Addio a Bruno Arena: un affettuoso ricordo di Flavio Ardissone

Addio a Bruno Arena: un affettuoso ricordo di Flavio Ardissone
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Nelle foto Bruno Arena da solo e con l'altra metà dei Fichi d'India, Max Cavallari e la riproduzione di un articolo di Giovanni Barberis, il mitico e compianto collega che li ha intervistati più volte.

In queste ore siti di informazione e notiziari hanno annunciato la scomparsa di Bruno Arena, il comico che con Max Cavallari aveva dato vita al duo "I fichi d'India". Aveva 65 anni, nel 2013 era stato colpito da un aneurisma. La notizia è stata data dal figlio su Instagram.

A Vercelli il duo era molto amato e c'è una persona che li ha seguiti da vicino nella loro ascesa: Flavio Ardissone, in qualità di impresario e gestore del Teatro Civico. Ecco un suo ricordo di Bruno.

Il ricordo di Flavio

"Negli anni 90 I fichi d'India erano una garanzia di tutto esaurito al Teatro Civico di Vercelli, dove li ho ospitati In diverse occasioni.
Gli spettatori rimanevano sempre entusiasti delle loro performance pazzesche alle quali immancabilmente seguiva il dopo cena presso il locale "Da Cecco".

Ebbene poche ore fa è mancato uno dei due componenti: Bruno Arena.

Come non ricordarlo… io e Flavio Malfatti li accompagnavamo nelle serate piemontesi per conto dell'agenzia Mario Vettorello che aveva sede in via Siracusa in quartiere Belvedere a Vercelli. Bruno, come pure il suo socio Max, era un personaggio incredibile, un geniale folletto improvvisatore del palcoscenico".

In eterno ritardo...

"Notoriamente sempre in ritardo nel giungere nei teatri dove si esibivano, Il duo comico metteva a dura prova il batticuore dell'organizzatore che fino all'ultimo minuto non era mai certo del loro arrivo: la colpa era sempre di aver sbagliato strada.

Al Teatro Civico di Vercelli prima di andare in scena Bruno era solito rotolarsi, stile Rotowash, sulle tavole del palco che tutti sanno è in declivio e in pendenza verso la platea , si divertiva un mondo, ed era il suo modo particolare per rilassarsi prima dello spettacolo".

Le interviste del Giovanni Barberis

“Clienti fissi” di Giovanni Barberis, per modo di dire, erano soliti rilasciargli interviste in modo quasi surreale, sempre disponibili alla battuta comica. Come li vedevi sul palco così erano anche nella loro vita privata

Mi ricordo anche che gestivano un piccolo locale nel varesotto, dove più volte mi recai per ritirare i manifesti del loro spettacolo è sempre fui accolto con la cordiale pazzia che li contraddistingueva".

"Non sbagliare strada!"

"Buon viaggio Bruno, ti stanno aspettando tanti tuoi colleghi che.. per usare un linguaggio caro agli Alpini, sono andati avanti… lo spettacolo eterno sta per iniziare e non sbagliare strada!".

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