Scuola & Cultura

Letture dantesche al Museo Borgogna con gli studenti Lagrangia

La conclusione di tre anni di lavoro dei ragazzi del Liceo Economico Sociale

Letture dantesche al Museo Borgogna con gli studenti Lagrangia
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Un progetto che ha coinvolto gli studenti oggi nella classe V A del Liceo Economico sociale dell’Istituto Lagrangia si è chiuso venerdì scorso, con l’iniziativa «Dal Buio alla Luce: letture dantesche al Museo Borgogna». A idearlo e coordinarlo la professoressa Elisabetta Dellavalle.

Un progetto stimolante

L’idea è stata semplice ma molto profonda e stimolante, portare gli studenti a contatto con le favolose opere d’arte del Museo Borgogna e abbinarne alcune ad altrettante cantiche dei tre libri della “Divina Commedia”: «Purgatorio», «Inferno» e «Paradiso» studiate negli anni. Aver costruito un percorso multi disciplinare, in collegamento con la storia dell’Arte, su questo capolavoro della letteratura lo ha reso molto più vicino agli studenti e li ha agevolati nell’interiorizzarne i contenuti. Peraltro la classe ha dovuto organizzarsi, con dei coordinatori per ogni libro affrontato, con la redazione di un programma di sala e naturalmente un po’ di esercizio di dizione e declamatorio per l’interpretazione finale davanti a un pubblico formato dagli studenti delle quarte A e B dello stesso Liceo Economico Sociale.

Stretta collaborazione con Museo

«Si tratta - spiega Dellavalle - di un progetto nato tre anni fa in stretta collaborazione tra l'Istituto Lagrangia con il Museo Borgogna di Vercelli in occasione dell'anno dedicato a Dante: nell'affrontare la lettura della Divina Commedia abbiamo pensato come sarebbe stato interessante associarla alle opere d'arte: da tre anni si lavora in modo totale e congiunto per raggiungere l'obiettivo di “attirare” e “affascinare” lo spettatore all'incontro tra parola la dantesca e la grande arte». Un obiettivo raggiunto, in pieno con gli studenti che a turno, accanto alle opere scelte, hanno declamato le immortali “terzine”.

Inferno

Al secondo piano del museo si è svolto l’“Inferno”. Al Canto I, letto da Matteo Fanfani e descritto da Christian Marotta è stato abbinato: «Paesaggio grigio» di Lorenzo Delleani. Il Canto III è stato curato da Lorenzo Gardin e Ina Zyberi, quadro «Èlectrecité» di Giuseppe Cominetti. Canto V, con Tommaso Raffaele, Elena Bertolone e Stefano Cortopassi, sull’opera «Dama in nero» di Ambrogio Alciati.

Purgatorio

Il “Purgatorio” è stato ambientato al primo piano. Il Canto II è stato interpretato e descritto da Simona Paonessa e Alice Tealdi sul dipinto «Marina» di Adrien Manglard. Canto V con Giorgia D’Amico e Lorenzo Pes sul quadro «Carità» di Hans Baldung Grien». Il canto VI è stato curato da Matilde Piana e Alessia Sensi sulla «Scena di bordello» alla maniera di Jan Steen.

Paradiso

Infine il «Paradiso», in una sorta di inversione dei “piani” della spirale dantesca al primo piano, pieno dei capolavori coevi o quasi di Dante. Canto III con Alessandra Antenucci e Marta Sartori su «Santa monaca», attribuito a Gian Giacomo da Lodi; Canto XI, Agnese Scazzosi e Simona Busolli davanti a «San Francesco riceve le stigmate», opera di ambito vercellese.
Il finale ha riguardato il bellissimo Canto XXXIII la «Preghiera alla Vergine», letto da Maria Sartori, Simona Busolli e Lorenzo Apice.

Un evento di grande valore culturale

Un viaggio tra epoche e stili artistici diversi che ha completato il valore culturale del progetto.
Nel corso dell’evento i ringraziamenti al Museo Borgogna, al presidente Francesco Ferraris e a Roberta Musso, e al dirigente scolastico Giuseppe Graziano. Appassionata e coinvolgente come sempre Elisabetta Dellavalle.

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