Figuraccia del Coni

Olimpiadi Invernali 2026: Bagnis furibondo per le gare di skeleton all'estero

L'atleta di Tricerro dà voce alla rabbia dei compagni: "Avete distrutto il nostro sogno".

Olimpiadi Invernali 2026: Bagnis furibondo per le gare di skeleton all'estero
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Le Olimpiadi di Milano-Cortina non sembrano essere il massimo dell'organizzazione e della serietà. Infatti ha dell'incredibile l'annuncio del presidente del Coni Giovanni Malagò che le competizioni in "pista" di bob, skeleton e slittino non si terranno in Italia ma probabilmente in Austria o in Svizzera.

Figuraccia epocale

Un forfait che ha dell'assurdo, ma come? Ci si candida per le Olimpiadi e poi si scopre che o mancano i soldi per le opere o non si farà in tempo a realizzare la pista per questi sport?

Sulla figuraccia epocale si è espresso uno degli atleti di punta delle gare in pista, Amedeo Bagnis di Tricerro, grande campione dello Skeleton, che ha affidato ad un post sul suo profilo Facebook tutta la delusione per il "sogno distrutto" di gareggiare in casa.

Il post di Bagnis

"Il mio più grande sogno è stato distrutto.

Sono mesi che l'incertezza della pista va avanti... ma il mio sogno è sempre stato più forte di quest'incertezza e ho sempre sperato che riuscissero a trovare una soluzione.
Oggi a 35 atleti ed atlete è stato distrutto un sogno, il traguardo di un'intera carriera. NON ci meritavamo tutto questo!
O almeno non l'illusione durata anni.
Un Olimpiade in casa è un'emozione indescrivibile. Forse addirittura meglio della prima Olimpiade in carriera, ma non lo potrò mai sapere perché io quell'emozione non la proverò mai!!!
Ci avete tolto la possibilità di gareggiare e sentirci, per una volta, veramente a casa!
Ci avete tolto la possibilità di avere un pubblico italiano a tifare per noi!
Ci avete tolto la possibilità di gareggiare, ridere, gioire ed esultare nella nostra terra, nella nostra Olimpiade!

Negli ultimi anni, in queste discipline, la crescita degli atleti è stata esponenziale" Siamo tutti giovani e piano piano le squadre stanno crescendo... ma a quanto pare questo non basta! Forse siamo all'inizio della fine..."

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