Cosa fare a Vercelli: gli appuntamenti del week-end dal 21 al 23 aprile
Teatro, mostre e grande musica classica in città, Corsa dei Buoi a Caresana
Nella foto Giacomo Poretti e la moglie Daniela Cristofori in "Funeral Home" in programma venerdì al teatro Civico.
Il battesimo della "Nogir Band" a Porta Casale
La “Cà dal Mariu bel”, il locale di corso papa Giovanni Paolo II, sede del Comitato Vecchia Porta Casale, terrà a battesimo venerdì 21 aprile un nuovo gruppo musicale: la “Nogir band”. Nuovo, ma con una lunga esperienza dei suoi componenti, a cominciare da Renzo Rigon, musicista “di lungo corso” e leader del gruppo.
Caratteristica del gruppo è la presenza di una nutrita sezione di fiati, ben cinque, composta esclusivamente da sassofoni e formata da Renzo Rigon e Federico Merlin al sax contralto, da Matteo “Ciccio” Fogazzi e Mauro Donati al sax tenore e da Davide Marchese al sax baritono. A completare la band c’è la sezione ritmica formata da Vittorio Berzero alle tastiere, da Pino Tagliabue alla chitarra, da Claudio Cagnoni al contrabbasso e da Vittorio Dellarole alla batteria.
Il repertorio della Nogir Band spazia dallo swing alla bossanova, con incursioni nel repertorio jazz che era stato a lungo frequentato da Sergio Rigon (baritonista tra i più grandi in Italia scomparso nel 2014).
La Nogir Band nasce come evoluzione del progetto “R&R brass band” fondato dallo stesso Rigon e da Ivano Rovasino, gruppo che proponeva un ideale confronto tra la musica dei Chicago e quella dei Blood, Sweat and Tears, band caratterizzate entrambe dalla presenza di una straordinaria sezione di fiati. Alcuni componenti di quella formazione li troviamo nella nuova band.
L’esordio è dunque fissato per venerdì 21 aprile alla Cà dal Mariu bel di corso Papa Giovanni Paolo II con inizio alle 21,15. E come sempre, al termine del concerto, Guido Manolli e i cuochi del Comitato Vecchia Porta Casale offriranno ai presenti un piatto di ottima panissa.
Due iniziative al Mac
Due nuove proposte al Mac - Museo Archeologico della Città di Vercelli.
Venerdì 21 aprile alle ore 17.30 in collaborazione con Soprintendenza, Università del Piemonte Orientale e Università dell’Insubria si parlerà di “L’insula episcopalis di Vercelli tra medioevo ed età moderna: riflessioni su topografia, strutture materiali e dati bioarcheologici”, per una conferenza a quattro voci, che sarà tenuta da Eleonora Destefanis dell’Università del Piemonte Orientale, Roberta Licata e Marta Fusco dell’Università dell’Insubria e da Francesca Garanzini, Funzionario archeologo della Soprintendenza per la Città di Vercelli.
Argomento della conferenza sarà, questa volta, non la Vercelli romana, ma quella medievale, fino a quella tre-quattrocentesca, indagata al passaggio all’età moderna, per la quale si andranno a mettere in luce le evidenze archeologiche delle strutture e degli edifici ecclesiastici, alla scoperta della città dei vescovi successori di Eusebio, fino al passaggio dalla dominazione viscontea e quella sabauda.
L’ingresso alla conferenza è gratuito e libero fino ad esaurimento posti. Per info 0161 649306 o macvercelli@gmail.com.
Sabato 22 aprile, poi, alle ore 15 doppia visita guidata dal titolo “Dalle parole ai reperti: l’area di Santa Maria Maggiore vista con gli occhi dell’Archeologia”, evento a cura di Fabio Pistan con partenza dal MAC e successivo spostamento al Museo Leone.
Al costo di 7 euro sarà possibile seguire la vista in entrambi i musei.
Per questo evento è invece obbligatoria la prenotazione al n. 0161 649306 o scrivendo a macvercelli@gmail.com.
Festa Patronale a Collobiano
Un convegno, una pesca benefica e l’inaugurazione di nuovi locali del municipio.
A Collobiano sono in programma una serie di iniziative in occasione della festa patronale in programma per il prossimo fine settimana, in occasione della festa di San Giiorgio.
