Calcio Serie C

Le pagelle del 2025 della Pro Vercelli: Comi da monumento in piazza, Schenetti e Siafá gravemente insufficienti

A centrocampo, Iotti troppo importante. Azzeccato l'arrivo in porta di Franchi. Sorpresa finale Romairone. Clemente e De Marino generosi

Le pagelle del 2025 della Pro Vercelli: Comi da monumento in piazza, Schenetti e Siafá gravemente insufficienti
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Di seguito, le pagelle della seconda parte della stagione in Serie C girone A della Pro Vercelli, culminata con la salvezza delle Bianche Casacche attraverso la doppia sfida playout contro la Pro Patria.

Denis FRANCHI 7

Arrivato nel calciomercato invernale, in prestito dalla Ternana, per risolvere il problema della porta resosi improvvisamente attuale dal crollo delle prestazioni di Matteo Rizzo. Viene impiegato, in realtà, non subitissimo, bensì dopo la prestazione da dimenticare di Lecco dello stesso ex Gozzano facendo valere il suo background giovanile tra Paris Saint-Germain e Burnley. Dodici presenze, tanti interventi risolutivi e, soprattutto, grande sicurezza nelle uscite. Tornerà, ad ogni buon conto, alla casa base delle Fere.

Matteo RIZZO 5

Nel girone di andata, alterna prestazioni di livello, a partite particolarmente distratte, con uscite dai pali mal valutate. La pessima prestazione di Lecco permette a Franchi di togliergli il posto in maniera definitiva.

Andrei ANTON 6

Classe 2003, nativo di Novara da famiglia rumena, è partito dalle giovanili della Pro Vercelli, proseguendo tra quelle del Torino era finito al Sangiuliano City in D per poi svincolarsi e tornare di proprietà della Pro. Chiamato improvvisamente in causa nel match di Meda contro il Renate al minuto numero 41 per l'infortunio di Serpe, si mette a difendere tutto sommato con ordine e disciplina, facendo intendere di poter risultare una risorsa su cui poter contare. Si esprime decisamente meglio in qualità di centrale difensivo: quando gli capita di interpretare la figura del "braccetto", va in difficoltà.

Alessandro CAROSSO 5,5

Non raggiunge la sufficienza. Inizialmente, Paolo Cannavaro decide di premiarlo per averlo trovato in forma smagliante durante il precampionato. Lo fa però affidandogli - fino al punto di perseverare - un ruolo che tecnicamente non gli appartiene, il laterale "box to box". Nello stesso errore casca talvolta Banchini. Anche Gardano lo schiera da "quinto" in occasione del match di andata contro la Pro Patria ma, questa volta, per questione di necessità di organico.

Gianluca CLEMENTE 7

Amatissimo dalla piazza vercellese per la quale, anche in caso di modeste qualità tecniche come nel suo caso, apprezza particolarmente i giocatori generosi, pronti a sputare sangue sul campo. Questo è stato Clemente, nella stagione appena conclusa, sia nel suo impiego da braccetto che da esterno box to box. Ha il grande merito, nella gara di ritorno del playout contro la Pro Patria, al minuto 83, di salvare sulla linea un gol praticamente già fatto da parte di Mehic.

Davide DE MARINO 7

La sua costanza di rendimento, impiegato da "braccetto sinistro" della retroguardia provercellese (sia da parte di Paolo Cannavaro che di Marco Banchini) lo rendono una garanzia anche nelle prestazioni più "buie" della squadra. Giocatore decisamente cresciuto nel corso delle esperienze lontane da via Massaua (tra le file di Juventus Under 23, Pescara e Virtus Francavilla), soprattutto dal punto di vista dell'esperienza. Nell'ultimissimo match contro la Pro Patria, Gardano lo piazza largo a sinistra: proprio dai suoi piedi nasce il cross allontanato male da Alcibiade e raccolto da Romairone per il gol valso una stagione intera. Peccato per le condizioni fisiche, sfortunatamente non sempre smaglianti per via degli infortuni.

Stefano MARCHETTI 6

Media tra una prima parte di stagione praticamente esemplare a un girone di ritorno di fatto disastroso. Al rientro dall'infortunio non è più lo stesso. Lento, macchinoso, distratto, insomma l'esatto opposto del difensore ex Albinoleffe apprezzato nel girone di andata. Si riprende, comunque, nell'ultima sfida alla Pro Patria, quella che conta di più.

Andrea SBRAGA 6

Stesso voto, parabola completamente inversa a quella del collega Marchetti: dopo le sue disastrose prestazione contro il Padova e a Crema, in cui entra a fine match per rinforzare la retroguardia ma, di fatto, aprendo i cancelli per il gol all'ultimo respiro della Pergolettese, a fine 2024, viene messo nello sgabuzzino e rispolverato nell'ultimissima parte di stagione in cui, sorprendentemente, prende per mano il reparto difensivo fino all'ultima doppia sfida alla Pro Patria, in cui è da annoverarsi tra i migliori in campo.

Laurens SERPE 5,5

Rimpiazzo, non sempre funzionale, del reparto difensivo leonino.

Francesco CONTALDO 6

Certamente non dotato di chissà quali peculiarità tecniche, in mediana non fa mai mancare la sua dote di grinta ogni qual volta viene chiamato in causa. Da premiare con la sufficienza.

Simone EMMANUELLO 6

Talvolta dispensa giocate che fungono da innesco a Comi e compagni. Tuttavia, i suoi ritmi sono quelli dell'"ex giocatore".

