Rovasenda Co-Art Festival: un’esplosione di arte, comunità e talento locale
Una domenica memorabile, quella del 22 giugno, per il piccolo borgo vercellese di Rovasenda, che ha ospitato con straordinario successo la prima edizione del Rovasenda Co-Art Festival: un evento che ha unito arte, musica, teatro e partecipazione popolare in un'esperienza senza precedenti per la comunità locale

Una domenica memorabile, quella del 22 giugno, per il piccolo borgo vercellese di Rovasenda, che ha ospitato con straordinario successo la prima edizione del Rovasenda Co-Art Festival: un evento che ha unito arte, musica, teatro e partecipazione popolare in un'esperienza senza precedenti per la comunità locale.
Un progetto corale: la forza delle collaborazioni
Il festival è stato organizzato dalla Pro Loco in sinergia con l’Associazione Sportiva di Rovasenda, la locale Piscina con il titolare Davide Tinelli e con il prezioso patrocinio del Comune, della Provincia di Vercelli e della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. Un supporto fondamentale è stato quello della "Famiglia Di Rovasenda", che ha messo a disposizione anche alcuni spazi privati del loro magnifico Castello. Un lavoro di squadra che, in pochi mesi di intensa preparazione, ha saputo dar vita a una manifestazione di alto livello, curata nei dettagli e capace di valorizzare ogni angolo del paese e soprattutto di coinvolgere anche un sacco di cittadini comuni che si sono prestati volontariamente per realizzare il progetto collettivo.
Un paese che si trasforma in opera d’arte
Dalle 10 alle 22 Rovasenda si è letteralmente trasformata in un museo a cielo aperto: le strade, le piazze e gli spazi pubblici sono stati animati da mostre, performance e laboratori per grandi e piccoli. Cuore pulsante del festival è stata l’opera installativa “Io” di Ruben Bertoldo, una scultura simbolica che ha rappresentato l’unione delle identità individuali in un’entità collettiva. Un messaggio potente, che ha incarnato perfettamente lo spirito del festival: arte come strumento di coesione e rinascita sociale. Il festival ha ospitato una vastissima pluralità di linguaggi artistici: dalle installazioni di arte visiva in cortili e vie storiche alle performance teatrali itineranti; dalla musica dal vivo con band e solisti locali ai laboratori esperienziali per famiglie e bambini per finire con momenti di convivialità con food corner e animazione diffusa.
La partecipazione di artisti nati o legati a Rovasenda ha messo in luce una straordinaria vitalità culturale locale: musicisti, artigiani, performer e pittori hanno contribuito a rendere il festival un viaggio autentico nell’anima creativa del territorio.
Un successo che guarda al futuro
L'affluenza è stata sorprendente: centinaia di persone hanno popolato le vie del paese, tra residenti entusiasti, visitatori dai comuni limitrofi e appassionati d’arte attratti dal passaparola. Il clima di festa, la bellezza delle installazioni e la qualità degli eventi hanno generato un entusiasmo contagioso, con commenti positivi rimbalzati sui social per tutta la serata. "Il Rovasenda Co-Art Festival - spiegano dall'organizzazione - ha dimostrato come, con l’energia giusta, anche una piccola comunità può dare vita a un evento culturale di grande risonanza. L’edizione 2025 è stata solo l’inizio: le fondamenta per una tradizione culturale annuale sono state gettate con forza e convinzione".


