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Aregai e San Lorenzo entrano nella rete di approdi D-Marin

Dall'eccellenza dei servizi alla tecnologia: cosa porterà D-Marin "in dote" alle marine della Riviera dei Fiori

Aregai e San Lorenzo entrano nella rete di approdi D-Marin
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Il sogno di portare le reti di eccellenza, nell'hotellerie rappresentate dalle grandi catene, Hilton su tutte, nel mondo della nautica e delle marine. Presentata ieri sera, nel resort di Marina degli Aregai a Santo Stefano al Mare, la partnership tra il gruppo Cozzi Parodi e la rete mondiale di porti D-Marin. L'accordo commerciale, presentato non a caso in occasione del primo giorno della Carnival Race (la regata internazionale che ha contributo a rendere celebre la marina nel panorama internazionale della vela), riguarda la gestione degli oltre mille "berth" (posti barca) dislocati tra Aregai e San Lorenzo.

Aregai e S. Lorenzo nella rete D-Marin con 26 approdi nel mondo

Presenti all'incontro, oltre al responsabile D-Marin per l'Italia Nicolo Caffo e la patron GPC, Beatrice Parodi, anche diverse autorità, tra cui il vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana e il sindaco del borgo della Villaregia, Marcello Pallini e una folla di appassionati, addetti ai lavori del settore, imprenditori e curiosi. L'evento l'occasione per conoscere la rete di marine premium D-Marin, che copre tutto il bacino del Mediterraneo e alcuni approdi nel Golfo Persico. L'accordo interesserà, appunto, Marina degli Aregai, uno dei porti turistici più grandi della Liguria con i suoi 961 posti barca (yacht da 5 a 50 metri) e la Marina di San Lorenzo (268 posti, tra cui alcuni dedicati ai superyacht).

 

 

L'azienda

D-Marin è una rete internazionale che gestisce 26 scali nel mondo (compresi Aregai e S.Loenzo), alcuni di proprietà, altri in partnership con realtà del luogo. Sono compresi quasi tutti nel bacino del Mediterraneo, più alcuni approdi a Dubai. Sono tutti porti che l'azienda definisce "premiunm", ossia dotati di specifici criteri di eccellenza. Con i nuovi ingressi nella rete, in Italia le marine D-Marin salgono a cinque: Varazze, Lignano Sabbia D'oro, Livorno, Santo Stefano e San Lorenzo. Il dottor Caffo ha ammesso cje trattative sono in corso per ampliare ulteriormente la rete nel Belpaese, con un occhio di riguardo per il triangolo che comprende la costa ligure, quella toscana, Corsica e Sardegna. Insomma, la Riviera dei Fiori è un "hotspot" fondamentale per la rete. D-Marin, di origine turca, è ora di proprietà del gruppo CVC (al 100%) la stessa holding che ospita sotto il suo ombrello il celeberrimo brand di valigie Samsonite e, più recentemente, la catena di Fast Food italiana "la Piadineria", con oltre 160 miliardi investiti.

 

 

La tecnologia

Vanto della D-Marin è la ricerca tecnologica. Tutti i "berth" sono connessi con un'apposita app che consente di monitorare lo stato del natante, di prenotare e pagare il posto barca dallo smartphone e di accedere a una serie di servizi "domotici" che, come ha spiegato caffo, nel mondo della nautica- seppur già applicati largamente in altri campi- sono un passo in avanti. In particolare, l'azienda mette gratuitamente a disposizione dei clienti una serie di sensori in grado di avvisare sia il proprietario che gli uffici della marina nel caso di presenza di acqua nella sentina, fumi e cambi drastici di temperatura nella sala macchine, consumo di corrente e stat0 delle batterie.

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