"I playout si preparano sui 180'". Parola di mister Massimo Gardano. E francamente si spera abbia ragione, perché la Pro Vercelli esce sconfitta dal primo atto dello spareggio per non retrocedere contro la
Pro Patria: allo "Speroni" finisce 1-0, decide l'incornata vincente di Ferri al minuto 83 al cospetto di una squadra, quella vercellese, durata solo un tempo (il primo). Un risultato da tenersi addirittura ben stretto, dal momento che i Tigrotti, allo scadere, sfiorano con Mehic le rete del 2-0. Al ritorno dello stadio "Leonida Robbiano-Silvio Piola", in programma sabato 17 maggio alle 17,30, la Pro Vercelli potrà e dovrà solo vincere (anche con un solo gol di scarto al 90') per mantenere la Serie C
e non retrocedere tra i dilettanti, sancendo così - di fatto - il totale fallimento della gestione Pinciroli-D'Elia-Celiento. O chi per loro.
Gli schieramenti
Gardano non smonta l'impianto tattico di banchiniana memoria: davanti a Franchi è sempre 3-5-2 con Sbraga centrale, Clemente e un importante recupero come De Marino come "braccetti" rispettivamente di destra e sinistra. A centrocampo, confermato Schenetti in cabina di regia con Rutigliano (non proprio il pupillo del precedente allenatore) e Iotti, anch'egli al rientro (peraltro nel giorno del suo trentesimo compleanno), in qualità di interni. Lungo le fasce corrono, box to box, Iezzi a destra e Carosso sulla mancina. Là davanti, al fianco dell'insostituibile bomber Comi, Romairone viene preferito a Coppola. La Pro Patria di Massimiliano Caniato risponde invece facendo affidamento sui dettami tattici del 3-4-1-2. Tra i pali c'è Rovida, mentre il terzetto di retroguardia è formato dal centrale Alcibiade (ex di turno dell'infausta era Grassadonia) e dai "braccetti" Bashi e Coccolo; i centrocampisti centrali sono Ferri e Mallamo, mentre gli esterni rispondono ai nomi di Piran e Barlocco (altra vecchia conoscenza di via Massaua), rispettivamente a destra e a sinistra. Là davanti, i trequartisti Pitou e Rocco alle spalle di Giacomo Beretta, con le Bianche Casacche tra il 2014 e il 2016.
La partita. Bene il primo tempo, benzina completamente finita nella ripresa
Pronti, via ed è subito brivido per la Pro Vercelli: energico intervento in area in tackle di Iezzi proprio su Beretta. Fortunatamente l'estirada è sul pallone e non c'è rigore. Sull'azione successiva, a cavallo tra il 2' e il 3', le Bianche Casacche (a Busto Arsizio in tenuta nera) sfiorano il vantaggio: cross dalla sinistra di Carosso, Comi ci mette la testa e la palla sfiora il palo lungo. Al 9', ancora Pro Vercelli: punizione a giro dalla sinistra di Schenetti, colpo di testa in area di Iotti e salvataggio sulla linea di Alcibiade, che sbarra anche la strada a Comi. Da qui in avanti, il predominio della Pro Vercelli nel primo tempo (chiuso poi senza recupero), resterà essenzialmente territoriale con una Pro Patria mai insidiosa dalle parti di Franchi. Nel secondo tempo, la prima conclusione in porta, però, è proprio per la Pro Patria: al termine di una lunga azione manovrata, dal vertice sinistro dell'area arriva la staffilata di Rocco parata in due tempi dall'estremo difensore leonino. Al minuto 59 bustocchi a centimetri dal vantaggio: gran palla lavorata sul fondo da Beretta, che si gira e serve Piran il quale, dalle retrovie e tutto solo in area calcia di mezzo esterno destro sfiorando il palo più lontano.