Alcione Milano-Pro: scheda e probabile formazione del prossimo avversario dei Leoni
Il tecnico avversario Giovanni Cusatis opterà per un 4-3-1-2, Mancherà lo squalificato Bright

La Pro Vercelli tornerà in campo nel pomeriggio sabato 22 marzo alle 17,30. Lo farà allo stadio "Ernesto Breda" di Sesto San Giovanni, tana nel calcio professionistico dell'Alcione Milano (con direzione arbitrale affidata a Gabriele Totaro di Lecce). Un vero e proprio miracolo sportivo quello della formazione meneghina, timonata dall'esperto tecnico 57enne Giovanni Cusatis (in foto), un profilo di quelli che piacciono al calcio senza fronzoli, di quelli che "nel calcio non ci si inventa niente" e che "in campo va sempre la formazione migliore, pronta a stupire con gioco semplice, grinta e mentalità".
Alcione Milano matricola terribile
Che l'Alcione Milano potesse diventare la terza forza di questo campionato di Serie C girone A, proprio nessuno l'aveva messo in preventivo alla vigilia del torneo. Una realtà avveratasi per quasi tutto il girone di andata: le casacche arancioni, infatti, in estate erano più concentrate a cercare una casa per il calcio professio
nistico - poi trovata (per l'appunto) nell'"Ernesto Breda" di Sesto San Giovanni, che alle beghe di calciomercato. Sta di fatto che, un girone fa, la terza squadra di Milano è diventata una spina nel fianco per qualsiasi avversario, salvo poi assestarsi in posizioni mediane della graduatoria, con una sicurezza "di espressione" guadagnata a tempo debito. Ma con una Pro Vercelli così fragile, che dovrà scendere in campo nella sua migliore versione, soprattutto dal punto di vista dell'approccio e dell'atteggiamento, c'è da supporre che sarà comunque una spina nel fianco. Anche se il match di andata terminò con una vittoria di misura, 1-0 nella nebbia più fitta del "Robbiano-Piola", firmata tanto per cambiare da Gianmario Comi, su rigore al 69'.Il 4-3-12 di mister Cusatis: mancherà lo squalificato Bright
Ad ogni buon conto, mister Cusatis dovrebbe prediligere, come modulo tattico, il 4-3-1-2: di fronte all'estremo difensore Bacchin, i centrali retroguardia dovrebbero essere Pirola e Stabile. Chierichetti e Christian Dimarco (fratello dell'interista Federico) come terzini, rispettivamente lungo la destra e la mancina. A centrocampo Bonaiti, con le mezze ali Guillaume Renault (ex di turno) e Armando Miculi, in sostituzione dell'italo-statunitense Kevin Bright, assente per squalifica. Là davanti, il fantasista Invernizzi alle spalle del tandem offensivo che dovrebbe essere composto da Luigi Samele e il classe 1996 Simone Palombi, quest'ultimo unico nome di grido di una rosa composta - e ben allenata - da giovani e carneadi. Già, quel Palombi, che in carriera ha vestito le maglie - andando a ritroso nel tempo - di Padova, Pordenone, Alessandria, Pisa, Cremonese, Lecce, Salernitana, Lazio e Ternana. Un assiduo frequentatore della cadetteria in seguito "prestato" alla Serie C.