Carlo Olmo dona 60.000 euro per gli universitari
Il contributo per la sottoscrizione aperta da Upo Alumni per chi non può pagare la retta.
La crisi economica in cui l'epidemia ha lasciato molte famiglie mette a rischio gli studi ti tanti studenti universitari. Una situazione che l'Università del Piemonte Orientale, ha palesato e che l'associazione "Upo Alumni" (gli ex allievi laureati del nostro ateneo) sta cercando di mitigare, attraverso una raccolta di fondi "il tuo sogno continua".
Il Rettore Avanzi fa infatti sapere che l'Università non può "condonare" o scontare le tasse di iscrizione, perché ciò porterebbe al tracollo economico dell'istituzione e il problema riguarderà anche le nuove iscrizioni.
Carlo Olmo, con il suo "Charity Tour" ha sostenuto l'avvio di questo progetto staccando un assegno da 60.000 euro per la raccolta. Chi lo volesse imitare, dando una mano al nostro futuro, perché sarebbe tragico perdere una generazione di laureati.
Il riferimento è il sito https://upoalumni.uniupo.it/ dove si trovano i dettagli per le donazioni all’associazione UPO Alumni, che possono essere fatte utilizzando l’IBAN: IT79V0503410100000000041328.
Le parole del filantropo
«Mai come in questo periodo vedo che da un buon progetto ne nasce immediatamente un altro», spiega Olmo; «le emozioni non finiscono mai, anzi, si rigenerano di linfa nuova e toccante nella profondità dei cuori. Come privato cittadino ed ex studente universitario sento forte il senso di appartenenza e l’esigenza di consentire a tutti le stesse opportunità. Gli studenti di oggi saranno il futuro delle nostre generazioni che decideranno del mondo di domani. Nel mio piccolo vorrei contribuire ad aprire un varco, a livello quantico: ho sposato il progetto di UPO Alumni e, per convinzioni legate alla mia vita privata, vorrei che la mia quota servisse a supportare gli studenti di Medicina e delle Professioni sanitarie. Mi auguro, però, che tanti mi seguano per dare corpo a progetti che coprano tutti i corsi di studio. Gli studenti meritevoli in difficoltà nel pagare le rette devono poter coronare il loro sogno, che per osmosi diventa anche il nostro sogno. Buttiamo il cuore oltre l’ostacolo e investiamo sul futuro: loro sono i nostri figli, i nostri nipoti, la nostra speranza. E anche la nostra più grande vittoria».
L'appello del Rettore
«È un momento di grande responsabilità per tutti», ha affermato il rettore Gian Carlo Avanzi. «C’è il rischio di cancellare un’intera generazione di laureati, di professionisti, di dirigenti e di ricercatori perché potrebbe esser loro negato, a causa delle ristrettezze economiche, il diritto allo studio e il diritto a sognare. Siamo obbligati a investire sul futuro più che in ogni altro periodo di difficoltà. È necessario creare forme di autodifesa contro il rischio di rinuncia allo studio, che vadano oltre i meccanismi burocratici degli organismi esistenti. C’è bisogno di credere nell’istruzione, nella ricerca e occorre garantire lo sviluppo del Paese con la creazione di persone preparate e competenti».
L'impegno di Upo Alumni
L’invito è stato subito raccolto dall’associazione dei laureati, UPO Alumni, presieduta da Francesca Boccafoschi. «È il momento di restituire. Noi laureati abbiamo ricevuto tanto dalla nostra Università, dalle famiglie, dal contesto istituzionale che ci ha permesso di laurearci e di intraprendere professioni qualificate.
Lanciamo oggi una grande raccolta di fondi che dia respiro agli studenti che non possono permettersi di continuare o di iniziare un percorso universitario. I progetti convergeranno nella creazione di borse di studio per gli studenti iscritti e potenziali, meritevoli di essere aiutati. Chiediamo a tutti di contribuire: i nostri laureati in prima fila, ma anche le loro famiglie, i professori, chiunque ritenga che sia indispensabile dare ai giovani la possibilità di un futuro migliore».