Il caso

I migranti in piazza Mazzini agitano la politica cittadina

Presa di posizione di Locarni e interrogazione di parte della minoranza.

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Una decina di migranti pakistani tuttora bivaccano in piazza Mazzini. Si tratta, come per i precedenti arrivi, di immigrati irregolari che non sono passati dai controlli sanitari che invece sono garantiti per gli immigrati che sbarcano e vengono presi in carico dal sistema di accoglienza. Idem non hanno un Cas o un posto dove stare. Si accampano in piazza Mazzini perché possono poi recarsi in Questura per le pratiche.

Sull'argomento nella giornata di oggi, giovedì 10 settembre 2020, ci sono stati gli interventi di Gian Carlo Locarni, presidente del Consiglio Comunale, Lega, e un'interrogazione formulata dal centrosinistra più Michelangelo Catricalà.

La posizione di Locarni

Locarni, in un post sul proprio profilo Facebook, sottolinea che si tratta di una carenza di procedure da parte governativa, che lascia scoperte queste persone e che va sanata a livello centrale, ricordando che il Comune sta facendo tutto quello che gli è consentito fare, ma non può risolvere il problema alla fonte.

Questo il testo del post: "Continuerò a ribadirlo fino allo sfinimento se necessario, la triste situazione che continua ciclicamente a crearsi in piazza Mazzini con il bivacco di persone, ribadisco persone, che da giorni non riescono a regolarizzare in un senso o in un altro la propria posizione, rimane frutto di un lassismo governativo. Questo non per rimpallare responsabilità tra enti ed istituzioni, in quanto il comune per quota parte di competenza e per integrità sia morale che sociale dove poteva e può intervenire è intervenuto ma bensì per sottolineare che persone presenti sul suolo nazionale da circa un mese non possono e non dovrebbero essere in tale situazione. Al di là degli interventi sul territorio da parte di cittadini e associazioni che vanno ringraziati e supportati, verrebbe da domandarsi retoricamente come mai questo accada. Sarà nuovamente compito delle politiche sociali farsi carico di tale situazione e se si le risorse economiche disponibili saranno sufficienti per tutti visto che negli anni i tagli verticali si sono fatti sentire su tutti i settori della pubblica amministrazione. L’interrogativo non può e non deve essere quello di sciegliere chi aiutare ma mettere nelle condizioni corrette gli enti locali e le istituzioni in genere di poter agire e sopratutto di avere a livello centrale azioni celeri nello svolgere i propri compiti, politiche migratorie fallimentari portano a situazioni di difficile sostegno alle persone e di difficile attuazione da parte degli enti preposti".

L'interrogazione

L'interrogazione è firmata dai consiglieri comunali Maura Forte, Carlo Nulli Rosso, Michele Cressano, Alberto Fragapane, Manuela Naso, Giorgio Alfonso e Michelangelo Catricalà.

Dopo aver ricostruito nei dettagli la questione i firmatari chiedono al Sindaco di avere delle risposte in merito ad alcuni punti: "Le motivazioni che hanno portato a tanto ritardo negli interventi di prima accoglienza dei migranti afgani e pakistani nel mese di agosto; Se l’Amministrazione intende intervenire subito in base alle proprie competenze per risolvere la situazione odierna dei migranti presenti in piazza Mazzini; Se l’Amministrazione ha valutato e tutt’oggi sta valutando il rischio COVID a cui vengono esposti gli stessi migranti e tutti i cittadini vercellesi; Se l’Amministrazione intende realizzare una intesa con la rete inter-associativa Vercelli Solidale".

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