Volare con il drone in Italia: cosa dice il regolamento ENAC?
Il regolamento ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) è il quadro normativo che disciplina l'uso dei droni in Italia. In questa guida, esploreremo le regole chiave per volare in sicurezza e legalmente.
Chi deve seguire il regolamento ENAC?
Il regolamento ENAC si applica a tutti coloro che utilizzano droni, sia a scopo ricreativo che professionale. Teniamo presente che esistono categorie diverse di droni e operatori, ognuna delle quali dovrà conoscere delle specifiche regole, che devono essere eseguite alla lettera.
Per esempio le persone che utilizzano piccoli droni per divertimento dovranno rispettare normative differenti rispetto ai professionisti che impiegano droni per riprese aeree o rilevamenti tecnici.
Classificazione dei droni e requisiti
I droni sono classificati in base al peso e all'utilizzo previsto. Le categorie principali comprendono i droni con peso inferiore a 250 grammi, quelli tra 250 grammi e 25 chilogrammi e quelli superiori a 25 chilogrammi. Ogni classe ha requisiti specifici:
- Droni sotto i 250 grammi: Non necessitano di registrazione ma devono rispettare le norme di sicurezza.
- Droni tra 250 grammi e 25 chilogrammi: Richiedono registrazione, formazione del pilota e rispetto delle limitazioni operative.
- Droni sopra i 25 chilogrammi: Necessitano di autorizzazioni speciali e rigidi controlli di sicurezza.
Registrazione del drone e dell'operatore
Per volare legalmente, è necessario registrare sia il drone che l'operatore presso l'ENAC. Questo processo prevede l'ottenimento di un codice identificativo e l'apposizione di un QR code sul drone.
La registrazione si effettua online tramite il sito dell'ENAC, all’interno del quale l'operatore inserisce i dati personali nonché quelli del drone, nell’ottica di ottenere appunto il codice univoco.
QR code D-Flight per il drone
Il qr code D-Flight per il drone è un codice identificativo univoco associato anche all'operatore. Esso dovrà essere ottenuto tramite la piattaforma d-flight, per poi essere inserito sul drone in modo visibile.
Si tratta di un codice che consente di identificare il drone in volo e verificare la sua conformità alle normative. L'utilizzo del QR code è obbligatorio per tutti i droni registrati:esso quindi rappresenta uno strumento fondamentale per la tracciabilità e la sicurezza.
Tutto l'argomento relativo ai droni, al loro utilizzo e alla loro regolamentazione è di grande importanza, in quanto molte persone lavorano con questo strumento o cercano offerte di lavoro nel settore
La corretta conoscenza delle norme è quindi cruciale non solo per il rispetto delle leggi, ma anche per sfruttare al meglio le opportunità professionali offerte da questo settore in crescita.
Zone di volo e limitazioni
Il regolamento ENAC stabilisce zone geografiche in cui è possibile o vietato volare con il drone. Queste zone includono:
- Aree vicino agli aeroporti: Volare in queste aree è severamente vietato senza autorizzazione specifica.
- Aree urbane densamente popolate: Richiedono permessi particolari e operazioni con droni di piccole dimensioni.
- Parchi nazionali: Spesso vietati al volo per proteggere la fauna e l'ambiente.
Per evitare sanzioni, è fondamentale conoscere e rispettare queste limitazioni. Le informazioni sulle zone di volo sono disponibili sulla piattaforma D-Flight, che offre mappe aggiornate e dettagliate.
Regole di volo e sicurezza
Esistono regole specifiche per garantire la sicurezza durante il volo. Alcune delle principali norme includono:
- Distanza massima dal pilota: Il drone deve rimanere sempre a vista del pilota e non superare i 500 metri di distanza.
- Altezza massima consentita: Il volo è limitato a un'altitudine massima di 120 metri dal suolo.
- Condizioni meteorologiche: Il volo è permesso solo in condizioni meteorologiche adeguate, evitando situazioni di scarsa visibilità o forte vento, ma anche forte pioggia. Sarebbe anche il caso di evitare la neve e temperature inferiori a zero gradi
Rispettare queste regole è essenziale per prevenire incidenti e garantire la sicurezza di persone e cose.
Assicurazione per droni
L'assicurazione è obbligatoria per tutti i droni, indipendentemente dal loro utilizzo. La polizza deve coprire i danni a terzi causati dal drone durante il volo.
Questo obbligo è previsto per garantire che eventuali danni a proprietà o persone siano coperti finanziariamente. Le assicurazioni specifiche per droni sono offerte da diverse compagnie, e dovranno essere scelte in base alle esigenze operative del pilota.
Sanzioni per il mancato rispetto del regolamento
Il mancato rispetto del regolamento ENAC può comportare sanzioni significative. Queste possono includere multe salate, la confisca del drone e, nei casi più gravi, conseguenze penali.
Ecco perchè quindi sarà importante informarsi adeguatamente e rispettare tutte le normative per evitare problemi legali.
Formazione e certificazione dei piloti
Per operare droni di determinate categorie, è necessaria una formazione specifica. I piloti devono superare esami teorici e pratici per ottenere le certificazioni richieste dall'ENAC.
La formazione copre vari aspetti, inclusi la normativa, la sicurezza del volo e le tecniche di pilotaggio. Ogni persona dovrà scegliere un corso on line affine alle sue esigenze, tenendo presente quello che sarà l’utilizzo del drone.
Innovazioni e futuro del regolamento ENAC
Il regolamento ENAC è sempre in costante evoluzione per adattarsi alle nuove tecnologie e alle esigenze del settore.
L'ENAC lavora costantemente per migliorare la sicurezza e l'efficienza delle operazioni con i droni nel nostro paese.
In conclusione, volare con il drone in Italia richiede una conoscenza approfondita del regolamento ENAC. Questo quadro normativo, se seguito correttamente, permette di utilizzare i droni in sicurezza e nel rispetto della legge, contribuendo così a un ambiente aereo più sicuro e controllato.