Radicali e +Europa: "Nel giorno della memoria è scandaloso che Mussolini resti cittadino di Pezzana"
Nuova presa di posizione in occasione del Giorno della Memoria.
Nella foto Igor Boni e Roswita Flaibani a Pezzana in occasione della contestata delibera del consiglio comunale.
Igor Boni (presidente di Radicali Italiani), Roswitha Flaibani (+Europa Vercelli) e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta) ritornano, in occasi0ne delle giornata dedicata al ricordo dell'Olocausto, tornano a esprimersi sulla nota querelle della cittadinanza onorari a Benito Mussolini, concessa quasi un secolo fa dal Comune di Pezzana, ma di fatto reiterata con una delibera approvata dal consiglio comunale alcuni mesi fa, dopo che, proprio su istanza dei radicali, era stato chiesta la cancellazione del riconoscimento.
"Richiediamo nuovamente - sottolineano - al sindaco di Pezzana e a ciascuno dei consiglieri comunali che il 30 settembre 2021 hanno votato all’unanimità (senza alcun dibattito) la riconferma della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini di revocare un provvedimento assurdo e vergognoso".
"Fu Mussolini a volere le leggi razziali"
"Benito Mussolini volle a tutti i costi le leggi razziali del 1938 per mettersi alla pari con il suo grande amico e ammiratore Adolf Hitler. Fino all’ultimo, fino a Piazzale Loreto, Mussolini non ebbe mai nessun dubbio, nessuna esitazione nel far perseguitare altri cittadini italiani come lui, colpevoli solo di essere ebrei. La “Carta di Verona” (la sedicente “Costituzione” della Repubblica Sociale Italiana) ribadiva all’art. 7 che “Gli appartenenti alla razza ebraica sono stranieri. Durante questa guerra appartengono a nazionalità nemica”. Gli scritti di Primo Levi testimoniano come i fascisti collaborarono fino alla fine con i nazisti nell’attuazione della “soluzione finale”.
"Forze politiche e sindacati grandi assenti"
In occasione del “Giorno della Memoria”, richiediamo nuovamente alle forze politiche e sindacali vercellesi e piemontesi, alla società civile vercellese e piemontese, di prendere finalmente posizione contro un provvedimento inaccettabile.
Il Consiglio Comunale di Pezzana che il 15 maggio 1924 conferì per la prima volta la cittadinanza onoraria a Mussolini poteva ancora avere qualche giustificazione; il Consiglio Comunale che nell’Italia del terzo millennio ha confermato tale cittadinanza non può accampare alcuna scusante e alcun distinguo.
In attesa di una risposta dal Ministro dell'Interno
Infine, siamo sempre in attesa che il Ministro dell’Interno risponda all’interrogazione del deputato radicale Riccardo Magi (n. 4/10595 del 3/11/2021) sul “caso Pezzana” ma anche, in generale, sul problema delle cittadinanze onorarie a Mussolini. Magi ha chiesto al Governo “quali siano i comuni italiani che ancora oggi continuano ad avere tra i propri cittadini onorari Benito Mussolini; se non ritenga opportuno valutare se sussistono i presupposti, anche mediante iniziative normative, per revocare la cittadinanza onoraria a chi è stato promotore delle leggi razziali, ha eliminato la libertà, compiuto omicidi di Stato e portato l'Italia in una guerra che ha causato milioni di morti”.