Santhià come polo per vaccinazioni Covid: la proposta di Caprioglio
L'attuale "Casa della Salute" potrebbe essere utiie per vaccinare 30.000 persone.
Un lungo comunicato con il quale il candidato sindaco della lista civica “Uniti per la Rinascita” Alessandro Caprioglio, annuncia di aver inviato una proposta al governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio perche Santhià possa essere un centro per le vaccinazioni Covid che secondo il Piano di Arcuri dovrebbero inizare già nel mese di gennaio.
La proposta
La proposta è stata ufficialmente protocollata il 24 novembre. In essa Caprioglio chiede di tenere in debito conto la struttura della Casa della Salute/PSP di Santhià quale potenziale centro di conservazione e somministrazione dei vaccini, considerando la favorevole posizione della città nell’essere epicentro di un notevole numero di comuni limitrofi che andrebbe a servire assai più dei 20.000 cittadini previsti dal Piano del commissario Arcuri.
Alessandro Caprioglio coglie anche l’occasione per andare oltre a questa ipotesi di utilizzo.
L'ex ospedale perfetto per le vaccinazioni
In questo particolare contesto dove non solo a livello nazionale ma anche europeo si stanno rimettendo in gioco tutte le ipotesi per riformulare un sistema sanitario che sia in grado di far fronte a emergenze strutturali di grande portata , la lista civica “Uniti per l Rinascita” ha idee ben precise sul come utilizzare al meglio la palazzina sede degli ex uffici e il vecchio ospedale (attualmente Casa di salute) .
Questi edifici di proprietà dell’Asl potrebbero essere riconvertiti sul vecchio modello degli “ospedali di comunità”, sempre più vicini alle esigenze sanitarie dei cittadini, in modo da poter far fronte immediatamente a emergenze o necessità che - come purtroppo stiamo constatando da mesi - non sono ipotesi utopiche .
I tagli dissennati alla Sanità effettuati nel corso degli anni hanno inevitabilmente portato a situazioni di collasso quali stiamo vivendo.
"Il recupero è possibile"
Senza nulla togliere all’ indiscusso nobile proposito formulato dall’attuale giunta cittadina di rimodulare queste strutture in qualcosa di diverso dalla loro destinazione iniziale, la lista civica “Uniti per la Rinascita” chiede di attendere gli esiti delle decisioni che verranno adottate sia a livello nazionale che regionale in merito alla strategia in ambito sanitario, al fine di poter verificare la fattibilità dell’uso di questi edifici nell’ottica di un assetto più specificamente di servizio sanitario per la popolazione tutta.
Si intende nello specifico la destinazione d’uso della palazzina ex uffici Asl, che ben potrebbe essere inserita nel piano regionale e il cui recupero sarebbe possibile attraverso l’utilizzo dei fondi destinati alla Sanità, al momento non ancora definiti ma prevedibilmente concretizzabili nel breve periodo vista l’emergenza.
In una prima fase si era ipotizzato - come da comunicati stampa inviati - l’utilizzo della stessa palazzina come sede di destinazione dei pazienti Covid e oggi - alla luce delle nuove esigenze in atto - l’invito del candidato sindaco Alessandro Caprioglio si estende ancor più nella direzione del servizio alla comunità mettendosi subito a disposizione come figura interlocutoria nell’individuare le strutture di proprietà Asl come potenziali presidi di conservazione e somministrazione dei vaccini per un numero di utenti assai vicino alle 30.000 unità.