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Celebrazioni alpine: libro e mostra sulla guerra e concerto della Taurinense

Iniziative in occasione dei 150 anni del corpo degli Alpini.

Celebrazioni alpine: libro e mostra sulla guerra e concerto della Taurinense
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Nella foto la conferenza stampa di presentazione.

Importante fine settimana per le Penne Nere vercellesi e per la città, due giorni fra cultura, storia e spirito Alpino il 16 e 17 settembre.

Due giorni Alpina

Due giorni inseriti nel contesto nazionale delle celebrazioni per i 150 anni del Corpo degli Alpini, con al centro di tutto un’operazione della memoria che non toccherà solo Vercelli. La presentazione del volume «Vita in guerra» del tenente medico Paolo Barelli, con rare immagini della vita degli Alpini italiani sui vari fronti della seconda guerra mondiale, da cui è stata anche tratta una mostra che si inaugurerà sabato. In mezzo un appuntamento molto suggestivo, il concerto al teatro Civico, a ingresso libero con la Fanfara della Brigata Taurinense (che compie settant’anni essendo nata nel 1952).

Una formazione prestigiosa che è anche cittadino onorario di Vercelli, come ha ricordato il sindaco Andrea Corsaro alla presentazione degli eventi. «E’ una grande gioia avere con noi la Fanfara - ha sottolineato - gli Alpini sono una componente fondamentale della comunità, basti ricordare il grande aiuto che ci hanno dato durante la pandemia».

Alla conferenza stampa erano presenti anche l’assessore agli eventi Domenico Sabatino e, in rappresentanza dello sponsor della manifestazione, Alberto Marazzato. Per la parte Alpina il presidente della sezione provinciale Piero Medri e Gianni Marino che oltre a essere vice presidente del Consiglio Comunale è anche alpino. Presente in sala la figlia di Barelli, Maria Ausilia Barelli.

"Un sogno che si è realizzato"

«Per anni entrando nella nostra sede - ha detto Medri - chiunque rimaneva colpito dai fotoquadri in bianco e nero con scene dai fronti di guerra. Ora il sogno di tramandarli attraverso un prestigioso volume è diventato realtà. Sono straordinarie perché non mostrano solo immagini belliche, sui fronti Francese, Greco Albanese e Jugoslavo, ma ritraggono i militari anche nei momenti di serenità, sorridenti o con i piedi a mollo in una tinozza dopo una giornata di marcia. Devo ringraziare il fotografo Ermenegildo Martini, perché, non potendo smontare i quadri, è riuscito a realizzare riproduzioni nitidissime nonostante i vetri, un lavoro notevole».

Il ricordo di Carlo Marazzato

La presenza della famiglia Marazzato come sponsor è legata al papà Carlo, recentemente scomparso, alpino fervente oltre che grande imprenditore. «Ringrazio - ha detto Alberto Marazzato - per l’opportunità di essere a fianco degli Alpini di Vercelli in questo progetto, non solo papà era orgoglioso di essere Alpino, lo è stato anche mio fratello Luca e avrei anch’io seguito quella strada se non avessi avuto un incidente per il quale venni riformato, credo che papà sarà contento di questo progetto così importante realizzato».
E Carlo Marazzato riceverà l’onorificenza «Alpino dell’Anno», a livello nazionale, che gli verrà conferita ad Albissola il 9 prossimo ottobre.

Il programma

Venerdì 16 settembre alle ore 10 (cripta della basilica di Sant’Andrea) verrà presentato il volume «Vita di guerra» di Paolo Barelli con una conferenza del tenente colonnello Mario Renna, una personalità del mondo Alpino, a testimonianza del rilievo dell’opera. Nella serata, ore 21,30 l’atteso concerto della Fanfara della Brigata Taurinense al teatro Civico per i 150 anni del Corpo Alpino.

Sabato 17 settembre alle ore 10 al foyer del Dugentesco si inaugura la mostra «Tenente medico Paolo Barelli: Alpino e fotografo», che si potrà visitare nei due giorni 10,30-23,30 e 16-18,30 e poi ancora dal 19 al 21 settembre dalle 9 alle 12,30.

I quarant’anni del giornale «Alpin d’la Bassa»

L’occasione è propizia anche per sottolineare i quattro decenni del giornale sezionale, oggi diretto da Gianmaria Gagna.

La pubblicazione di collegamento con tutti i gruppi provinciali era nata nell’ottobre del 1982, quando era presidente Dino Serazzi (grande uomo di cultura) e segretario Rodolfo Garzotto. Il primo direttore fu Silvio Penso. Nel luglio del 1985 prese la vera e propria denominazione. La storia della sezione «D’la Bassa» iniziò il 24 novembre 1924 quando, presso il ristorante «Aquila Nera» di via Dante si tenne la prima assemblea, dunque fra poco sarà ora del Centenario. Intanto però non mancano le occasioni per festeggiare.

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