Il sindaco di S. Germano smonta il "caso capesante"
Per Michela Rosetta tutto è nato da un gratuito attacco politico di esponenti del Pd locale.
Nella foto Michela Rosetta con la sua amministrazione quasi al completo e l'avvocato Villarboito.
"Mi sono assolutamente stupita di quest’articolo che direi contorto, sicuramente approssimativo, e. sotto alcuni aspetti anche fantasioso. Sinceramente non ne ho capito bene il contenuto. Diciamo che è a offendermi stato soprattutto il titolo fuorviante, molto offensivo e privo di fondamento”.
Queste le prime parole del sindaco di San Germano Michela Rosetta a proposito dell’articolo di “Repubblica” che ha dato il via alle polemiche sulla gestione degli aiuti alimentari alle famiglie colpite dal Covid nelle settimane dell’emergenza. A colpire era stata la presenza nella lista della spesa di capesante e mazzancolle, ritenute non giustificabili come generi di prima necessità.
"Non c’è nessuna “bufera” sul Comune di San Germano e nessuna azione fuori dalle linee-guida per gli aiuti alimentari alle famiglie colpite dal Covid".
Il sindaco era insieme a quasi tutta la sua amministrazione, assente giustificato il vicesindaco Maurizio Bosco, presente l'avvocato Alberto Villarboito, legale del sindaco stesso.
"Attacco puramente politico"
Questo il senso della conferenza stampa tenuta al municipio del paese nella mattinata di oggi, sabato 5 settembre. Il sindaco ha espresso sorpresa e dolore per quello che, senza mezzi termini ha definito “Un attacco puramente politico e personale”, arrivando a formulare un’accusa “Al Pd locale, perché vedo che si parla di documenti che giravano fra i politici locali e visto che la mia parte certamente non è stata...”. A conforto di questa asserzione ha letto una missiva di Paolo Tiramani, segretario provinciale della Lega, che le rinnova pieno sostegno e fiducia.
Quando è andata nel merito delle decisioni prese ha ricordato “La parte politica dà le direttive, ma è stato il personale a stilare la lista della spesa, non io”. Peraltro: “Del resto approvo in pieno l’operato degli uffici, perché hanno seguito le linee guida del governo, non ci sono state anomalie nella scelta delle derrate alimentari”.
"La Simmenthal costa più delle mazzancolle"
Ha anche fatto un esempio 11 kg di mazzancolle dell’Ecuador sono costate 128 euro, l’equivalente in scatolette di carne della Simmental sarebbe costato 652 euro. Ha poi sottolineato che sono anni ormai che la sua amministrazione, in collaborazione con associazioni e banco alimentare, periodicamente fornisce pacchi alimentari di suo e che nella distribuzione straordinaria per il Covid, in tutto aiutati 50 nuclei familiari, sono state seguite le stesse procedure.
La richiesta di pesce, infatti, arriverebbe principalmente da parte delle tante famiglie di religione musulmana. "Ribadisco che il Comune ha aiutato tutti le persone danneggiate dal Covid e intendo proprio tutte".
Sulla volontà di optare per la fornitura delle derrate invece che dei buoni spesa: “E’ stata una mia scelta, perché in questo modo potevamo aiutare più capillarmente e in modo mirato”.
Per la cronaca l'importo stabilito dal Governo per gli aiuti alimentari a San Germano era di 9881 euro, non interamente spesi, perché circa 2.697 euro erano stati risparmiati per far fronte all'eventuale "seconda ondata" autunnale.
A completamento di queste informazioni il sindaco ha condotto i giornalisti nel locale adibito a conservazione di derrate alimentari, dotato anche di congelatore, motivo per cui si sono comprati anche tanti surgelati, dotato di ampie scorte, in quanto l'aiuto alimentare fa parte di suo dell'azione delle politiche sociali del comune. Nella foto armadi e frigo.
"Nessuna crisi al Comune di San Germano"
Le domande dei giornalisti hanno anche toccato l’aspetto della serie di dimissioni.
“Finora si è dimesso solo il consigliere Pizzale, ha detto, l’assessore Carando ha solo rimesso alcune delle deleghe perché non riusciva più a seguirle per motivi personali”.
Ha poi confermato che anche a lei erano giunte voci di possibili dimissioni del vicesindaco Maurizio Bosco, però è stato lo stesso amministratore, non presente perché impegnato nel taglio del riso, ma che, dal trattore ha inviato un vocale in cui ha espresso piena fiducia nel suo Sindaco, smentendo ogni voce di dissapori.