Gli incontri si concentreranno tra sabato e domenica prossimi. «Finalmente terminati i lavori di efficientamento e messa in sicurezza dei locali al piano terreno del palazzo comunale, nel giorno di inaugurazione della Festa Patronale di San Giorgio si farà anche l’inaugurazione della sala polifunzionale - evidenzia il sindaco Claudia Mognato - con la partecipazione del nostro don Paolo Perrone che darà un contributo religioso all’evento”. Uno dei momenti più importanti sarà il convegno di prevenzione su alcune malattie. «Si svolgerà anche un convegno che riguarderà la discriminazione nella malattia dal titolo: “La vita è un bene prezioso-Le malattie che discriminano”». ù
Durante la patronale si parlerà anche di alcuni temi di particolare attualità. «Saranno, infatti anche finalmente visibili ben sette panchine, che avranno ognuna un tema di grande attualità, avranno infatti, ognuna un tema riguardante la salute e le violenze in genere. Al convegno parteciperanno, oltre alla preziosissima organizzatrice, nonché referente del nodo antidiscriminazioni Lella Bassignana, La presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Vercelli, Serenella Ferrara, il presidente dell’associazione AVMA (Associazione Vercellese Malati di Alzheimer) Elio Coppo, la presidente dell’associazione “La voce di una è la voce di tutte”, Anna Maria Canton, vice presidente Lilt di Vercelli.
Ecco dunque il programma dettagliato: sabato alle 14.30 ci sarà l’inaugurazione del polivalente e delle panchine tematiche. Alle 15 convegno e alle 21,30 la quarta edizione di “Il Pomofiore” al ristorante pizzeria “Nuova California” di Collobiano.
Domenica invece alle 9 ci sarà la messa e la processione. Alle 15.30 l’estrazione premi della lotteria di San Giorgio sempre al “Nuova California”. In caso di maltempo l’incontro si terrà al polifunzionale.
Sarà dunque un fine settimana di iniziative che coinvolgeranno tutti gli abitanti del paese.
Gli eventi del Museo Borgogna
Continua con proposte sempre interessanti la stagione di eventi al Museo Borgogna.
Domenica 23 aprile alle ore 16 con "La palla nell'Arte" ci sarà un originale appuntamento dedicato al benessere. Si tratta dell'esibizione "La palla nell'Arte per accompagnare l'invecchiamento attivo", a cura del Gruppo Ritmico Torino (Grt). L'appuntamento, nato da una idea di Maria Rosa Rosato, proporrà una rappresentazione motoria di alcune opere pittoriche con l'utilizzo della palla. Il Grt formato da docenti di educazione fisica ed esperte di ginnastica ritmica, si propone di accompagnare il naturale invecchiamento attraverso una “motricità adattata” in esecuzione collettiva, dinamica ed espressiva con accompagnamento musicale. Per informazioni e prenotazioni 389.2116858; biglietto 10 euro, ridotto over 65 (Progetto Dedalo) 5 euro.
Nella settimana successiva, martedì 25 aprile ol Museo, in occasione della Festa della Liberazione, il Museo Borgogna sarà aperto al pubblico dalle 14.30 alle 17.30. Apertura speciale anche lunedì 1 maggio dalle 11 alle 17.
Mercoledì 26 aprile, a grande richiesta, e visto l’entusiasmo del pubblico al primo appuntamento, il Museo propone un nuovo laboratorio di strategie di pensiero visuale (Vts). Si tratta di uno spazio e un tempo da dedicare a se stessi di fronte a un'opera delle collezioni del Museo Borgogna che diventa lo spunto per un laboratorio. La Vys è un metodo che attraverso l'osservazione, il confronto, la discussione mette al centro il punto di vista, le curiosità e le risorse del partecipante.
Appuntamento mercoledì 26 aprile alle ore 15. Su prenotazione al 389.2116858.
A teatro Funeral Home con Giacomo Poretti
Venerdì 21 apirle si chiude al Teatro Civico la stagione di prosa con la pièce che vede protagonisti Giacomo Poretti e Daniela Cristofori marito e moglie nella vita e sul palco dello spettacolo “Funeral Home”; eccoli qua, Rita e Ambrogio, una coppia di anziani, che stanno per recarsi ad un funerale, lei tutta in ghingheri, tailleur e gioielli, lui un misto tra abito da cerimonia e gita fuori porta, lei non vede l'ora di andare, lui non ne ha la benché minima voglia. I due si affrontano e si confrontano dando vita a esilaranti dialoghi dai perfetti tempi comici, mettendo in scena due modelli di approccio diametralmente opposti I due hanno un modo di vedere la morte molto diverso: lui è terrorizzato, lei curiosa. Ovviamente litigano, come solo due anziani sanno litigare, con ferocia, ma anche molto teneramente. La discussione va avanti per un’ora e mezza tra momenti comici, teneri e nostalgici che fanno divertire il pubblico ma anche riflettere. Al termine, quando arrivano anche gli altri compagni e i parenti dell’amico scomparso, entreranno insieme nella Funeral Home dove si tiene la cerimonia con un misto di malinconia e rassegnazione per salutare una parte della loro gioventù che se ne va insieme al defunto. Lo spettacolo scritto e interpretato da Giacomo Poretti e Daniela Cristofori per la regia di Marco Zoppello, porta in scena un argomento scomodo come la morte, affrontandolo con una comicità intelligente che unisce leggerezza e riflessione su uno dei tabù della nostra esistenza.
