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Cosa fare a Vercelli e dintorni: gli eventi dal 25 al 27 febbraio 2022

Dal teatro all'arte diverse occasioni di svago e arricchimento personale.

Cosa fare a Vercelli e dintorni: gli eventi dal 25 al 27 febbraio 2022
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Nella foto una scena di "Caligola", domenica 27 al Teatro Civico.

Francesco Messina e Pio XII conferenza in arcivescovado

Le mostre dedicate a Francesco Messina volgono al termine, a meno di eventuali prolungamenti e venerdì 25 febbraio, nella sale del Palazzo Arcivescovile si prospetta la conferenza: «Dialogo tra arte e fede: Francesco Messina e Pio XII». L’approfondimento organizzato dall’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Vercelli in collaborazione con la Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare, è parte degli eventi collaterali della mostra «Francesco Messina. Prodigi di Bellezza», curata da Marta Concina, Daniele De Luca e Sandro Parmiggiani nella triplice sede: Arca, Pinacoteca Arcivescovile e ex chiesa di S. Vittore.
La mostra, visitabile gratuitamente e organizzata dal Comune di Vercelli, in stretta sinergia con l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi e con Studio Copernico di Nicola Loi, sta riscuotendo un grande successo: la sensibilità e la lungimiranza di Messina permettono oggi al pubblico di scoprire innumerevoli storie, veicolate dall’accuratezza delle sue sculture e dalla sua capacità di raccontare il Novecento italiano. Uno dei racconti sarà dunque affrontato il 25 febbraio con un saluto introduttivo dell’arcivescovo mons. Marco Arnolfo a seguire con un intervento critico di Sandro Parmiggiani, un’analisi archivistica da parte della soprintendenza con i funzionari Giuseppe Banfo e Giovanni Di Brino e una sintesi conclusiva su Pio XII con don Maurizio Galazzo. I protagonisti della conferenza racconteranno al pubblico i legami tra Francesco Messina e papa Pio XII rappresentato in forma di bozzetto scultoreo nel percorso della Pinacoteca Arcivescovile. Non solo, il papa è legato anche a Vercelli e se ne trova traccia tra i documenti dell’Archivio Storico dell’Arcidiocesi di Vercelli che saranno eccezionalmente esposti per l’occasione.
L’evento, in ottemperanza alle normative di prevenzione del contagio, è riservato ad un numero limitato di ospiti. La partecipazione è gratuita ma è obbligatoria la prenotazione scrivendo alla mail beni.culturali4@arcidiocesi.vc.it. Obbligatoria anche la mascherina e il green pass rafforzato.

Carnevale danzante alle Acacie

Doppio appuntamento al ristorante dancing «Le Acacie». Sabato 26 febbraio sarà «Carnevalissimo» con l’Orchestra Lusien. Si inizierà alle ore 20,30 a tavola per la cena, dalle ore 21,30 serata danzante e chi partecipa solo al ballo pagherà 10 euro con consumazione. Domenica 27 febbraio l’appuntamento sarà all’ora di pranzo, con due opsiti Sara e la «Free Music Band» realtà vercellese che festeggia i suoi dieci anni di attività. Pranzo, con torta per tutti, e pomeriggio danzante a 25 euro. Per informazione o prenotazione tavoli: 0161-213824. Come noto le attuali normative covid permettono il ballo, con il rispetto delle varie prescrizioni, ingresso solo con green pass.

Torna un Canto nella Notte

Proseguono le serate di “Un canto nella notte” a cura della Fraternità della Trasfigurazione: l’appuntamento è per sabato 26 febbraio alle h 21,00 nella magnifica cornice della Basilica di S. Andrea.
«Proiezioni, testi poetici, passi biblici e musiche favoriranno il raccoglimento e la meditazione per continuare a cercare insieme le parole e i desideri della preghiera». Questo l’invito della sorelle dalla «Trasfigurazione».
Di questi tempi i cristiani hanno certamente più motivi di pregare, per la Pace soprattutto, ma anche per tante sofferenze che purtroppo non mancano e ci toccano tutti, chi più e chi meno. Dunque una serata diversa, per riscoprire la forza della Fede.

