Federparchi: "Errore ridurre le aree Protette del Po piemontese"
Tra queste vi sono ampie zone del Vercellese
Federparchi si scaglia contro la richiesta di riduzione delle territorio dell'Ente Gestione Aree Protette del Po piemontese , nella fattispecie anche aree del Vercellese tutelate.“L'Unione europea ha stabilito l'obiettivo di arrivare al 30% di aree naturali protette entro il 2030, target che per l'Italia, oggi al 21%, può essere raggiunto solo facendo sistema fra le diverse tipologie di parchi: quelli nazionali, quelli regionali, le aree marine e le tante riserve e siti tutelati. - lo afferma il presidente di Federparchi Luca Santini
Errore ridurre le aree protette
Riteniamo pertanto un errore la decisione dell'Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese, derivante dalle richieste del mondo venatorio, di quello agricolo e di alcuni enti locali, di ridurre sia la superficie protetta che l'area contigua, tra l’altro entrambe ampliate nel 2021. Le motivazioni sembrano abbastanza deboli, quelle di dare spazio all'attività venatoria per “non residenti” adducendo possibili benefici per l'economia locale e in termini di riduzione dell'impatto dei cinghiali sulle coltivazioni. E’ dimostrato che le aree protette, oltre a svolgere la fondamentale funzione di conservazione degli habitat naturali, sono anche un importante volano per il turismo sostenibile e per l’intera filiera agroalimentare.
Crediamo sia utile un ripensamento della scelta compiuta e una presa di posizione della Regione Piemonte che vada incontro agli indirizzi della Strategia Europea per la Biodiversità 2030, accolti e condivisi dal governo italiano attraverso la nuova Strategia nazionale per la biodiversità che prevede, appunto, l’allargamento e non la riduzione di aree protette in tutto il Paese.”