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Lega Salvini Vercelli: “Mozione Lavarino, ecco perché ci asteniamo in consiglio comunale”

Poco interesse per i cittadini individuare le modalità per verificare la presenza di una maggioranza a sostegno del presidente del consiglio comunale

Lega Salvini Vercelli: “Mozione Lavarino, ecco perché ci asteniamo in consiglio comunale”
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Il gruppo consiliare della Lega Salvini Vercelli annuncia la sua astensione sulla richiesta di pregiudiziale sollevata dai colleghi di maggioranza, a norma dell’articolo 25 del regolamento, riguardo la mozione presentata dai gruppi del Pd e di “Siamo Vercelli”. Non è, infatti, nostra intenzione disquisire sui presupposti formali e sostanziali richiamati nei precedenti interventi a favore dell’una o dell’altra tesi.

Questione non interessante per i cittadini

Riteniamo interessi poco ai cittadini vercellesi capire se sia legittima e, quindi, ammissibile la presente mozione, con cui sostanzialmente si chiede al presidente del consiglio comunale di individuare le modalità più opportune per verificare la presenza di una maggioranza a sostegno del suo ruolo istituzionale. Se integri i requisiti di un mero atto di indirizzo politico o se sia, invece, una richiesta di revoca “mascherata” e “atipica”, e pertanto assunta in violazione delle norme statutarie (articolo 23) che disciplinano l’iter procedimentale della richiesta di sfiducia vera e propria, potrebbe tutt’al più essere oggetto di un interessante dibattito accademico, poco adatto, però, a questa sede e, soprattutto, non utile alla città. Pur tuttavia – e lo vogliamo sottolineare pacatamente ma con fermezza – non abbiamo cambiato idea riguardo alla recente uscita del consigliere Lavarino dal gruppo della Lega. Un’uscita tenuta nascosta fino all’ultimo e le cui modalità, amplificate da una conferenza stampa allargata a tutto lo stato maggiore di FdI Vercelli, ci hanno ancora di più deluso, rafforzando la nostra convinzione di incoerenza del presidente Lavarino. Come riportato nel comunicato stampa di alcune settimane fa, siamo persuasi che la condotta del presidente del consiglio in carica non sia stata corretta non solo nei confronti dei suoi colleghi di partito, che furono decisivi per la sua elezione a presidente, ma anche e soprattutto nei confronti di quei quasi 6 mila elettori vercellesi che nelle elezioni amministrative del 2019 scelsero di votare, mettendo una croce sul simbolo della Lega. Per noi la coerenza e il rispetto della volontà popolare rappresentano ancora dei valori in cui credere e su cui fare affidamento, sono la stella polare che ci guida nel nostro percorso politico, al di là e a prescindere dagli errori che possiamo talvolta commettere, come è normale che sia nella vita di ciascuno di noi. Ma forse, e ne prendiamo atto, non è così per tutti. La coerenza col mandato ricevuto dagli elettori, il senso di responsabilità, proprio perché valori non negoziabili, e in quanto prevalenti rispetto a tutto il resto, ci conducono a questa decisione. Siamo convinti che l’azione amministrativa riformatrice portata avanti da questa amministrazione, col sostegno dei 3 partiti di centro destra, sia stata positiva e possa, anzi debba proseguire con un rinnovato spirito di concordia e di unità. In questi quattro anni di governo, nonostante tutte le difficoltà legate prima alla pandemia ed ora alla guerra in Ucraina, i principali punti del nostro programma elettorale sono stati realizzati o, comunque, si sono poste le basi per la loro prossima e futura realizzazione. Auspichiamo, quindi, in ultima analisi, che si possa andare oltre la questione oggetto di discussione per tornare ad occuparci qui, sin da subito, dei problemi concreti che interessano ai cittadini e alle imprese. Per questi motivi il gruppo Lega si asterrà sulla pregiudiziale.

Nota stampa a cura del gruppo consiliare Lega Salvini Vercelli

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