Una stella di 14 anni al Viotti Festival

Alexandra Dovgan ha solo 14 anni ma è già una stella del pianoforte, sarà in concerto, insieme alla Camerata Ducale diretta da Guido Rimonda sabato 26 febbraio alle ore 21 al Teatro Civico. Ma guai a parlare di enfant prodige: Grigory Sokolov dice che Alexandra: «non ha nulla di infantile. Ascoltandola sentirete suonare un adulto, una personalità».
E il programma dimostrerà l’affermazione di Sokolov, a cominciare dall’elegantissimo «Concerto n. 2 di Chopin». Composto da un autore appena diciannovenne. Nell’incantevole Larghetto, esprime tutto il mistero e il turbamento di un amore giovanile. Turbamento, rapimento e estasi sono i sentimenti suscitati dalla meravigliosa «sinfonia Pastorale». Ispirata alla Natura, ai suoi paesaggi, descrive in ogni movimento una scena campestre.
Dunque un programma intenso per il pubblico del Festival. Biglietti da 10 a 22 euro, acquistabili online sul sito www.viottifestival.it o presso la biglietteria “Viotti Club” via G. Ferraris 14, Vercelli, dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 18,50. Info: email biglietteria@viottifestival.it - cell 329 1260732.
Giovedì 24 febbraio, alle ore 17, al «Viotti Club» si esibirà un giovane duo al femminile: Linda Veo, arpa ed Angelica Merlo, flauto. Eseguiranno un programma molto moderno, improntato su brani di J.Lauber, Nino Rota, Pizzolla e Ibert, ma anche W.A. Mozart. L'ingresso costa 5 Euro, vivamente consigliata la prenotazione, che si può effettuare scrivendo a biglietteria@viottifestival.it o telefonando al 329 1260732.

"Caligola" e i giovani d'oggi...

Il settimo spettacolo della stagione “Empátheia” di Officina Anacoleti è una prima regionale, a testimonianza del livello e della reputazione della compagnia vercellese. Per l’occasione si ritorna sul palcoscenico del Teatro Civico, domenica 27 febbraio alle ore 21, con «Caligola - underdog/upset», protagonista la storica Compagnia di respiro internazionale «Teatro del Carretto di Lucca», la quale propone la sua ultima produzione liberamente ispirata al testo di Camus. «Come Caligola voleva “semplicemente” la luna - si legge nella scheda dell’opera - anche al giorno d'oggi le nuove generazioni si scontrano con un mondo assurdo, nel quale devono conquistare il loro diritto di esistere e di emergere, a partire da un contesto a loro completamente sfavorevole. Devono combattere come se fossero su un ring, e, per continuare in questa metafora, come un pugile dato per sfavorito (underdog) a volte riescono con determinazione e follia a ribaltare i pronostici (upset).
In scena Gualdani dà vita ad un dramma percepito dallo spettatore attraverso dialoghi interiori e gestualità ed è, al contempo, la voce dei vari cortigiani. La ricerca dell’impossibile segna l’inizio e la fine di questa rappresentazione: “No, non avrò la luna”, bisbiglia sommesso Caligola, in un rantolo di disperata solitudine». In scena Ian Gualdani, regia e drammaturgia di Jonathan Bertolai, suono Hubert Westkemper, luci Orlando Bolognesi. Biglietto unico a 15 euro (10 con le riduzioni). Prevendita online: www.vivaticket.com oppure in biglietteria dalle ore 20 la sera dello spettacolo. Info: www.anacoleti.org - spettacoli@anacoleti.org.

Carnevale al Museo Leone

Al Museo Leone nei pomeriggi di sabato 26 febbraio e martedì 1° marzo (ore 15-17.30) si respirerà aria di Carnevale! Un percorso di ricerca attraverso le sale del museo condurrà alla creazione di una maschera strana e bizzarra. L’attività è dedicata a tutte le famiglie che si presenteranno in biglietteria almeno entro le ore 16. Per i ragazzi (a partire dai 4 anni) è possibile partecipare mascherati purché il travestimento non impedisca i movimenti e non sia ingombrante per sé e per gli altri visitatori. Per partecipare all’attività è obbligatoria la presenza di almeno un adulto accompagnatore per famiglia ed è necessario esibire il Super Green Pass per tutti i visitatori dai 12 anni in su. Biglietto d’ingresso GRATUITO per tutti i ragazzi partecipanti e RIDOTTO (euro 7,00) per gli adulti accompagnatori.
Info su www.museoleone.it e didattica@museoleone.it
oppio appuntamento al ristorante dancing «Le Acacie». Sabato 26 febbraio sarà «Carnevalissimo» con l’Orchestra Lusien. Si inizierà alle ore 20,30 a tavola per la cena, dalle ore 21,30 serata danzante e chi partecipa solo al ballo pagherà 10 euro con consumazione. Domenica 27 febbraio l’appuntamento sarà all’ora di pranzo, con due opsiti Sara e la «Free Music Band» realtà vercellese che festeggia i suoi dieci anni di attività. Pranzo, con torta per tutti, e pomeriggio danzante a 25 euro. Per informazione o prenotazione tavoli: 0161-213824. Come noto le attuali normative covid permettono il ballo, con il rispetto delle varie prescrizioni, ingresso solo con green pass.

