Calcio Serie C

D’accordo oppure no? Pro Vercelli-Dolomiti Bellunesi 4-0, pagelle: Mallahi da “8”. Se in forma, è un giocatore di altre categorie

Voti e giudizi delle Bianche Casacche che hanno triturato, al "Robbiano-Piola", la matricola assoluta rosaverde

D’accordo oppure no? Pro Vercelli-Dolomiti Bellunesi 4-0, pagelle: Mallahi da “8”. Se in forma, è un giocatore di altre categorie

LIVIERI 7 – Chiude la serata con un intervento da copertina sulla rasoiata di Olonisakin: lettura del corpo, piedi ben piantati e spinta potente sul braccio di richiamo. Nelle uscite alte dà sicurezza: tempi corretti, mai un rischio inutile. Piedi puliti in costruzione: non forza verticalità quando non c’è linea, preferisce consolidare.

PIRAN 6.5 – La sua palla ferma sul corner del 2–0 è un invito a nozze per Comi: traiettoria tesa, zona “attaccabile”. In spinta alterna sovrapposizioni esterne e corse dentro al mezzo spazio per liberare la corsia a Iotti. Dietro è attento nelle chiusure preventive: copre la profondità senza scoprire il lato debole.

CAROSSO 6.5 – Leader silenzioso: guida la linea con chiamate chiare e sincronizza l’accorciamento sui portatori avversari. L’unica sbavatura nasce da un controllo imperfetto che apre a Olonisakin, ma il resto è fatto di anticipi puliti, duelli aerei vinti e uscite palla al piede con testa alta. Dal 35’ st Pino sv.

COCCOLO 6,5 – Prova senza sbavature al centro della difesa. Gestisce bene alcune palle lunghe rischiando poco.

MARCHETTI 6 – Finché resta in campo offre copertura prudente sul lato palla, raddoppi tempestivi e gestione senza rischi. Un fastidio fisico lo costringe al cambio: partita ordinata, senza sbavature, nel solco della solidità collettiva. Dal 1’ st Ronchi 6.5 – Subentra con personalità: primi minuti di assestamento, poi prende confidenza e copre bene la profondità. In costruzione non si nasconde, gioca a due tocchi e accompagna l’azione quando c’è campo.

IOTTI 7.5 – Regista laterale e specialista delle palle inattive. La punizione del vantaggio è pennellata; oltre ai piazzati, distribuisce cross con punto di caduta “attaccabile” e alterna bene il gioco corto con l’imbucata tesa tra terzino e centrale. In non possesso aiuta la riaggressione con scivolate interne che rompono la prima uscita ospite.

HUIBERTS 6.5 – Metronomo invisibile ma essenziale. Offre la prima uscita pulita, si fa trovare sempre in appoggio e sceglie linee di passaggio sicure per tenere la squadra corta. Senza palla, schermature intelligenti sul play avversario e tempi giusti nel contropressing. Dal 23’ st Rutigliano 6 – Entra per dare ossigeno al centrocampo e porta ordine. Smista semplice, abbassa i ritmi quando serve e conserva il possesso nei momenti in cui la Pro deve riorganizzare le posizioni.

BURRUANO 7 – Sblocca con un colpo di testa da centrocampista “inseritore” e continua a occupare l’area con i tempi giusti. Dalla media distanza prova più volte la conclusione, segnale di personalità. Tatticamente interpreta bene la mezzala: si alza tra le linee per attirare una marcatura e liberare il corridoio a Iotti. Prova di maturità, impreziosita dal primo sigillo.

J.G. AKPA AKPRO 7 – Imprendibile nello stretto: ricezione orientata, primo passo e via. Si procura il corner del 2–0 con una conduzione aggressiva che spacca la linea. In pressione fa da “grilletto” sull’uscita avversaria, dettando i tempi ai compagni. Dal 12’ st Mallahi 8 – Uomo-partita. Entra e sposta: prima attacca il corridoio interno sull’imbucata di Iotti e chiude di destro con freddezza; poi, nel recupero, azione personale da esterno moderno, uno contro uno vinto e conclusione secca sul primo palo. Tiene palla, assorbe i contatti, costringe la linea ospite a scappare. Doppietta e leadership tecnica.

O. SOW 6.5 – Importante nell’episodio che porta al rosso di Barbini: attacco della profondità e protezione palla al limite, costringendo all’intervento falloso. Pressa con gamba e generosità, aiutando a tenere la squadra alta. In rifinitura alterna bene corto-lungo, pur senza trovare la giocata risolutiva. Dal 12’ st A. Sow 6 – Compiti chiari: allungare la linea avversaria con attacchi senza palla e riempire l’area sul lato debole. Lavora bene nelle corse “cieche” che aprono varchi ai compagni e partecipa all’azione del 3–0 con i tempi giusti. Lavoro utile, anche se poco visibile sul tabellino.

COMI 7 – Gol da centravanti puro: attacco del primo palo, stacco in elevazione, torsione e frustata. Nel resto della gara gioca di sponda, pulisce palloni sporchi e apre corridoi alle mezzali. Tiene occupati i due centrali avversari, liberando spazio alle imbucate. Gli manca solo la doppietta, negata dal salvataggio di Milesi.

All. SANTONI 7.5 – Piano gara lucido: palle inattive curate, struttura corta e riaggressione immediata. I cambi sono chirurgici: alza la minaccia alle spalle della difesa con Mallahi e bilancia il centro con Asane Sow, senza perdere controllo. La squadra sa cosa fare con e senza palla: identità chiara e miglioramenti tangibili nella gestione dei momenti.

Marco Stesina