La mise en place è molto più di una semplice disposizione di piatti e posate. Rappresenta infatti uno degli aspetti fondamentali per qualsiasi realtà del comparto Ho.Re.Ca., per un ristorante, un hotel come un servizio di catering.
Prima del menù e della proposta gastronomica è la tavola a parlare di cura, organizzazione e stile. Una mise en place ben studiata contribuisce a creare l’atmosfera desiderata, a valorizzare i piatti dello chef, a rafforzare l’identità del locale, rivelandosi una vera e propria strategia di accoglienza. Vediamo 5 consigli efficaci per declinarla in maniera ottimale all’interno della propria attività.
La scelta dei piatti: resistenti e coordinati
Non potevamo che partire dalla scelta dei piatti, i quali rappresentano la base di ogni tavola. Non basta che siano belli: è importante che siano anche resistenti, pratici da lavare e in grado di durare il più a lungo possibile.
Una delle soluzioni più valide è optare per un servizio piatti moderni, in modo da coniugare funzionalità ed estetica, conferendo alla tavola coerenza stilistica e un impatto visivo che comunica qualità.
Bicchieri e calici: essenziali per coniugare estetica e comfort
La valutazione di bicchieri e calici andrebbe fatta alla luce della proposta food & beverage. Oltre a formati adatti alle singole bevande, è importante optare per vetri resistenti ai lavaggi intensivi e un design ergonomico, nell’ottica di offrire all’ospite un comfort ottimale senza rinunciare all’eleganza.
Posate, ergonomiche e di qualità
Anche le posate dovrebbero essere ergonomiche e in quanto tali comode da utilizzare. L’ideale sono i servizi con linee semplici e pulite, in grado di accostarsi al meglio con qualsiasi stile. Come per i bicchieri, è importante che siano in linea con la proposta in menù.
Tovaglie e accessori come elementi di stile
Gli elementi tessili, in particolare tovaglie, runner e tovaglioli, rappresentano un po’ il palcoscenico su cui ha luogo la mise en place. Si tratta di componenti che creano atmosfera e che è necessario richiamino pienamente l’identità del locale.
Cosa che vale anche per gli accessori come i segnaposto, le lampade da tavolo, le candele, i centrotavola e i sottopiatti. Possono sembrare dei dettagli, che però contribuiscono attivamente a definire una certa idea di stile.
Attenzione all’armonia complessiva
Ogni singola componente che abbiamo analizzato contribuisce a rendere una mise en place davvero professionale. Che allo stesso tempo non si costruisce scegliendo bicchieri, piatti, soluzioni tessili di qualità: richiede una visione d’insieme, forse l’aspetto più importante.
Questo per ché si possono avere dei piatti bellissimi che però non si sposano armonicamente con le posate, altrettanto belle, per fare un esempio: una situazione da evitare.
Ogni elemento dovrebbe dialogare con gli altri, inserendosi in un equilibrio visivo e al contempo funzionale, così da trasmettere una sensazione di ordine e coerenza. Qualcosa che passa dalla scelta di materiali e colori, così come dalla disposizione di ogni singolo oggetto, che dovrebbe evocare ariosità.
Un fattore che influisce persino sul modo di lavorare del personale di sala, che si sentirà così più libero nei movimenti, muovendosi con più rapidità e professionalità.