"Macché oculata amministrazione: solo tagli e promesse"

Requisitoria di "Siamo Vercelli" contro la gestione 2015 del Comune e il Bilancio Consuntivo.

"Macché oculata amministrazione: solo tagli e promesse"
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Requisitoria di "Siamo Vercelli" contro la gestione 2015 del Comune e il Bilancio Consuntivo.

Il Bilancio del secondo anno di Giunta Forte? Solo tanti tagli e vacue promesse. Questo il giudizio senza appello dei "Siamo Vercelli" che naturalmente domani, venerdì 13 (che la data significhi qualcosa?), voteranno contro il Bilancio Consuntivo in Consiglio Comunale. In un dettagliato documento, che riportiamo integralmente traggono diverse amare conclusioni. Il tema dolente per i "Siamo" è la svendita di Atena a Iren per un piatto di lenticchie. I risparmi evidenziati dalla Giuntra come virtuosi sono in realtà brutali tagli soprattutto a danno del sociale... sempre secondo i "Siamo".

Ecco la loro "requisitoria" contro il bilancio consuntivo 2015.

«Venerdì in Consiglio Comunale si procederà all’esame del bilancio consuntivo 2015, il secondo dell’Amministrazione Forte.
Abbiamo voluto analizzarlo in due modalità: quella tecnica, leggendo i numeri e le relazioni degli assessori, e quella più reale, andando in giro a verificare lo stato della città e dei servizi.

Il Sindaco, nell’introdurre il bilancio, parla di riduzione del debito di quasi due milioni di euro e di un risultato positivo che è il frutto di un’attenta gestione delle spese.
Il debito si è ridotto, è vero: non proprio di due ma di 1,3 milioni. Sembrano comunque dei bei soldi. Peccato che quasi tutti, 1,1 milioni per la precisione, siano utili straordinari di Atena. Sono l’ultima mungitura, prima di dare la maggioranza a Iren. In un bilancio aggiustato da entrate straordinarie - questi sono soldi che non arriveranno più - non si può dire di certo che i conti siano in ordine!
Piuttosto, la svendita di Atena campeggia nel resoconto 2015 del Comune come un’iniziativa dissennata. Abbiamo perso la maggioranza dell’azienda e con essa il controllo in cambio di spiccioli e qualche promessa. Purtroppo Vercelli pagherà in modo serio questa scelta del sindaco Forte.

Di questa “attenta gestione” non c’è traccia nei numeri e, molto più grave, neppure in città: quel che si vede, invece, sono tagli - spesso profondi - nella carne dei cittadini, tagli a servizi spesso essenziali.
Infatti, ciò che a prima vista può sembrare una cosa positiva - ho risparmiato, quindi sono stato bravo - a una più attenta lettura, si rivela una scelta penalizzante: dovevi erogare servizi e non l’hai fatto.
I tagli risultano terribili in particolare sul sociale, tema su cui spesso questa Amministrazione si è riempita la bocca: valgono il 30% del previsto, 9,5 sono i milioni spesi contro i 13,9 preventivati.
Si è risparmiato o si è semplicemente tagliato sulla pelle dei più deboli?
E ci sono tagli anche sui trasporti (22%), sull’edilizia abitativa (13%) e sull’istruzione (38%), sulle politiche giovanili (40%).
Sembra che l’Amministrazione comunale si sia fatta bella in fase di budget, prevedendo di spendere, e poi abbia tagliato di brutto in settori molto importanti.
Ma non è così che si fa l’efficienza che sbandiera il sindaco! Efficienza significa fare con meno risorse le stesse cose. A tagliare sulle spalle dei cittadini sono capaci tutti.
Anche qui, purtroppo, i risultati si possono verificare facendo un giro in città. Basta ascoltare le persone per strada che si lamentano per la carenza di servizi assistenziali oltre che per la sporcizia per strada, il vandalismo, la mancanza di progetti, l’incuria verso i monumenti.
Quel che è sotto gli occhi di tutti è una città che langue. Una città che non aiuta i deboli, i giovani, gli anziani. Una città che muore.
Il tutto è certificato - questo sì - anche dal bilancio che probabilmente approverà il Consiglio. Se si leggono le relazioni degli assessori è tutto un fiorire di “fasi propedeutiche”, “protocolli d’intesa”, “indirizzi” e “studi” - qui e là fa capolino anche il controverso piano strategico Vercelli 2020.
Ma non c’è uno straccio di risultato, non una cosa fatta. Nè sullo sport, dove si ignorano le piscine, né sull’ambiente e sui giovani e neppure sulle politiche sociali. Quel che denunciavamo un anno fa come buchi e dimenticanze nel bilancio previsionale si è puntualmente avverato.
Anzi, una cosa c’è: è il completamento dei lavori nell’area dell’ex parcheggione, il cosiddetto PISU. A pagina 47 della Relazione, si vanta questo intervento come "fra i più significativi e rilevanti della programmazione comunale”, facendo finta di non sapere che questi lavori vengono dalla giunta precedente.
A questa giunta toccherà piuttosto mettere in moto la nuova area, di grande bellezza e potenziale, trovando le attività da inserire e garantendone lo sviluppo e la manutenzione. Ma su questo argomento, che richiede una qualche capacità di programmazione e realizzazione, si torna daccapo: nel bilancio non si dice niente e, molto probabilmente, non saranno capaci di fare niente.

Un’ultima considerazione sulle tasse: Il Sindaco Forte e l’Assessore Coppo hanno più volte sbandierato, per il 2015, la riduzione delle tasse, dopo un anno in cui la pesante eredità della giunta precedente non l’aveva consentita. Ebbene, dai dati emerge che, nel 2015, la pressione tributaria per singolo cittadino è praticamente invariata rispetto all’anno precedente (anzi, leggermente aumentata da 704,37 euro a 704,65 euro). Il contrario di quanto annunciato. Altra promessa, l’ennesima, non mantenuta dal Sindaco».

 

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