Roberto IEZZI 5,5

Alterna prestazioni di qualità ad altre piuttosto anonime e pure dannose come l'andata dei playout contro la Pro Patria, a Busto Arsizio, che lo fa scivolare mezzo gradino al di sotto della sufficienza.

Ilario IOTTI 8

Tre gol, uno più bello dell'altro (contro Padova, Lecco e Lumezzane), assist a profusione e un cuore Leone che lo porta a battagliare su ogni pallone. Di seguito, vale la pena riproporre la pagella del 3-2 in rimonta proprio contro il Lecco, protagonista di una prova da 10 e lode. Una votazione che "non la si dà quasi mai nel calcio, ma questa è una di quelle rare occasioni. Perché un gol come quello che realizza sono l'essenza di questo sport. Uno di quelli che fa urlare a squarciagola e lasciano senza parole al tempo stesso: il suo arcobaleno sotto il sette e dalla lunga distanza fa il paio col gol-capolavoro già realizzato contro il Padova. A questo occorre aggiungere la solita prestazione inesauribile in mediana". Troppo importante la sua presenza in campo: quando, sul finale della regular season, la squadra deve fare di meno di lui (oltre che, da febbraio, da Louati, infaustamente ceduto alla Juve Stabia e non sostituito dall'ormai ex direttore sportivo Francesco Musumeci), la metà campo delle Bianche Casacche va in totale apnea.

Ousmane NIANG 6

Discretamente frizzante sugli esterni. Peccato che torni (in prestito dal Modena dopo la prima parte della stagione all'Union Clodiense) per sostituire il... mediano Louati. Chiaro, non è colpa sua.

Emiliano PINO 5,5

Bene nel ritorno playout contro i bustocchi, troppo timido per il resto della stagione. L'ex Trapani, da esterno destro, si limita ai passaggi elementari, senza mai andare oltre il classico "compitino". Quasi mai arriva sul fondo per tentare il cross per il tandem d'attacco. Deve necessariamente ingranare una marcia in più.

Carlo Mattia RUTIGLIANO 6

stagione non esattamente da ricordare. Un po' per demeriti suoi, parecchio perché Banchini "non lo vede". Resta tuttavia giocatore dotato di grandissime giocate nel suo repertorio. Un giovane da valorizzare, anche (anzi, soprattutto) in ottica calciomercato.

Andrea SCHENETTI 4,5

Mezzo voto in più per un paio di prestazioni ben disputate nell'inedita veste di centrale di metà campo e per il rigore trasformato all'ultimo respiro nel 2-2 interno contro la Pro Patria nella sfida di regular season. Fondamentalmente, però, è arrivato a Vercelli per "svernare".

Lorenzo VIGIANI 6,5

Dopo essere rientrato a inizio febbraio, si eclissa nuovamente a metà marzo, ancora per infortunio. Giocatore decisamente versatile a metà campo e lungo gli esterni. La squadra soffre parecchio la sua assenza.

Gianmario COMI 10

E lode, con monumento da affiancare in piazza, affiancato a Camillo Benso Conte di Cavour. Segna 17 gol disputando la sua miglior stagione in carriera. Tecnicamente la Pro si salva col gol di Romairone, ma è chiaro che se la sua squadra non affonda all'ultimo posto è solo e unicamente grazie alle sue segnature. Bomber vero.

Giuseppe COPPOLA 6

Girone di ritorno deludente, rispetto a quel paio di spunti interessanti mostrati in quello di andata. Fatica a gestire la titolarità dopo essere stato preferito a Bunino (poi passato alla Casertana). La sensazione, anche al termine della stagione, non cambia. E cioè che, carta d'identità alla mano, l'attaccante classe 2005 e proveniente dal settore giovanile, sia ancora particolarmente acerbo.

Alessandro ROMAIRONE 8

Tornato dalla Serie D a gennaio, entra nel libro della storia della Pro Vercelli (dove già compariva papà Giancarlo) per il gol che salva la squadra dalla retrocessione in Serie D. Curiosamente, il suo primo tra i professionisti. Standing ovation al merito acquisito.

Óscar SIAFÁ 4,5

Dopo essersi presentato bene a Padova, da totem offensivo, risulta totalmente inutile e abulico là davanti. L'equatoguineano pupillo di Banchini, giunto a metà stagione a parametro zero dai maltesi del Birkirkara, delude ogni tipo di aspettativa.

Mister Marco BANCHINI 5,5

Protagonista di un gennaio vissuto alla grande, con 11 punti in 5 partite. Poi la squadra viene letteralmente polverizzata dalla "mossa" del ds Musumeci (evidentemente spinto dalla proprietà) di cedere Louati al fotofinish del calciomercato invernale, senza tuttavia sostituirlo. Ci mette del suo, con decisioni non sempre comprensibili, tirandosi addosso anzitutto le ire dello spogliatoio, che lo scarica al termine della regular season per lasciare spazio a Massimo Gardano.

Mister Massimo GARDANO 9

Per la seconda volta salva la Pro Vercelli. Lo fa restituendo fiducia alla squadra nella doppia sfida playout. E, soprattutto, mantenendo la calma in un clima burrascoso, a tratti tossico (per il pessimismo che si era inevitabilmente diffuso) e nel bel mezzo di un cambio societario. Grazie a lui e per dirla proprio con le sue parole, il nom "Pro Vercelli" continuerà a comparire sui giornali alla voce "Serie C". Davvero, tanto di cappello.

Gli altri

Luca Benacquista, Jacopo Antolini, Angelo Burruano, Andrea Cirillo e Simone Condello: sv.

Stefano Fonsato

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