Impianto pallet: Il Comitato del No ha incontrato Marnati
I Motivi per cui non è opportuno consentire la sua realizzazione.
Il Comitato ‘’No all’impianto biogas e compost a Vercelli’’ ha incontrato, con i consiglieri comunali dei gruppi di Voltiamo pagina e SiAmo Vercelli, l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati. I consiglieri hanno dato voce anche alle istanze dei Sindaci di Asigliano Vercellese, Desana e Lignana oltre ai mille e più cittadini che hanno sottoscritto la raccolta di firme per il “no” a questi due impianti.
"Vogliamo sottolineare - riferiscono i consiglieri - di aver portato all’attenzione del rappresentante regionale l’assoluta contrarietà non solo all’impianto di compostaggio, ma bensì anche all’altra struttura, prossima all’insediamento, che riguarda la produzione di pallet: detta contrarietà è stata parimenti supportata da un vasto numero di cittadini, circa un migliaio.
Ubicazione infelice
I punti toccati durante la riunione riguardano l’ubicazione di tale impianto, che, ricordiamo, sorgerà in Via Ettore Ara: in detta area sono già presenti insediamenti produttivi in ambito alimentare, come quello destinato alla preparazione dei pasti destinate alle scuole ed altre Pubbliche Amministrazioni, mentre l’Ospedale S. Andrea ed i nuclei residenziali cittadini si trovano a pochi passi.
Sostanze dannose e 110.000 tonnellate si scarti
Ricordiamo che l’impianto, secondo il progetto finora illustrato, avrà la capacità di trattare circa 110.000 tonnellate all’anno di scarti di materiali legnosi, quasi certamente già lavorati con l’impiego di sostanze chimiche dannose per la salute: i conferimenti arriverebbero a convogliare le esigenze di vaste aree della Pianura Padana, creando in Vercelli un rilevante e gravoso bacino di raccolta.
Incremento del traffico pesante
Oltre ai profili di rischio sopra menzionati, ciò incrementerà notevolmente il transito di mezzi pesanti sulle arterie cittadine e finitime all’area industriale: sono stimati circa 9.000 autoarticolati in più all’anno sulle nostre strade.
Esagerato consumo di risorse
D’altro canto, risulta parimenti censurabile il consumo di acqua e di metano nel processo produttivo di un simile impianto, che sarebbe assai cospicuo, e con ulteriori notevoli ricadute negative per quanto attiene le emissioni in atmosfera, creando ulteriore inquinamento ad un ambiente già compromesso per quanto attiene la qualità dell’aria.
Le criticità appena esposte andrebbero ad aggravare un quadro già di per sé complesso, ovvero quello della gestione e della raccolta rifiuti sul territorio vercellese: anche in tale ottica, riterremmo più utile concentrarsi sui concreti problemi cittadini anziché stendere il tappeto rosso a coloro che non hanno interesse alcuno per Vercelli.
Trenta posti di lavoro non valgono la salute
Ci preme da ultimo sottolineare che non siamo aprioristicamente contrari a qualsivoglia tipo di investimento: quelli che vengono oggi proposti sono assolutamente da escludere per l’ubicazione (alle porte della Città – prossimi all’Ospedale S. Andrea ed alla Clinica Santa Rita, vicini ad attività di produzione e vendita alimenti). Si va altresì ad impegnare la viabilità in prossimità del casello Vercelli Ovest, con notevole aumento di mezzi pesanti pericolosi per la circolazione stradale e per le emissioni nocive nell’aria.
"Ribadiamo il nostro NO"
Viste le motivazioni sopra elencate, e considerato che l’insediamento comporterebbe un’ipotesi circa una trentina di posti di lavoro, non possiamo che ribadire la nostra netta contrarietà ad una soluzione che mette in secondo piano le priorità dei Vercellesi e ne mette seriamente a rischio la salute.
Siamo dunque a ribadire il nostro fermo e convinto no agli impianti “biocompost” e “pallet”, nell’interesse esclusivo dei nostri concittadini.