Formazione: idraulici non si nasce, ma si diventa... con Cnos-Fap

Tanti i progetti promossi, recentemente anche con la Camera di Commercio dell’Alto Piemonte

Formazione: idraulici non si nasce, ma si diventa... con Cnos-Fap
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Cnos-Fap sta per Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione Aggiornamento Professionale, a Vercelli basta dire "ho fatto il Don Bosco" oppure "la scuola del Belvedere" per far capire in un colloquio di lavoro il livello di preparazione che da sempre viene riconsciuto a quest'istituzione.

Ecco due "focus" per illustrare l'offerta formativa di questa storica scuola professionale.

Il corso di Idraulica

Chiudendo gli occhi e pensando a un idraulico, vi viene in mente qualcuno con la tuta sporca che “stappa il lavandino” e riattacca un tubo, vero?
In realtà, dietro ogni intervento – dalla manutenzione di una caldaia alla verifica degli impianti gas e acqua – c’è l’obbligo di rispettare normative complesse perciò occorre un percorso di studi e tirocini specifico.
Per diventare un professionista del settore, serve almeno una qualifica superiore di tipo professionale o tecnico. A ciò si aggiungono da 1 a 2 anni di esperienza sul campo (mentre in mancanza dei titoli sono necessari fino a 6 anni!).

I contenuti della formazione

Durante il periodo di formazione si imparano saldatura, normativa antincendio, gestione delle pressioni e collaudi di sicurezza. La registrazione all’Albo degli Artigiani completa il percorso per svolgere la professione in modo ufficiale. Una volta “in pista”, si può scegliere se lavorare come dipendente o aprire la partita IVA in proprio, diventando libero professionista. Occorrono manualità, visualizzazione, rigore e intraprendenza. Un percorso per molti, ma non per tutti.

Quanto si guadagna nella profesione?

Lo stipendio medio lordo di un idraulico in Italia si attesta intorno a 22.500 € all’anno, pari a circa 1.875 € mensili lordi. Con esperienza e specializzazioni si può arrivare fino a 3.500 € netti mensili. Inoltre, chi lavora con partita IVA gode di straordinari maggiorati, interventi notturni pagati di più e flessibilità sugli orari.

La domanda non manca

Su alcuni siti di annunci lavorativi si trovano oltre 1.000 annunci per idraulici in tutta Italia, da Nord a Sud. Le imprese edili e quelle di pronto intervento sono sempre in cerca di tecnici capaci, e spesso non richiedono nemmeno un italiano perfetto: un vantaggio per molti stranieri che riescono a inserirsi velocemente nel mercato.

La ragioni di una scelta

Perché conviene scegliere questa strada?

  1. Stabilità: un impianto idraulico guasto va sempre riparato, anche in tempi di crisi.
  2. Formazione continua: tra nuove tecnologie (caldaie a condensazione, termoregolazione smart) e aggiornamenti normativi, i professionisti sono sempre in crescita e mai annoiati.
  3. Autonomia: grazie alla partita IVA puoi gestire clienti e orari come preferisci, aumentando i guadagni con l’esperienza.

In conclusione, fare l’idraulico oggi non significa solo “riparare tubi”: è un mestiere pieno di sfide tecniche, sicurezza e responsabilità, ma anche di soddisfazioni economiche e professionali. Se cerchi un’attività concreta, che valorizzi la manualità e offra opportunità fin da subito, l’idraulica è la scelta giusta.

Ponti tra scuola e impresa: piccole grandi opere

Immaginate una classe di ragazzi seduti in cerchio, intenti a discutere su come trasformare un semplice foglio di alluminio in un’opportunità di business. È questa una scena che si è vista al CNOS FAP, dove la scuola ha stretto un brillante connubio con la Camera di Commercio dell’Alto Piemonte per plasmare gli imprenditori del domani.

L'entusiasmo degli studenti

Fin dal primo incontro, l’entusiasmo è palpabile: studenti di seconda, terza e quarta si sono immersi in un ventaglio di attività che spaziano dall’orientamento al lavoro fino alle sfide più green dell’economia circolare. E non si è trattato di noiose lezioni frontali, ma di laboratori interattivi in cui creatività e pragmatismo si fondono, applicando per esempio tecniche basilari di cyber sicurezza sui propri smartphone per proteggere i dati personali. Forse sulle prime qualcuno si è approcciato alle attività attirato soltanto dall’idea di cambiare aula, per poi ritrovare sé stesso cambiato nel mindset a fine incontro.

Fantasia e ingegno

Quando è arrivato il momento di mettere in campo fantasia e ingegno, ecco la sfida della graffetta: la nostra azienda immaginaria si trova in difficoltà, con un calo di richieste e materie prime sempre più care. La soluzione? Progettare insieme processi alternativi per riciclare l’alluminio, ripensare i macchinari e dare vita a nuovi prodotti. Un esercizio che ha acceso la fantasia dei ragazzi, spingendoli a ragionare non solo in termini di profitto, ma anche di sostenibilità ambientale.

A rendere il percorso ancora più concreto, l’accesso ai dati di Excelsior - il progetto di Unioncamere con il Ministero del Lavoro e l’Unione Europea - ha spalancato agli studenti le porte delle statistiche sulle professioni del futuro. Con sorpresa, molti hanno scoperto che le aziende non cercano soltanto tecnici super-specializzati, ma valorizzano soprattutto capacità espressive, attitudine ad apprendere e spirito di squadra.

Non si parla abbastanza spesso della “costruzione di ponti” tra scuola e impresa, eppure sono occasioni di crescita di cui beneficiano gli allievi in primis e in seguito l’intera società.
E chissà, tra qualche anno potremmo ritrovarci ad intervistare uno di questi ragazzi, ora allievo curioso, diventato il leader di un’industria innovativa tutta “made in Monte Rosa”.

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