I biglietti sono acquistabili on-line oppure alla biglietteria del Teatro un ora prima dell'inizio della programmazione.
Caterina Contato
Il libro di Pierino Berzano a Santhià con la Compagnia dell'Armanàc
Proseguono gli appuntamenti di “Insieme in biblioteca: aperitivi letterati. Spunti di lettura, reading, dialoghi con l'autore”, kermesse culturale a cura della Compagnia dell'Armanàc. Tutti gli appuntamenti si svolgono nei locali della biblioteca civica di via Dante alle 18. Venerdì 21 aprile un ospite d'eccezione: Pierino Berzano, con il suo libro “Come fiori di campo”. Scrittore e animare culturale 96enne di Tricerro e molto noto a Vercelli, si presenta alla biblioteca di Santhià con la sua verve briosa, sostenuta da una memoria di ferro, per presentare l'ultimo di una lunga serie di suoi libri: una raccolta di racconti ambientati nel vercellese; narrazioni spontanee, scritte con la stessa fluidità con cui parla, ma sapientemente calibrate tra humour e pathos, che coinvolgono senza sforzo il lettore, rendendolo partecipe di emozioni che talvolta il tempo sembra aver portato via per sempre. Di alcuni di questi racconti darà lettura Paola Rossi, dando modo di apprezzare direttamente la scrittura di Berzano. Prossimi appuntamenti saranno venerdì 5 maggio con “Semplicemente io” di e con Simona Bovolenta; legge Cecilia Borghetti. Venerdì 12 maggio, “Non ti voglio” di e con Marco Zenone; legge Umberto Bolzon. Venerdì 19 maggio, chiusura con aperitivo offerto dalla Compagnia dell'Armanàc e letture da “Note in cucina” di Agostino Gabotti e Bruno Casalino; legge Maria Vivina Rosso. Gli autori prepareranno una loro specialità da degustare insieme.
Il programma de "Le Acacie"
Al ristorante-dancing «Le Acacie» continuano gli appuntamenti con le grandi orchestra da ballo.
Sabato 22 aprile farà tappa la band di Angelo Caravaggio.
Domenica 23 aprile, ma all’ora di pranzo, toccherà ad altri grandi nomi del liscio, Giuseppe Spinelli e il duo Paolino e Alessia.
Infine sabato 29 aprile tornerà la «Romanet Band» che è fra le orchestre più amate del locale vercellese. Per tutti questi eventi ingresso con cena (o pranzo) più ballo a 25 euro.
Per informazioni e prenotazione tavoli: 0161 - 213824.
Al Viotti Festival arriva il violoncellista Luigi Piovano
Nel concerto tutto viottiano dell’8 aprile, l’ensemble costruito da Guido Rimonda comprendeva una grande violoncellista italiana, Silvia Chiesa, e sabato prossimo, 22 aprile, il 25° “Viotti Festival” accoglierà un altro sontuoso interprete dello strumento prediletto di Rostropovic: Luigi Piovano, da vent’anni primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Un musicista apprezzato a livello internazionale e che inoltre si distingue per la sua grande attenzione alla crescita dei giovani, come dimostra l’appuntamento successivo, il 29 aprile, con il Viotti Festival, che lo vedrà impegnato, in veste di musicista e maestro concertatore, con i talentuosi under 25 della Camerata Ducale Junior. Al fascino del concerto contribuisce in grande misura la scelta del programma, incentrato su due pagine che rappresentano, in armonia con il periodo primaverile, delle splendide gemme musicali. Si aprirà infatti con il “Concerto per violoncello n. 1 in mi bemolle maggiore” di Shostakovich, immortalato dal suo dedicatario, appunto Rostropovic, per poi proseguire con la Suite da concerto “Pulcinella” di Stravinsky. La Ducale sarà diretta dallo stesso Piovano.
