Piemonte

Ritorno a scuola: la Commissione Sanità del Piemonte al lavoro

Previsti, fra le altre cose, degli hot-spot per tamponi rapidi con esito immediato per gli studenti a rischio contagio.

Ritorno a scuola: la Commissione Sanità del Piemonte al lavoro
Pubblicato:

La ripresa delle scuole e il contenimento del rischio di contagio al centro dell'ultima riunione della Commissione Sanità del Piemonte.

La Lega

«In vista della ripresa delle scuole saranno previsti degli hot-spot senza prenotazione o con modalità drive in per tamponi rapidi con esito immediato per gli studenti sospetti positivi - comunicano dalla Lega piemontese - Per quanto riguarda i mesi autunnali e invernali, restano in campo tutte le misure adottate in questi mesi: l’accordo Air-Covid che permette ai medici di medicina generale di svolgere un ruolo di sentinella chiedendo direttamente i tamponi e di isolare i contatti a rischio, il sistema di tracciamento attivo deliberato grazie al contributo del nostro gruppo di lavoro, il sistema di allarme epidemiologico gestito dai gestori epidemiologici e dal Seremi. A questo si aggiunge il potenziamento dei laboratori per i tamponi con una scorta di sei mesi di reagenti e di sistemi di protezione individuale per il personale sanitario. La piattaforma informatica integrata Covid 19 sta permettendo di gestire in maniera più agile tutti questi dati».

A scuola e sui mezzi

«Anche in questo modello organizzativo - sottolinea il presidente della commissione Sanità Alessandro Stecco - il Piemonte si distingue in positivo rispetto alle linee guida ministeriali come già avviene con il Contact Tracing Attivo, con il quale stiamo facendo scuola: fare tamponi non solo quando il soggetto è positivo ma anche tra i suoi contatti stretti. Per quanto riguarda la scuola, fare un tampone subito permetterà al bambino e ai suoi genitori di dirimere in tempo reale il dubbio senza aspettare i 14 giorni canonici e di affrontare nella maniera più efficace la sua sintomatologia». «Ringraziando l’assessore Icardi per il lavoro svolto in questi mesi e per la disponibilità dimostrata per tutti i territori - ha aggiunto il consigliere della Lega Salvini Piemonte Mauro Fava - ho chiesto di inserire nella lista dei soggetti ad alto rischio di contagio tutti i conducenti e il personale viaggiante dei mezzi pubblici, visto che sono quotidianamente a contatto con migliaia di persone prive di alcun tracciamento. Sono convinto che l’assessorato prederà in considerazione questa mia proposta e provvederà a inserire nel piano di vaccinazione uno screening generale attraverso i tamponi, in modo da garantire il massimo standard di sicurezza per i lavoratori e per i passeggeri».

Il vicepresidente Rossi

«Manca una settimana alla prima campanella del nuovo anno scolastico e dalla Regione occorre un’indicazione chiara e univoca su come verrà gestita la somministrazione dei tamponi su studenti e personale scolastico - osserva il vicepresidente di commissione Domenico Rossi - In un contesto in cui, nonostante la politica degli annunci da parte della Giunta, il Piemonte resta una delle regioni che ne effettua di meno, l’Assessore Marnati ipotizza squadre di giovani medici impegnati a tappeto sul territorio per effettuare tamponi agli studenti, ma l’assessore alla Sanità non sembra essere della stessa opinione. Nel corso dell’odierna commissione Sanità il vicepresidente della commissione ha proposto, in alternativa, di aumentare le postazioni drive-in sul territorio con percorsi dedicati ai soli controlli per le scuole (studenti, insegnanti, personale). Posizione condivisa dall’assessore Icardi che ha parlato del potenziamento della rete degli hotspot distrettuali. Questo permetterebbe di avere un riscontro immediato sulla eventuale positività dello studente isolato evitando quarantene di asintomatici che metterebbero in ginocchio non solo il sistema scolastico, ma tutte le famiglie perché i più piccoli non possono certo essere lasciati da soli a casa. Si risolverebbe, inoltre, anche il problema dell’attestazione da parte dei pediatri che sarebbe redatta in base al risultato del tampone».

I dispositivi

«Alla vigilia del nuovo anno scolastico occorre dare indicazioni chiare al più presto, consapevoli che la sfida dei prossimi mesi possiamo vincerla solamente mettendo in campo la massima collaborazione tra istituzioni, medici, mondo della scuola e famiglie. La Regione sta terminando un ciclo di incontri con i pediatri di libera scelta e nelle prossime ore dovrebbero uscire delle indicazioni condivise - prosegue Rossi - Nel corso della Commissione Sanità che ha preceduto la prima riunione della Commissione d’indagine sull’emergenza Covid, ancora in attesa dei documenti necessari per aprire i lavori, il vicepresidente è tornato anche sul tema dei Dispositivi di protezione individuale (DPI), fondamentali per la tenuta del sistema sanitario regionale in caso di seconda ondata. Sono state  accumulate sufficienti scorte di tute, camici, mascherine per assicurare dotazioni adeguate a tutto il personale ospedaliero e che opera sul territorio? L’assessore ha assicurato che esistono scorte regionali e che ogni azienda è stata invitata in questi mesi ad approvvigionare tutti i DPI necessari per coprire sei mesi di lavoro; su alcuni articoli, come i camici, ci sono maggiori difficoltà, ma sulla maggior parte dei dispositivi non ci saranno problemi. Nel corso della seduta è stata, infine, annunciata l’attivazione di un piano di sorveglianza attivo sul personale “a rischio”, come medici ospedalieri, operatori RSA, operatori USCA, che saranno sottoposti a tampone anche in assenza di sintomi. I commissari sono in attesa di ricevere il piano».

Seguici sui nostri canali