Gli studenti del Cavour, i Giusti e la Pace
I ragazzi parlano della loro partecipazione alla Giornata dei Giusti.
Nelle foto due momenti della cerimonia per la Giornata dei Giusti
Le prime vittime di ogni guerra sono i giovani, storicamente solo loro la "carne da cannone" da gettare nel conflitto. Ma sono anche le vittime di ciò che la guerra porta con sé, paura, crisi, mancanza di un futuro sereno a cui guardare. Ecco allora che le riflessioni di un gruppo di studenti del Cavour che ha preso parte alla cerimonia del Giardino dei Giusti assumono un significato attuale e volentieri pubblichiamo il testo pervenuto.
I Giusti studiati a scuola
Troppo spesso siamo inclini a etichettare i ragazzi di oggi come “svogliati” e “indifferenti” a tutto. Non vi è nulla di più falso. Coinvolti dal Comune di Vercelli e dall’Associazione “Gariwo” nel progetto riguardante la Giornata europea dei Giusti dell’Umanità (celebrata ogni anno il 6 marzo), gli alunni dell’IIS “C. Cavour” appartenenti alle classi 1^, 2^ e 4^ I TUR hanno lavorato con passione ed entusiasmo, realizzando filmati originali e accurati dedicati a tre Giusti: attraverso le biografie di grandi figure come Nelson Mandela e di personaggi meno conosciuti (ma non per questo meno importanti), come Andrée Geulen (la maestra elementare belga che salvò molti dei suoi alunni dall’orrore dell’olocausto) e Norma Cruz (coraggiosa attivista guatemalteca per i diritti delle donne e dei bambini), i ragazzi hanno saputo cogliere l’importanza del messaggio e dell’esempio offerto dai Giusti.
Ls bontà insensata
Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, nel suo toccante saggio La bontà insensata, scrive che «può diventare “giusto” anche a chi, una volta sola nella sua esistenza, in un unico giorno della sua vita, di fronte a un solo sopruso, a un solo uomo perseguitato, a una sola menzogna, ha il coraggio di rompere il conformismo e di compiere un solo atto di bene, di amore, di giustizia».
Colpiti da questo messaggio, attraverso il progetto dedicato ai Giusti dell’Umanità, gli alunni hanno scoperto una nuova dimensione della storia, del rapporto fra passato e presente e dell’impegno civile, come emerge anche dalle loro testimonianze:
Un piccolo gesto che fa la differenza
«Ho conosciuto personaggi di cui non avevo molto sentito parlare prima e ricordarli per le loro opere e le loro conquiste aiuta a capire quanto, anche nel nostro piccolo, sia importante fare la differenza.» «La giornata che abbiamo trascorso tutti insieme mi è piaciuta molto e mi ha fatto capire che, volendo, tutti noi possiamo diventare dei “giusti”, anche con piccoli gesti quotidiani.»
Semi di Pace
«Partecipare alla Giornata dei Giusti è stato molto interessante, perché mi ha permesso di conoscere storie toccanti di cui non avevo mai sentito parlare e mi ha fatto capire che ognuno di noi, nel suo piccolo, può aiutare a combattere le ingiustizie di questo mondo.»
«Credo che parlare dei Giusti sia fondamentale per continuare a spargere semi di pace.»
Semi di pace che oggi più che mai sono necessari nel mondo che stiamo costruendo…