E.D.M.
Fabio Biondi al Civico con l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice di Genova
Primo concerto di grande spessore per la stagione della Società del Quartetto. Infatti domenica 23 aprile, ore 21, il Teatro Civico ospiterà uno dei più importanti violinisti italiani, Fabio Biondi, in veste anche di direttore, alla guida dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice di Genova, per la prima volta ospite della Stagione della Società del Quartetto di Vercelli, domenica 23 aprile, ore 21, con un grande concerto realizzato in collaborazione con il Teatro Carlo Felice di Genova intitolato “Mozart l’italiano”.
Il programma indaga il rapporto significativo tra la scuola milanese, che ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo della musica sinfonico-strumentale attorno alla metà del ‘700, e il genio di Wolfgang Amadeus Mozart. Il concerto si apre e si chiude con due composizioni di Mozart: la Sinfonia in re maggiore K. 84 e il Concerto per violino e orchestra in re maggiore K.271, e nel mezzo la Sinfonia in re maggiore La tempesta di mare di Carlo Monza, la Sinfonia in sol minore di G.B. Sammartini, il Concerto per violino in mi bemolle maggiore di Angelo Maria Scaccia e la Sinfonia in re maggiore di Antonio Brioschi.
I biglietti (da 5 a 15 euro) sono disponibili presso la Società del Quartetto, via Monte di Pietà 39 a Vercelli, ore 16,00-18,00 oppure si possono prenotare telefonicamente al n. 0161255575 o con email: biglietti@quartettovercelli.it.
Note al programma: Ecco una estratto dell’approfondita valutazione musicologica della serata a cura degli organizzatori.
La scuola sinfonica milanese nacque nella prima metà del Settecento, sotto l’influenza austro-ungarica, fu così che diversi compositori si concentrarono su una ricerca molto innovativa attorno alla musica strumentale. Antonio Brioschi, Carlo Monza e Angelo Maria Scaccia furono tra i principali esponenti della scuola milanese, ciascuno allievo del capostipite Giovanni Battista Sammartini. Il loro lavoro segnò il passaggio dal più barocco genere del concerto grosso alla sinfonia.
Nel contesto sinfonico, molti furono i significativi apporti della scuola milanese. Venne stabilizzata la struttura in tre movimenti, a questo proposito fu di grande rilevanza il lavoro di Antonio Brioschi e Sammartini.
Il concerto per solista e orchestra venne a propria volta approfondito e sviluppato. Tra gli altri esponenti della scuola milanese, Angelo Maria Scaccia, compositore e violinista, contribuì all’unione tra lo stile sinfonico italiano e la scrittura virtuosistica per il violino. Mozart visitò l’Italia in diverse occasioni con il padre Leopold. A Milano ebbe modo di incontrare Sammartini nel 1770 e dove gli vennero commissionate quattro sinfonie e l’opera ”Mitridate re di Ponto”. Tra queste, la Sinfonia n. 11 K. 84, che si basa proprio sulla forma tripartita italiana con sorprendente padronanza nell’articolazione orchestrale e inventiva stilistica. A qualche anno dopo risale il Concerto per violino in re maggiore K. 271, composto a Salisburgo nel 1777. La paternità di questo concerto è stata a lungo discussa, ma sembra infine potersi definitivamente attribuire a Mozart. Qui ritorna la struttura italiana, unita ad un estro singolare per quanto riguarda il virtuosismo solistico e al gusto mozartiano che aveva ormai assunto una forma propria e inconfondibile.
Domenica ka 787ª Corsa dei Buoi a Caresana
La patronale di San Giorgio è già nel pieno dei festeggiamenti, infatti già lo scorso week end sono state diverse le iniziative che hanno attratto diverse persone anche dai paesi limitrofi. Il clou della festa sarà però domenica 23 aprile, con la 787ª “Corsa dei Buoi” e altre iniziative molto interessanti.
