Due giorni

Cooperfisa: 100+1 anni di fuoriserie musicali

Concerto dei migliori strumentisti europei al Civico e domenica a porte aperte in fabbrica.

Cooperfisa: 100+1 anni di fuoriserie musicali
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Nella foto la presentazione della due giorni in municipio.

La fisarmonica è lo "Stradivari" di Vercelli, alcuni decenni fa la città pullulava di fabbriche e laboratori artigianali, ora il marchio forse più rappresentativo è Cooperfisa che sabato e domenica organizza due manifestazioni per sottolineare un secolo di storia (venne fondata nel 1921 come Cooperativa Armoniche).

La due giorni

Si comincerà sabato 17 settembre al teatro Civico, ore 20,30, con un «Gran Galà degli artisti nazionale ed internazionali, mentre domenica 18 verrà aperta al pubblico la sede di via Donato 17 a partire dalle 10 con la possibilità di vedere gli artigiani all’opera e seguire le varie fasi di realizzazione e con esibizioni non stop di grandi maestri e di visitare il museo con pezzi eccezionali. Sarà anche offerta la panissa. L'evento è patrocinato dal Comune di Vercelli.

Nel corso della due giorni saranno a Vercelli grandi musicisti da tutto il mondo, sono i maggiori interpreti dello strumento: James Lesuer (Francia), Gary Blair (Scozia), Emy Dragoi Ion (Romania), Eugenia Chercasova (Ucraina), che arriva dal conservatorio di Kiev e non ha voluto mancare nonostante le difficoltà di viaggio per la guerra. E ancora: Breda Horvat (Slovenia), le Fisarmoniche dell’Alta Savoia (Francia), Jovica Jovic (Serbia) e gli italiani: Tiziano Chiapelli, Mimmo Mirabelli, Carlo Savoino, Gianluca Campi, Daniele Carabetta, Accordeon Group. Condurrà Carlo Casabianca.

Una tradizione che si rinnova

«Quando ho cominciato - ha detto Emiliana Roviaro alla presentazione - era il 1981, eravamo tutti molto giovani ed abbiamo appreso dai lavoratori storici i loro segreti. Ma in quella fase le fisarmoniche di Vercelli erano state un po’ dimenticate, i nostri storici concorrenti erano più avanti di noi. Così siamo andati fuori, in Francia, in Portogallo, in Germania, uscendo e viaggiando abbiamo capito le novità che si stavano affermando nel suono e nell’utilizzo dello strumento. Siamo cresciuti al punto che ogni grande strumentista vuole una Cooperfisa... L’idea vincente è nata proprio dai viaggi nelle varie realtà, ogni nazione ha il suo suono, più caldi i mediterranei, freddi i nordici. Ogni musicista ha poi le sue richieste e mio figlio Romeo Aichino, ha capito che bisognava anche adeguare ogni strumento alla musica di chi lo ordina, può essere infatti adattata a repertori da ballo, a musica moderna... E per ognuno di questi settori ci vuole anche un’estetica adeguata. Le nostre fisarmoniche sono belle oltre che musicalmente perfette».

Un successo mondiale che continua

L’attuale successo di «Cooperfisa», principale superstite dell’eccellenza vercellese, arriva dunque coniugando le conoscenze dei “vecchi” con le ambizioni e il desiderio di novità dei giovani. Una formula che continua tuttora. Vercelli ha sempre fatto gara con Stradella e Castelfidardo (dove lo strumento venne di fatto inventato nel 1863) ed oggi è ancora al vertice mondiale.
«Ricordo ancora la prima fiera in Francia - ha detto Emiliana Roviaro - pensavamo che ci avessero dimenticati... invece abbiamo trovato artisti con le foto delle loro “Copa” degli anni Cinquanta o Sessanta che furono felici di rivederci...».

Romeo Aichino, figlio di Emiliana e noto musicista oltre che artigiano: «Ci sono città che conoscono Vercelli solo per il riso... Ma molte località conoscono la nostra città solo per le nostre fisarmoniche».

Un altro aneddoto riguarda l’affetto per il nostro territorio: «Ricordo i viaggi alla Fiera di Francoforte con il nostro furgone carico all’inverosimile... - ha raccontato Emiliana - ma prima di prendere l’autostrada passavamo dalla sede della Provincia per caricare i pannelli promozionali che mettevamo nello stand... Noi abbiamo sempre piacere a portare Vercelli nel mondo».

Un po’ di storia

La «Cooperativa Armoniche» venne fondata a Vercelli nel 1921 da ex operai specializzati di altre botteghe di fisarmoniche che divennero soci lavoratori, mettendo in comune le loro forze e la loro creatività. La produzione delle fisarmoniche vide due periodi di crisi, il primo legato alla guerra negli anni ‘40 per la mancanza di materie prime e la seconda negli anni ‘60 quando arrivarono sul mercato le “tastiere” che cambiarono le “mode musicali”, Il declino sembrava inesorabile, ma l’azienda vercellese, pur tra mille difficoltà continuò la sua produzione sino al 1981, quando Pancrazio Aichino ed Emiliana Roviaro, decisero di dare seguito a questo lavoro affiancando agli artigiani storici, Cesare Trevisio, Nino Vanzini e Marino Fiore, alcuni giovani provenienti dallescuole di avviamento Professionale. Pian piano i giovani impararono i segreti del mestiere e le attività ripresero a crescere. Vecchi e nuovi clienti dimostrarono di apprezzare il prodotto “made in Vercelli”, per la particolare purezza del suono che ricorda la “musette” francese.

Diventa Cooperfisa

Il 6 marzo 1981 l’azienda diventò “Cooperfisa” snc di Aichino e Roviaro Successori Cooperativa Armoniche. Dal 1990 Pancrazio Aichino, non è più con noi, ma la passione per la fisarmonica si tramanda di generazione in generazione e di li a poco il figlio Romeo entra a pieno titolo nell’azienda, non solo come artigiano e inventore di nuovi modelli. Le “sue” fisarmoniche Cooperfisa entrano nelle discoteche, nelle sale da ballo e nelle piazze, a dimostrazione della versatilità di questo strumento. Nel 2004 Paolo Corradino, già inserito nel mondo della fisarmonica, entra a far parte della famiglia, portando nuo ve idee e spirito imprenditoriale.

«Oggi come ieri - sottolineano i titolari - “Cooperfisa” è un’azienda fatta di persone, di artigiani e operai specializzati, che continuano a lasciare un’impronta nella costruzione delle fisarmoniche, portando iil nome di Vercelli nel mondo».

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