Ciclismo amatoriale

Veloclub Vercelli: dopo le pedalate virtuali si torna in strada

Nei primi 6 giorni di libertà record di chilometri percorsi.

Veloclub Vercelli: dopo le pedalate virtuali si torna in strada
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Dal Velo Club Vercelli un interessante contributo per scoprire come gli sportivi hanno "tenuto botta" nei giorni della quarantena più stretta e di come hanno poi ripreso le uscite, rispettando quanto stabilito dal 4 maggio in poi.

Nella prima fase i ragazzi di Patron Venio Trebaldi non si sono persi d’animo e hanno cercato comunque di mantenersi in forma, pedalando in casa, attraverso i "rulli", in tutte le varie forme presenti attualmente (liberi, smart, interattivi) ma anche la cyclette e le spinbike.

6.400 km veri ma in ambiente virtuale

In totale i tesserati della società hanno percorso sui rulli più di 6400 km in poco meno di 2 mesi, considerando solo chi ha reso pubbliche le proprie attività indoor (dati raccolti dalle applicazioni dedicate a registrare le uscite in bici).

Le applicazioni maggiormente utilizzate sono state Swift e Bkool, che permettono di ricreare virtualmente percorsi e addirittura organizzare gare a distanza collegati on line, oltre a sessioni di allenamenti specifici o semplici “pedalate” interattive.

Il più attivo è stato Francesco Tambone

Tra i ciclisti della società vercellese si è messo in evidenza Francesco Tambone che ha percorso 1215 km virtuali, distanziando nettamente i compagni di squadra, a seguire Vittorio Gordini, che ha anche ricreato sulla piattaforma Bkool i percorsi virtuali delle 2 cronometro societarie, per lui 915 km; quindi Nazzareno Cavallaro con 780 km.

Il ritorno sulle strade

Con il DPCM attivo da lunedì 4 maggio è stato permesso agli sportivi di riprendere l’attività motoria all’aperto, in modalità individuale ed evitando assembramenti e il contatto con altre persone.

Questo significa, per i ciclisti, che, a patto di muoversi da soli e restando nei confini regionali, possono riprendere la loro attività di allenamento esattamente come prima.

La voglia di tornare all'aperto era tanta, nei primi 6 giorni si sono infatti registrate complessivamente 74 uscite in bici e complessivamente più di 3800 km percorsi, con un dislivello affrontato totale di oltre 5000 metri, numeri mai visti neanche durante i periodi più intensi agonisticamente (sempre considerando solamente chi ha registrato le proprie attività).

A distinguersi in questa fase Luigi Vitali con 370 km percorsi in 6 giorni.

Mete privilegiate i santuari

Come era comprensibile le mete preferite in queste prime uscite sono state i Santuari della nostra regione, in ottemperanza all’obbligo ministeriale di rimanere all’interno dei confini regionali: il più vicino Santuario di Crea in Monferrato e il Santuario di Oropa nel Biellese, ma anche i Santuari di Graglia (Biella) e Boca (Novara).
Un buon segnale per gli atleti del Velo, voler pedalare, faticare, fare intensa attività fisica, macinare km e mantenersi in forma anche senza la prospettiva di una veloce ripresa dell’attività agonistica per il ciclismo amatoriale.

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