Il sindaco Claudio Tambornino spiega: «Per quanto riguarda la festa patronale, quest'anno è arrivata una settimana prima del solito, dato che normalmente cade l'ultima domenica di aprile. Quest’anno San Giorgio è il 23, allora abbiamo deciso di anticipare di qualche giorno i festeggiamenti. La preparazione della festa e soprattutto la Corsa dei Buoi richiede parecchio tempo, infatti, si inizia già a lavorarci nel mese di ottobre dell'anno prima. Gli uffici comunali devono già iniziare a lavorare parecchio tempo prima perché tutta la parte burocratica ed economica è a carico dell’amministrazione comunale. Anche tutta la responsabilità dell’evento è in capo al Comune. Le spese per organizzare bene la corsa comporta un grande esborso che però non ha un ritorno turistico e quindi economico come capita per altri eventi storici come il nostro. Noi lo facciamo per un grande rispetto nei confronti delle tradizioni. In questo evento si intersecano l’aspetto religioso con quello sportivo. Anche se di vero sport non si può parlare diciamo che ci lega a questa gara una profonda passione. Ai ragazzi che corrono dico sempre che ci dev’essere sportività: mi raccomando se volete ricordare la prossima corsa come una delle più belle, dipende tutto da voi, perché la gestione degli animali ce l’avete voi, siete voi quelli che li governate e sapete come comportarsi con loro, del resto sono sempre animali. Quindi se quei 20 secondi che sono tutta tensione, vengono fatti bene, vengono ricordati per anni e anni. Abbiamo consolidato la tradizione che è quella di ricoprire il manto stradale con del terreno battuto per creare le condizioni di migliori e portare la sicurezza ai massimi livelli. Anche per quanto riguarda il pubblico, abbiamo raggiunto un livello tale di precauzioni che dovrebbe scongiurare qualsiasi incidente».
Elio Bonelli presidente del comitato festeggiamenti: «Siamo già nel pieno, ieri mattina è stata infatti organizzata una corsa amatoriale per bambini, ragazzi e adulti, poi a seguire è stato dato il benvenuto ai nuovi nati del 2022, con la loro presentazione e ai quali è stato consegnato un premio. Altra iniziativa le stalle aperte, per permettere ai visitatori di vedere i buoi da vicino e il dove vivono. Sempre nel pomeriggio è stata organizzata una caccia al tesoro. Domenica prossima al termine della corsa ci sarà il pranzo della festa organizzato nell’area del centro polifunzionale del paese. Abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni perché siamo già arrivati a 300 presenti e non riusciamo a gestire un numero maggiore di avventori. Sempre domenica prossima in piazza, tempo permettendo, nel pomeriggio verranno organizzati dei giochi per bambini con i gonfiabili. In chiusura della festa patronale verrà proposto un aperitivo nella Taverna Bistrot il locale che farà l’inaugurazione venerdì prossimo».
Festa a Tricerro per i cinquant'anni della Famija
La Famija Trisereisa è pronta per festeggiare il cinquantesimo anniversario di fondazione. Il sodalizio è nato infatti nel 1973 per volontà di alcuni tricerresi, che sono poi stati riconosciuti come "soci fondatori" e da lì è iniziato il suo percorso: la Famija, attualmente presieduta da Giovanni Caramello, è una realtà molto apprezzata sul territorio, capace di organizzare eventi importanti. «Abbiamo scelto - spiega il presidente - avendo il favore della domenica, di festeggiare proprio il 23 aprile, perché è la festa di San Giorgio e quindi, di fatto la festa patronale di Tricerro. Inizialmente, la festa patronale organizzata dalla Famija era programmata nel giorno di San Giorgio. Si è stabilito poi di "portarla avanti" nel corso dell’anno, verso temperature più favorevoli e verso un periodo in cui le persone erano più disponibili a partecipare. La festa si è quindi spostata a luglio ed è ormai diventata la celeberrima “sagra della Lumaca”».
Il 23 aprile la mattinata sarà accompagnata dalla banda musicale di Fontanetto Po. Il ritrovo è previsto al salone polifunzionale che la Famija Trisereisa usa abitualmente per le sue feste. «Insieme alla banda, attraverso la via principale del paese, raggiungeremo la chiesa parrocchiale, dove sarà celebrata la Santa Messa. Intorno al mezzogiorno il corteo tornerà in piazza San Giorgio dove sarà consumato un aperitivo di benvenuto. Alle 13, sarà servito il pranzo sociale a cura dell’osteria del Vecchio Asilo. Il pomeriggio sarà allietato dall’esibizione della Free Music Band, che abbiamo scelto perché è una storica band di Tricerro e ci è sembrato corretto, nel giorno del cinquantenario della "Famija", festeggiare anche musicalmente con i tricerresi». Il menù prevede, tra gli altri piatti, 5 antipasti e la tradizionale panissa alla vercellese. «Tra gli invitati abbiamo alcuni soci fondatori e i rappresentanti delle associazioni del paese. Con i loro gagliardetti accompagneranno il corteo di festa per le vie del paese».