Nuova esposizione per la Biennale di Vercelli

E’ partita domenica 20 febbraio, presso lo «Studio d'Arte 256» di Corso Libertà a Vercelli, l'ottava mostra collettiva della “maratona” artistica curata dal pittore Ezio Balliano, la «Biennale di Vercelli», che si snoderà per tutto l'anno (e probabilmente anche oltre viste. le numerose richieste di adesione che continuano ad arrivare agli organizzatori) proponendo ogni due settimane una nuova selezione di artisti (di norma 7) e di opere (in genere fino a 3) rappresentative della produzione di ciascuno e, soprattutto, vetrina delle novità e delle tendenze del mondo dell'Arte che fra i primi ha saputo reagire alla grave crisi causata dalla pandemia, mentre prosegue con successo la pubblicazione dei cataloghi che raccolgono una selezione delle opere esposte corredate da una nota critica per ciascun partecipante.
«Sono rimasto sinceramente sorpreso - commenta Balliano - per l'interesse e l’entusiasmo che questa iniziativa sta riscuotendo testimoniata da tantissime adesioni, un successo davvero inaspettato che ci sprona ad andare avanti».
Per questa nuova tappa espongono Laura Benazzo, Lorena Festa Bianchet, Riccardo Gallione, Aurelio Nolli, Alessia Palladino, Margherita Pomati, Mariella Tissone.
Ognuno esprime un suo mondo creativo e sviluppa diverse tecniche. Una varietà che è il sale di quest’iniziativa che sta andando ben oltre i confini locali e regionali e che è sempre fonte di scoperte.
La mostra continuerà fino al 6 marzo, nei giorni da giovedì a domenica con orario 16,30-19,30. Ingresso libero nel rispetto dei protocolli anticovid vigenti (Green Pass, igienizzazione delle mani, mascherina, distanziamento ecc.).

Delizia e tradizioni a Livorno Ferraris

Delizia e tradizioni. Vercellesità allo stato puro. L’Accademia della Cucina rispolvera la tradizione legata alla civiltà del maiale di cui tutti noi facciamo parte e propone per domenica 27 febbraio il “Disnè dal purchët”.
La Delegazione di Vercelli, presieduta da Paola Bernascone, ha nel proprio statuto tra i diversi scopi quello di tutelare le tradizioni della cucina italiana, sui passi anche del tema scelto per il 2022 dal Centro Studi “Franco Marenghi” e approvato dal Consiglio di Presidenza che riguarda "La tavola del contadino: il campo, il cortile, la stalla nella cucina della tradizione regionale", non si lascia sfuggire l’occasione per fare “cultura gastronomica” domenica 27 febbraio al ristorante “Balin” a Livorno Ferraris.
«Solo pochi anni fa non vi era cascina senza almeno un maiale – racconta Natalia Bobba, accademica della Delegazione di Vercelli, nel ruolo di simposiarca - L’uccisione del maiale era un vero rito! Ricordo benissimo quando mio nonno, comunicava la fatidica data dell’uccisione! Per noi bambini era sinonimo di festa e l’occasione per sentirci “grandi”. Certo, lo “spettacolo” dell’uccisione era cruento e noi bimbi venivamo allontanati, ma subito dopo iniziava la parte coinvolgente ed aggregante».
«Le donne – aggiunge Bobba - lavavano accuratamente con aceto le budella che sarebbero servite per insaccare i salumi, oppure cucinavano il grasso scartato ottenendo i ciccioli. Verso sera i salami erano pronti. Legati in file più o meno lunghe, appesi al soffitto con appositi ganci. Rimanevano lì per diversi giorni fino a quando non erano “asciugati”. In seguito venivano sistemati nella “duja” e ricoperti di grasso fuso, per conservarli meglio nei mesi a seguire e poterli gustare con parsimonia in compagnia e nei giorni di festa».
Del maiale non si butta via niente: salam d’la “duja”, sanguinaccio e marzapane, sangue fritto e bas de soie o batsuà.
Poi ciccioli o sunsin, fresse o frosi, brudera, costine e pancettone. Delizie in tavola, piatti che oggi non sono più di uso comune, ma che la tradizione contadina continua a mantenere attuali.

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