziato i cambi di scena e i momenti cruciali.

Un grande Emilio Solfrizzi

Emilio Solfrizzi si è confermato ancora una volta uno straordinario mattatore capace di donare ad un personaggio così iconico una sfumatura del tutto originale, mettendone però in risalto e trasmettendo l'ironia dell'autore francese e la sua non troppo velata vena polemica, che amava mettere contro la categoria dei medici.

Caterina Contato

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