Una personale di Marco Mattiuzzi
Richiami danteschi, fantasy, ritorno dell’Arcadia e suggestioni classiche. Ognuno può vedere la “mutazione” che desidera. E’ ricca di spunti la personale di Marco Mattiuzzi allestita per tutta la settimana nella sede di Artes Liberales (via fratelli Garrone 20), Ma il titolo “mutazione” è esso stesso, in sé, uno spunto. I lavori di Mattiuzzi sono un mix tra fotografia e pittura, un ibrido che è per giunta creato in “laboratorio” ovvero nella complessità di un software di modellazione tridimensionale. «Per generare una scena ci vogliono delle ore» confida l’artista e dovrebbe aggiungere che tante ce ne vogliono anche per creare, sfondi, primi piani, elementi naturali e persone, navigando in milioni di possibili combinazioni, riciclando l’esperienza di fotografo “analogico” da cui proviene Mattiuzzi. Questa è anche la mutazione dell’arte, che ormai da decenni esplora i reami del “metaverso”, prima ancora che questa parola esistesse.
L’assessore alla Cultura Gianna Baucero, che ha presenziato alla vernice di sabato scorso unitamente al vice presidente del Consiglio Comunale Gianni Marino, ha apprezzato i lavori e suggerito un parallelo interessante: «Mi ricordano da vicino i lavori del poeta, incisore e anche pittore William Blake». Acuta osservazione, le opere dell’artista inglese che operò a cavallo tra XVIII e XIX secolo, hanno qualcosa dell’inquietudine che anche Mattiuzzi traspone in lavori che hanno quasi sempre il loro “fuoco” sui corpi, prevalentemente femminili e contengono spesso anche una evidente carica sensuale. A fare gli onori di casa il presidente di Artes Liberales Pino Croce.
Tornando alla mostra le fonti d’ispirazione di Mattiuzzi possono essere diverse: «Di solito prima scrivo e posso ispirarmi a sensazioni oppure a fatti di cronaca».
In esposizione pannelli esplicativi che spiegano bene le basi concettuali, procedurali e la poetica, con l’esposizione anche di tre poesie.
In un angolo, sullo schermo di un tablet, scorre un video che mostra le fasi “cibernetiche” di creazione attraverso l’apposito programma.
Una mostra curata, molto particolare e unica per le nostre latitudini, da vedere.
L’esposizione sarà visitabile fino al 23 aprile, dal lunedì al giovedì 16,30 - 18,30, il sabato e la domenica dalle 16 alle 19 - ingresso libero.
Mostra libraria in Seminario
Nel contesto della ricca rassegna “Leggi Vercelli” oggi, lunedì 17 aprile alle ore 17,30 in Seminario, sarà inaugurata una mostra che vede insieme due personaggi del mondo librario cittadino, il legatore d’arte Ivo Guzzon, che presenterà le sue pluripremiate legature e il tipografo Pierluigi Chiais che esporrà “reperti” della storica tipografia vercellese. L’esposizione resterà aperta fino a domenica 23 aprile dalle 15 alle 17, saranno presenti i curatori, ingresso libero.
La rassegna è organizzata dall’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Vercelli in collaborazione con la Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare per il progetto diocesano integrato nell’ambito delle attività MAB (Museo Archivio Biblioteca, finanziate) con i fondi CEI 8x1000.
La mostra Articolo 27 su carcere e rieducazione
E’ stata inaugurata una mostra a cura del Tavolo Carcere, animato dal Ctv, si intitola “Art.27” ed è dedicata alla sensibilizzazione in merito alla situazione carceraria e alla funzione rieducativa della pena detentiva. La mostra, realizzata con il contributo della Regione Piemonte e con il sostegno del Consiglio regionale, del Difensore Civico, della Garante dell'Infanzia e Adolescenza e del Garante delle persone detenute della Regione, è un progetto realizzato dall’associazione EssereUmani con gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e invita a conoscere il contenuto, l’origine e il valore dell’Art 27 della Costituzione. La mostra è allestita sul sagrato del Duomo di Vercelli. L'esposizione resterà aperta al pubblico tutti i giorni, fino a Domenica 23 Aprile; durante le celebrazioni delle Messe prefestive del sabato, alle ore 18,30, e di quelle festive di domenica, alle ore 10,30 e alle ore 12,00, saranno presenti alla mostra alcuni volontari del tavolo carcere, disponibili per illustrare la mostra e approfondirne le tematiche. Nella foto una delle opere esposte.