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Violenza sulle donne: un convegno all'Istituto Cavour

Relazione dell'evento a cura degli studenti dell'Istituto Lanino.

Violenza sulle donne: un convegno all'Istituto Cavour
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Nelle foto due momenti del convegno svoltosi nell'aula magna dell'Istituto Cavour.

In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne anche le scuole vercellesi hanno fatto la loro parte con iniziative dedicate alla riflessione su questa problematica purtroppo sempre d'attualità.

Nella giornata del 25 novembre all'aula magna dell'Istituto Cavour si è svolto un convegno sul tema e la redazione dell'Istituto Lanino di Vercelli ha realizzato un articolo che riportiamo di seguito.

Il reportage degli studenti

Nell’ambito della manifestazioni previste per la “Giornata contro la violenza sulle donne”, venerdì 25 novembre, nell’aula magna dell’I.I.S. “Cavour” ha avuto luogo per studenti e docenti un convegno su questo tema purtroppo attuale alla luce del numero ancora elevato di femminicidi. Erano presenti la professoressa Lella Bassignana, referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni e l'avvocato Romania Arena iscritta nella lista dei professionisti esperti in antiviolenza.

L’incontro è stato moderato dai professori Giulia De Santis e Robertino Giardina che hanno introdotto i lavori con alcune riflessioni su una problematica che ”allo stato attuale non dovrebbe nemmeno esistere”.

Gli interventi

Gli interventi e il dibattito che ne è seguito sono stati caratterizzati da una partecipazione attiva degli studenti a significare l’importanza di una problematica che ha stimolato la sensibilità di tutti.

Lella Bassignana è intervenuta con una relazione sul tema della violenza e la discriminazione illustrando le situazioni che possono configurarsi come violenza sulle donne. E’ stato toccato anche il tema della discriminazione sui luoghi di lavoro e nella vita quotidiana. Tutte “situazioni lesive della dignità personale che limitano la libertà della persona creando danni che possono durare nel tempo.

Esempi di discriminazioni li possiamo individuare nelle posizioni lavorative inarrivabili, nel dimensionamento al ritorno da un congedo parentale, nelle pressioni psicologiche. Ci sono forme diverse quindi che, partendo da quelle più sottili, arrivano alla discriminazione vera e propria.
Sulla violenza e il femminicidio ha fatto riferimento alla ratifica della convenzione di Instanbul che sancisce il principio secondo il quale ogni individuo ha il diritto di vivere libero dalla violenza nella sfera pubblica e in quella privata: “Dobbiamo affermare questo diritto in particolare per quanto riguarda le donne, le principali vittime della violenza basata sul genere. Per fronteggiare questi problemi abbiamo strumenti e persone competenti, abbiamo leggi che tutelano le persone con canoni che devono essere applicati”.

Formazione indispensabile

L’avvocato Arena Romania ha messo l’accento sulla prevenzione che deve essere basata sulla conoscenza del fenomeno nelle sue varie sfaccettature: “La formazione è l’unico passo per prevenire, quindi, se noi vogliamo muoverci in questo senso per evitare determinati comportamenti, dobbiamo formare le persone oggi. Formare vuol dire in qualche modo far intendere che la violenza non ha una sola forma. Infatti spesso e mal volentieri parliamo di violenza intendendo un maltrattamento fisico, ad esempio il pugno e lo schiaffo. In realtà non è così, spesso le donne non sanno che in realtà quella subita è una violenza che assume la forma psicologica, economica, persecutoria come il controllo e la limitazione della libertà. Tante tipologie dunque che vengono messe in atto da persone subdole. In questi casi l’aiuto è importante per riconoscere i comportamenti devianti che potrebbero portare a situazioni estreme e per reagire quindi in maniera adeguata. La tutela per questi tipi di comportamenti esiste e negli ultimi anni si è andata ad amplificare. Abbiamo il Codice Rosso che costituisce un supporto per le vittime di violenza, perché ci mette in condizione di aiutare quelle donne che si rendono conto di essere soggette a violenza”.

Molti altri punti sono stati oggetto di dibattito e di assonanza con gli allievi presenti: una giornata intensa all’insegna della formazione, dello scambio di idee e opinioni guidata dalla testimonianza di chi opera sul campo.

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