La maggioranza "stende" la Giunta Forte

La Giunta Forte è favorevole al progetto di un impianto creamtorio al cimitero di Billiemme, e si esprime compatta contro l'ordine del giorno di Michelangelo Catricalà, ma la sua maggioranza, Sindaco compreso, si astiene e fa vincere le minoranze sul contestato progetto.

La maggioranza "stende" la Giunta Forte
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La Giunta Forte è favorevole al progetto di un impianto creamtorio al cimitero di Billiemme, e si esprime compatta contro l'ordine del giorno di Michelangelo Catricalà, ma la sua maggioranza, Sindaco compreso, si astiene e fa vincere le minoranze sul contestato progetto.

 «Poco fa, in Consiglio comunale - si legge in una nota di Vercelli Amica - è accaduto un fatto politico senza precedenti nella storia del Comune. Un assessore comunale, Carlo Nulli Rosso, è stato in pratica sfiduciato in diretta dalla  propria maggioranza che si è astenuta, compatta, sindaco compreso, su un ordine del giorno proposto dal consigliere pentastellato Michelangelo Catricalà e votato da tutta la minoranza, contro il nuovo impianto crematorio che la giunta, e Nulli Rosso in particolare, volevano realizzare nell'area del cimitero di Billiemme con la procedura del project financing. Quattordici voti a favore e sedici  gli astenuti.
In teoria, con l'approvazione di questo ordine del giorno, il progetto dovrebbe tramontare. Dal punto di vista politico, un fatto inaudito, anche perché non si tratta di un progetto di poco conto. Possibile che anche stavolta la maggioranza non si sia consultata in anticipo per cercare di uscire da questo impasse? Ai tempi della vecchia Dc e del vecchio Pci non sarebbe mai accaduto nulla del genere.  A meno che, e qui maligniamo, questa astensione non rappresenti un voluto atto d'accusa nei confronti dell'assessore. Ma non vogliamo crederlo: la strategia politica del centrosinistra attuale non può essersi spinta  sino a questo punto. A meno che non sia ispirata dalla filosofia del suicidio rituale, il seppuko, messa in atto ad esempio, con drammatica evidenza, dallo scrittore Yukio Mishima».

Da noi sentito a caldo Michelangelo Catricalà commenta: «E' stata una discussione di più di due ore alla fine della quale evidentemente la maggioranza mi ha dato ragione astenendosi, probabilmente hanno valutato che, come ho sottolineato, ci sono atri metodi diversi dal forno che si possono adottare. E comunque l'eventuale forno creamatorio non sarebbe stato neanche conveniente, con costi molto superiori a quelli di Novara, perché il nostro non sarebbe stato un impianto comunale ma privato».

Sulla questione interviene anche Alessandro Stecco, Capogruppo della Lega Nord:  «la Maggioranza ha di fatto sfiduciato l’operato della Giunta e degli Assessori che sono intervenuti non prendendo la parola (PD e Cambia VC) e astenendosi. Una tale spaccatura tra maggioranza politica ed esecutivo non fa che dimostrare che la Giunta è in coma profondo, e che non ha una linea politica chiara, sennò non avremmo assistito a questa manfrina politica. Magari si potrebbero accordare in sede prenconsiliare per evitare scene simili».

Dunque la politica supera il valore della discussione  in merito ai potenziali rischi dell'impianto crematorio, anche perché, sempre secondo quando riferisce Stecco: «la Giunta nelle persone del Sindaco con gli Assessori all’Ambiente, ai Cimiteri e Lavori e Pubblici, si è espressa in modo contrario all’ordine del giorno, e con progetti alla mano ha declamato i vantaggi e la priorità nel procedere con la finanza di progetto per svilupparne uno a vercelli. La tematica in discussione era se fosse saggio o sensato mettere una fonte potenzialmente emissaria di fumi, elementi e gas nocivi, vicino a scuole, carcere e abitazioni. Tutto cio’ non è stato mai discusso in modo completo e mirato in aula consiliare, nonostante lo preveda una delibera regionale».

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